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DI CHE COSA SI TRATTA
Aiuti a fondo perduto per la realizzazione nel territorio regionale di progetti di investimento
da parte delle microimprese e delle piccole e medie imprese, in tecnologie dell’informazione e
della comunicazione, finalizzati al consolidamento delle imprese stesse in chiave innovativa,
secondo le modalità disciplinate dal Bando approvato con deliberazione n. 2639 della Giunta
regionale del 28 dicembre 2017. Di seguito sono riportati gli elementi di sintesi del Bando a cui
si rimanda per approfondimenti e conferma degli stessi.
La Graduatoria unica regionale delle domande ammissibili all'aiuto e dell'elenco regionale
unico delle domande non ammesse all'aiuto sono stati approvati con decreto dirigenziale 23 marzo
2020, n. 739 (vedi a destra in "Documentazione").
Sulla base della predetta graduatoria regionale, le Camere di Commercio provincialmente
competenti adottano i provvedimenti di concessione dell'aiuto alle PMI le cui domande si sono
meglio classificate nella predetta graduatoria unica regionale nei limiti delle risorse
complessivamente disponibili.
Novità:
Con le DGR 646/2020 e 1804/2020 è stata prevista la proroga straordinaria automatica di 9 mesi dei termini di rendicontazione dei progetti finanziati dal programma POR FESR FVG 2014-2020 non ancora rendicontati, i cui termini originali di scadenza erano fissati tra il 1 gennaio 2021 e il 31 dicembre 2021.
BENEFICIARI
Gli aiuti sono destinati alle microimprese e alle piccole e medie imprese (PMI), inclusi i
liberi professionisti, come definite dall'Allegato I al regolamento (UE) n. 651/2014.
Ciascuna PMI può presentare un solo progetto a valere sul Bando.
Possono presentare domanda e beneficiare degli aiuti le PMI aventi i seguenti requisiti:
- essere regolarmente costituite e registrate presso il Registro delle imprese, salvo il caso
in cui il soggetto richiedente non è tenuto per legge a tale iscrizione; le PMI non residenti nel
territorio della Repubblica italiana al momento della presentazione della domanda devono essere
costituite secondo le norme di diritto civile e commerciale vigenti nello Stato membro di residenza
e iscritte nel relativo registro delle imprese, salvo il caso in cui il soggetto richiedente non è
tenuto per legge a tale iscrizione;
- essere attive;
- nel caso in cui l’aiuto sia richiesto ai sensi del regolamento (UE) n. 651/2014, non essere
imprese in difficoltà;
- non essere destinatarie di un ordine di recupero pendente per effetto di una precedente
decisione della Commissione europea che dichiara un aiuto illegale ed incompatibile con il mercato
comune;
- non essere in stato di scioglimento o liquidazione volontaria;
- non essere sottoposte a procedure concorsuali e non avere in corso nei propri confronti un’i
niziativa per la sottoposizione a procedure concorsuali, salvo il caso del concordato preventivo
con continuità aziendale;
- rispettare le disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro;
- possedere, in relazione al progetto di investimento proposto, il requisito di capacità
amministrativa, finanziaria ed operativa in conformità all’Allegato 2 al Bando;
- non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del
decreto legislativo 231/2001;
possedere il requisito di regolarità contributiva ai sensi dell’articolo 10, comma 7, del
decreto legge 203/2005.
I progetti di investimento devono essere realizzati nel territorio regionale, nella sede
legale o in un’unità operativa della PMI. Nel caso in cui al momento della presentazione della
domanda la PMI richiedente non abbia sede legale o unità operativa dove è realizzato il progetto di
investimento attiva nel territorio regionale, la PMI medesima si obbliga ad attivare la sede ovvero
l’unità dove sarà realizzato il progetto di investimento oggetto della domanda entro la data di
presentazione della rendicontazione.
PROGETTI AMMISSIBILI
Possono essere ammessi agli aiuti i progetti di investimento in tecnologie dell’informazione e
della comunicazione volti alla realizzazione:
a) da parte delle PMI richiedenti, di soluzioni tecnologiche innovative per l’operatività di
sistemi di informazione integrati quali le soluzioni ERP/MPR, i sistemi di gestione documentali, i
sistemi di customer relationship management (CRM), la tracciabilità del prodotto, le piattaforme di
gestione integrata delle funzioni aziendali, gli strumenti di business intelligence e di business
analytics nonché per il commercio elettronico, la manifattura digitale, la sicurezza informatica ed
il cloud computing;
b) da parte delle PMI richiedenti, di soluzioni ed applicazioni digitali che secondo il
paradigma dell’Internet of Things consentano uno scambio di informazioni tra macchine e oggetti;
c) da parte delle PMI turistiche richiedenti, di servizi innovativi a favore della clientela.
I progetti di investimento di cui alle lettere a) e c), devono essere diretti al
miglioramento dei processi aziendali, quali forniture alla produzione e distribuzione, marketing ed
erogazione di servizi, nonché all’accrescimento della capacità di penetrare in nuovi mercati.
I progetti di investimento di cui alla lettera b), devono essere diretti all’automazione dei
processi aziendali.
Nel caso in cui l’impresa abbia richiesto, in deroga all’articolo 1, comma 7, del bando, di
essere ammessa agli aiuti ai sensi degli articoli 14 o 17 del regolamento (UE) n. 651/2014, oltre a
soddisfare i predetti requisiti i progetti di investimento devono altresì sostanziarsi nella
creazione di un nuovo stabilimento, nell’estensione di uno stabilimento esistente, nella
diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente mediante prodotti nuovi aggiuntivi
o nella trasformazione fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento
esistente. Non sono finanziabili investimenti di mera sostituzione.
SPESE AMMISSIBILI
Ai fini della realizzazione dei progetti, sono ammissibili le spese concernenti:
a) l’acquisto e l’installazione di hardware, apparati di networking, inclusa la fornitura
della tecnologia wi-fi, attrezzature, strumentazioni e dispositivi tecnologici e interattivi di
comunicazione e per la fabbricazione digitale, nonché l’acquisto e l’installazione di sistemi di
sicurezza della connessione di rete;
b) l’acquisto di software e licenze, anche a canone periodico o a consumo limitatamente al
periodo di durata del progetto;
c) l’acquisizione di servizi di cloud computing, di registrazione di domini e di caselle di
posta elettronica, limitatamente al periodo di durata del progetto, nonché l’acquisizione di
servizi informatici concernenti i sistemi di cui alla lettera d) del presente comma, incluse le
attività di controllo e monitoraggio;
d) l’acquisto di sistemi informatici e telematici di gestione aziendali e per applicazioni
mobili;
e) l’acquisizione di servizi di consulenza concernenti l’analisi, la progettazione e lo
sviluppo dei sistemi di cui alla lettera d), forniti da imprese iscritte al Registro delle imprese,
da liberi professionisti e da lavoratori autonomi in possesso di adeguata qualificazione ed
esperienza professionale nello specifico campo di intervento, documentata da curriculum o scheda di
presentazione o altra documentazione equipollente; i servizi di consulenza possono essere resi
anche da università ed enti pubblici e di ricerca.
f) altri servizi di consulenza inerenti al progetto presentato, compresi la consulenza di
avviamento ed affiancamento qualificato all’attuazione del sistema gestionale ed i servizi di
traduzione dei testi dei siti web, nel limite del 30% della spesa ammessa di cui alle lettere a),
b) e c), forniti da imprese iscritte al Registro delle imprese, da liberi professionisti e da
lavoratori autonomi in possesso di adeguata qualificazione ed esperienza professionale nello
specifico campo di intervento, documentata da curriculum o scheda di presentazione o altra
documentazione equipollente; i servizi di consulenza possono essere resi anche da università ed
enti pubblici e di ricerca.
Nel caso in cui l’aiuto sia concesso ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013 o dell’a
rticolo 14 del regolamento (UE) n. 651/2014, sono altresì ammissibili, oltre alle spese sopra
indicate, le spese concernenti la quota capitale dei canoni di locazione finanziaria dei beni di
cui alle sopracitate lettere a) e b), effettivamente sostenute, alla condizione che il contratto di
locazione finanziaria preveda l’obbligo per il beneficiario di acquisire i beni alla scadenza. L’i
mporto massimo ammissibile non supera il valore di mercato del bene in locazione. Non sono
ammissibili la quota interessi e le spese accessorie.
Sono ammissibili le spese sostenute a partire dal giorno successivo a quello di presentazione
della domanda. Tuttavia, qualora la PMI richieda che gli aiuti, per la realizzazione dei progetti
di investimento in relazione alle spese sopra elencate, siano concessi ai sensi del regolamento
(UE) n. 1407/2013 (de minimis), in deroga alla regola generale sono considerate ammissibili anche
le spese sostenute a partire dal 16 giugno 2017, se non costituiscono la totalità delle spese
complessive per la realizzazione del progetto di investimento, la cui conclusione deve essere
comunque successiva alla data di presentazione della domanda. Nell’ipotesi delle spese relative ai
canoni di locazione finanziaria, inoltre, il contratto di locazione finanziaria è stipulato a
partire dal 16 giugno 2017.
Le intensità di aiuto per la realizzazione del progetto di investimento in relazione alle spese
di cui alle sopracitate lettere a), b) e d), sono le seguenti:
1) nel caso in cui l’aiuto è concesso ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013:
- 50 per cento della spesa ammissibile;
2) nel caso in cui l’aiuto è concesso, su espressa indicazione della PMI richiedente, ai
sensi dell’articolo 17 del regolamento (UE) n. 651/2014:
- 20 per cento della spesa ammissibile nel caso di microimprese e piccole imprese;
- 10 per cento della spesa ammissibile nel caso di medie imprese;
3) nel caso in cui l’aiuto è concesso, su espressa indicazione della PMI richiedente, ai
sensi dell’articolo 14 del regolamento (UE) n. 651/2014:
- 30 per cento della spesa ammissibile nel caso di microimprese e piccole imprese;
- 20 per cento della spesa ammissibile nel caso di medie imprese.
L’intensità di aiuto per la realizzazione del progetto di investimento in relazione alle
spese di cui alla sopracitata lettera c), è sempre pari al 50 per cento della spesa
ammissibile.
Le intensità di aiuto per la realizzazione del progetto di investimento in relazione alle
spese di cui alle sopracitate lettere e) e f), sono le seguenti:
1) nel caso in cui l’aiuto è concesso ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013:
- 50 per cento della spesa ammissibile;
2) nel caso in cui l’aiuto è concesso, su espressa indicazione della PMI richiedente, ai
sensi dell’articolo 18 del regolamento (UE) n. 651/2014:
- 50 per cento della spesa ammissibile;
Il limite minimo di spesa ammissibile per domanda è pari a:
a) 3.000 euro, nel caso in cui il richiedente è una micro impresa;
b) 6.000 euro, nel caso in cui il richiedente è una piccola impresa;
c) 9.000 euro, nel caso in cui il richiedente è una media impresa.
Il limite massimo di aiuto concedibile per domanda è pari a 200.000.
PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE E CONCESSIONE DEGLI AIUTI
La domanda è presentata alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura
territorialmente competente (CCIAA) per via telematica esclusivamente tramite il sistema
informatico Front end generalizzato “FEG” a cui si accederà dalla presente sezione del sito
internet della Regione (colonna sulla destra) ovvero, mediante collegamento, dal sito internet
della CCIAA. Non sono ammissibili domande presentate con altre modalità.
La domanda di aiuto può essere presentata a partire dalle ore 10.00 del giorno 27 marzo 2018
fino alle ore 16.00 del giorno 16 maggio 2018.
Alla domanda deve essere allegata la documentazione prevista redatta secondo i facsimili che
saranno pubblicati nella pagina dedicata alla modulistica del sito internet della Regione (colonna
sulla destra) e del sito internet della CCIAA.
Per CCIAA “competente”, si intende, a seconda dei casi:
1) la CCIAA nel cui territorio provinciale di pertinenza è realizzato il progetto di
investimento
oppure
2) nel caso di domanda presentata da impresa non avente sede legale o unità operativa nel
territorio regionale, la CCIAA nel cui territorio provinciale di pertinenza l’impresa richiedente
si è impegnata ad attivare la sede o l’unità operativa presso la quale sarà realizzato il progetto
di investimento oggetto della domanda.
Nella valutazione delle domande la CCIAA competente applica i criteri valutativi di cui all’A
llegato 3 al Bando. In sede di attribuzione del punteggio la CCIAA competente valuta esclusivamente
i criteri che sono stati espressamente indicati dall’impresa richiedente al fine della richiesta
del relativo punteggio. Non sono ammesse all’aiuto le domande cui è attribuito un punteggio
inferiore a 15. A parità di punteggio è data preferenza alle domande con il minore importo di aiuto
ammissibile; in caso di ulteriore parità le domande sono classificate secondo l’ordine cronologico
di presentazione, nel rispetto dell’ordine di inoltro telematico tramite il sistema di gestione
informatico delle domande.
Le CCIAA competenti, entro 140 giorni dal termine ultimo di presentazione delle domande,
approvano le quattro graduatorie provinciali parziali delle domande ammissibili all’aiuto nonché
gli elenchi provinciali delle domande non ammesse all’aiuto e li notificano alla Struttura
regionale attuatrice, che, entro 10 giorni dalla notificazione dell’ultima graduatoria provinciale
parziale, elabora la graduatoria regionale unica delle domande ammissibili all’aiuto e l’elenco
regionale unico delle domande non ammesse all’aiuto e li notifica alle CCIAA. Entro 10 giorni dalla
notificazione, le CCIAA competenti adottano i provvedimenti di concessione dell’aiuto alle PMI le
cui domande si sono meglio classificate nella predetta graduatoria unica regionale nei limiti delle
risorse complessivamente disponibili.
OBBLIGHI E VINCOLI DEI BENEFICIARI
Gli obblighi e i vincoli dei beneficiari sono elencati in particolare al capo VIII del bando.
SOGGETTI GESTORI DEGLI AIUTI
La gestione amministrativa relativa agli aiuti di cui al bando in oggetto è affidata Camere di
Commercio territorialmente competenti.
Le CCIAA competenti approvano apposite note informative recanti le informazioni sul
procedimento ai sensi degli articoli 13 e 14 della legge regionale 7/2000. Nelle medesime note
informative sono riportate le modalità di trattamento dei dati ai sensi del decreto legislativo
196/2003.
CONTATTI
Camera di Commercio di Udine
http://www.ud.camcom.it
Tiziano Giacomello - tel. 0432 273522
Doretta Bertoni - tel. 0432 273528
porfesr@ud.camcom.it
Camera di Commercio di Pordenone
http://www.pn.camcom.it
Cristina Biasizzo - tel. 0434 381224
Dilia Gardella - tel. 0434 381237
Simonetta De Piccoli - tel. 0434 381623
contributi@pn.camcom.it
Camera di Commercio Venezia Giulia
http://www.vg.camcom.gov.it
per il territorio provinciale di Trieste
http://www.vg.camcom.gov.it/
Umberto Merlin – tel. 040 6701319
Cristiana Basile – tel. 040 6701512
contributi@ariestrieste.it
per il territorio provinciale di Gorizia
http://www.vg.camcom.gov.it
Cristina Pozzo 0481 384284
INDIRIZZI PEC CAMERE DI COMMERCIO
Camera di Commercio della Venezia Giulia
Territorio provinciale di Gorizia:
cciaago@certregione.fvg.it
Territorio provinciale di Trieste:
cciaats@certregione.fvg.it
Camera di Commercio Pordenone-Udine
Territorio provinciale di Pordenone:
cciaapn@certregione.fvg.it
Territorio provinciale di Udine:
cciaaud@certregione.fvg.it