Per favorire l'adozione dei cani e ridurre i costi di mantenimento nelle strutture

Finalità e approvazione del progetto

Al fine di favorire l'adozione dei cani e ridurre i costi di mantenimento, l'Amministrazione regionale è autorizzata a realizzare un progetto pilota biennale per la rieducazione dei cani ospitati nei canili pubblici. 

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Requisiti minimi richiesti per l’ammissibilità della spesa del personale specifico che verrà reclutato da parte del legale rappresentante del canile pubblico 

La figura professionale per la rieducazione dei cani detenuti deve dimostrare di:

- possedere una formazione pluriennale documentabile come educatore e successivamente come istruttore cinofilo con approccio cognitivo zooantropologico in scuole riconosciute a livello nazionale.
- avere un'esperienza almeno quinquennale presso canili, documentabile.
- possedere una capacità dimostrativa documentabile dei risultati raggiunti.
- aver svolto tirocini formativi documentabili presso istruttori con approccio cognitivo zooantropologico per almeno 200 ore.
- possedere partita IVA.
- possedere il nulla osta all'educazione cinofila rilasciato dall’Azienda Sanitaria ai sensi dell'art.13 comma 2 della L.R. 20/12.
- voler assicurare un impegno orario minimo di 4 ore al giorno per almeno 5 giorni alla settimana.
 

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Finanziamento e spese ammissibili

Il progetto prevede l'acquisto di protezioni, servizi e attrezzature funzionali alla realizzazione progettuale per un massimo di 3.000 euro.

I fondi per la realizzazione del progetto sono ripartiti in parti uguali tra i beneficiari aderenti, con un totale stanziato di 150.000 euro per l'anno 2025.

 

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Presentazione delle domande 

Invio lettera di adesione da parte del legale rappresentante del canile pubblico entro il 31 marzo 2025 al Servizio prevenzione, sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria della Direzione centrale Salute, Politiche sociali e Disabilità secondo lo schema di domanda allegata sub B) al presente decreto.

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Rendicontazione

Nel decreto di impegno e liquidazione del contributo da parte del direttore competente in materia di sanità veterinaria della Direzione centrale salute, politiche sociali e disabilità, verrà previsto che la rendicontazione al progetto dovrà essere presentata un anno dopo l’inizio di attività della figura professionale individuata presso il canile pubblico e dovranno essere allegate le schede dei cani presenti fino al termine dell’incarico, con le evidenze dei risultati raggiunti mensilmente, il numero di adozioni e il numero di rientri in struttura. 

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Decreto n. 1815/GRFVG del 20 gennaio 2025

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