contenuti
Specifiche tecniche concernenti la detenzione, l’allevamento e la commercializzazione di rettili
e anfibi tenuti come animali d’affezione, ai sensi dell’articolo 4 della Legge.
Indice dei contenuti
Requisiti per la detenzione
Modalità di detenzione
Le specie di rettili e anfibi che possono essere legittimamente e legalmente detenute, hanno
esigenze eco-etologiche, metaboliche, sanitarie e di benessere diverse e tali da poter generare
dubbi sulla loro corretta detenzione, allevamento e commercializzazione. Il detentore è tenuto ad
acquisire idonee informazioni sulle corrette modalità di detenzione rivolgendosi ai Servizi di
Sanità Pubblica Veterinaria competenti per territorio i quali vigilano sul rispetto delle medesime.
Terrari e terracquari
Non devono avere il fondo grigliato, devono essere costruite con materiali atossici
e non devono avere spigoli/superfici che possano provocare lesioni agli animali che ospitano. Per i
rettili palustri e gli anfibi, il terraracquario deve essere dotato di un settore con acqua e un
altro con lettiera asciutta affinché gli animali non siano costretti a nuotare continuamente.
Inoltre, il terracquario deve avere un contenitore o una sezione all’interno della quale gli
animali possono immergersi completamente nell’acqua che va mantenuta pulita con l’a usilio di un
filtro o di cambi frequenti al fine di allontanare le deiezioni.
Temperatura e umidità
Deve essere presente un idoneo sistema di riscaldamento e di ricambio d’aria che permetta di
creare condizioni di temperatura diversificate per consentire un’a deguata termoregolazione. Nel
caso di terracquari deve essere presente anche un impianto di riscaldamento e filtraggio dell’a
cqua. Per le specie desertiche il tasso di umidità può essere inferiore al 40% mentre per quelle
palustri o acquatiche l’intervallo di riferimento va dal 50 al 90%. La temperatura varia a seconda
della specie dai 20 ai 30°C o più, con una variazione legata al ritmo notte-giorno.
Capienza massima
Il numero massimo di soggetti ospitabili per ogni terrario deve tenere conto non
solo delle dimensioni dell’animale ma anche delle caratteristiche biologiche, sociali e
riproduttive della specie;
Acqua e cibo
L’alimentazione fornita deve essere adeguata ai fabbisogni delle specie, il cibo e l’acqua
devono essere, sempre a disposizione, freschi e somministrati con regolarità e le mangiatoie,
quando presenti, devono essere di plastica o di metallo e devono essere lavate e disinfettate
spesso.
Illuminazione
Deve essere garantito un fotoperiodo consono con le caratteristiche biologiche
della specie, con un minimo di 8 ore e un massimo di 12 ore (inverno – estate) mediante lampade a
spettro solare per rettili e anfibi.
Areazione
I locali devono essere dotati di adeguata ventilazione naturale o artificiale al fine
di garantire un corretto ricambio d’aria, tale da impedire che sia avvertito odore di ammoniaca o
altro odore sgradevole legato alla presenza di lettiera sporca o acqua stagnante.
Dimensioni dei terrari
Le dimensioni dei terrari devono consentire movimenti agevoli degli animali in
relazione alla propria andatura e devono permettere un’agevole inversione del senso di marcia. A
seconda che debbano ospitare specie terricole o arboricole i terrari avranno uno sviluppo
orizzontale o verticale. Per rettili e anfibi di piccole dimensioni, la capacità minima del
contenitore che li ospita non deve essere inferiore a 60 x 40 x 35 cm di altezza (60 cm di altezza
nel caso di specie arboricole). Si riportano in Tabella 1 le indicazioni relative alle dimensioni
minime dei terrari o terracquari per i principali gruppi di rettili e anfibi tenuti come animali d’a
ffezione.
Dimensioni degli acquari per tartarughe palustri o d’acqua dolce
Questi rettili hanno bisogno di molto spazio e l’acquario, anche per i soggetti di
piccolissima taglia, non deve essere inferiore a cm 60 x 40 x 25 cm di altezza, profondità dell’a
cqua di almeno 5 cm con piattaforma asciutta, sulla quale le tartarughe possano sostare al di fuori
dell’acqua.
Arricchimento ambientale
Tutte le specie di rettili al fine di mantenere un adeguato standard di benessere richiedono
che il terrario sia dotato di arricchimenti ambientali consoni con le necessità fisiologiche ed
etologiche di ogni specie come ad esempio rami, piattaforme sopraelevate, substrato idoneo per la
lettiera, etc.
Rilascio in natura di rettili e anfibi acquistati come animali d’affezione
E' vietato rilasciare in natura, negli stagni, nei fiumi e nei torrenti, esemplari
di rettili e anfibi acquistati come animali d’affezione, con particolare riferimento alle
tartarughe palustri e d’acqua dolce e ai serpenti.
Requisiti per la commercializzazione
Requisiti generali
Per quanto riguarda il commercio di rettili d’affezione vale quanto riportato nel punto 1 al
quale si aggiungono le seguenti lettere b), c) e d) del presente punto 2;
Capienza massima
Nelle attività commerciali la densità di rettili superiore al 20% rispetto a quella stabilita
dal punto 1 può essere accettata per un periodo non superiore a 3 giorni; le dimensioni dei terrari
e degli acquari da esposizione e la numerosità massima di rettili che possono ospitare vanno
concordate con i Servizi Veterinari competenti per territorio nella fase antecedente al rilascio
dell’autorizzazione per la commercializzazione di animali.
Rettili di grandi dimensioni
Gli esercizi commerciali che vendono rettili potenzialmente in grado di raggiungere
dimensioni superiori ai 30 cm, sono tenuti a informare gli acquirenti in merito alle future
criticità gestionali di tali specie (dimensione dei ricoveri e costi di mantenimento e cura).
Profilassi sanitaria e benessere animale nelle attività commerciali
Ogni attività che commercia rettili deve avere almeno 1 terrario “infermeria”, a
disposizione per ospitare animali feriti, ammalati o che necessitino per varie ragioni di essere
isolati dai terrari o dagli acquari di comunità.