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Indice dei contenuti
Di che cosa si tratta
Aiuti a fondo perduto per sostenere la competitività e l’innovazione tecnologica delle PMI nei
diversi settori del sistema produttivo regionale, finanziando la realizzazione di investimenti
tecnologici secondo le modalità disciplinate dal Bando 2.3.a.1 bis approvato con deliberazione n.
2638 della Giunta regionale del 28 dicembre 2017. Di seguito sono riportati gli elementi di sintesi
del Bando, a cui si rimanda per approfondimenti e conferma degli stessi.
La dotazione originaria del Bando è di euro 6.350.000,00; con Delibera della Giunta Regionale
del 6 settembre 2019, n. 1490, è stata incrementa a euro 12.462.454,00.
Beneficiari
Gli aiuti sono destinati alle microimprese e alle piccole e medie imprese (PMI), inclusi i liberi professionisti, come definite dall' Allegato I al regolamento (UE) n. 651/2014.
Ciascuna impresa può presentare un solo progetto a valere sul Bando in oggetto.
Possono presentare domanda e beneficiare degli aiuti le PMI aventi i seguenti requisiti :
a) essere regolarmente costituite e registrate presso il Registro delle imprese salvo il caso in cui il soggetto richiedente non è tenuto per legge a tale iscrizione; le PMI non residenti nel territorio della Repubblica italiana al momento della presentazione della domanda devono essere costituite secondo le norme di diritto civile e commerciale vigenti nello Stato membro di residenza e iscritte nel relativo registro delle imprese, salvo il caso in cui il soggetto richiedente non è tenuto per legge a tale iscrizione;
b) essere attive;
c) nel caso in cui l’aiuto sia richiesto ai sensi del regolamento (UE) n. 651/2014, non essere imprese in difficoltà;
d) non essere destinatarie di un ordine di recupero pendente per effetto di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara un aiuto illegale ed incompatibile con il mercato comune;
e) non essere in stato di scioglimento o liquidazione volontaria
f) non essere sottoposte a procedure concorsuali e non avere in corso nei propri confronti un’iniziativa per la sottoposizione a procedure concorsuali, salvo il caso del concordato preventivo con continuità aziendale;
g) rispettare le disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro;
h) possedere, in relazione al progetto di investimento proposto, il requisito di capacità amministrativa, finanziaria ed operativa in conformità all’Allegato 2 al Bando;
i) non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 231/2001;
j) possedere il requisito di regolarità contributiva ai sensi dell’articolo 10, comma 7, del decreto legge 203/2005.
Progetti ammissibili
I progetti di investimento, utilizzando i mutamenti della tecnologia al fine dell’aumento della
competitività della PMI, devono sostanziarsi:
a) nella creazione di un nuovo stabilimento o
b) nell'ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente o
c) nella diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere beni o servizi
mai realizzati precedentemente o
d) in un cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento
esistente.
Sono ammissibili le seguenti spese:
a) macchinari, impianti, strumenti, attrezzature e sensoristica;
b) hardware e beni immateriali quali software e licenze d’uso, funzionali all’utilizzo dei
beni di cui alla lettera a);
c) servizi specialistici e di consulenza tecnologica e informatica per la pianificazione dei
processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale connessi ai progetti di investimento, nel
limite del 30% della spesa ammessa di cui alle lettere a) e b), forniti da imprese iscritte al
Registro delle imprese, da liberi professionisti e da lavoratori autonomi in possesso di adeguata
qualificazione ed esperienza professionale nello specifico campo di intervento, documentata da
curriculum o scheda di presentazione o altra documentazione equipollente.
Nel caso in cui l’aiuto sia concesso ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013 o dell’a
rticolo 14 del regolamento (UE) n. 651/2014, sono altresì ammissibili le spese concernenti la quota
capitale dei canoni di locazione finanziaria dei beni di alle sopracitate lettere a) e b),
effettivamente sostenute, alla condizione che il contratto di locazione finanziaria preveda l’o
bbligo per il beneficiario di acquisire i beni alla scadenza. L’importo massimo ammissibile non
supera il valore di mercato del bene in locazione. Non sono ammissibili la quota interessi e le
spese accessorie.
Sono ammissibili le spese sostenute a partire dal giorno successivo a quello di presentazione
della domanda. Tuttavia, qualora la PMI richieda che gli aiuti, per la realizzazione dei progetti
di investimento in relazione alle spese di cui alle suddette lettere a) e b), anche in locazione
finanziaria, siano concessi ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013 (de minimis), in deroga alla
regola generale sono considerate ammissibili anche le spese sostenute a partire dal 1 dicembre
2016, se non costituiscono la totalità delle spese complessive per la realizzazione del progetto di
investimento, la cui conclusione deve essere comunque successiva alla data di presentazione della
domanda. Nell’ipotesi delle spese relative ai canoni di locazione finanziaria, inoltre, il
contratto di locazione finanziaria è stipulato a partire dal 1 dicembre 2016.
Le intensità di aiuto per la realizzazione del progetto di investimento in relazione alle spese
di cui alle sopracitate lettere a) e b), sono le seguenti:
1. nel caso in cui l’aiuto è concesso ai sensi dell’articolo 17 del regolamento (UE) n.
651/2014:
- 20 per cento della spesa ammissibile nel caso di microimprese e piccole imprese;
- 10 per cento della spesa ammissibile nel caso di medie imprese.
2. nel caso in cui l’aiuto è concesso ai sensi dell’articolo 14 del regolamento (UE) n.
651/2014:
- 30 per cento della spesa ammissibile nel caso di microimprese e piccole imprese
- 20 per cento della spesa ammissibile nel caso di medie imprese.
3. nel caso in cui l’aiuto è concesso ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013:
- 40 per cento della spesa ammissibile.
L’intensità di aiuto per la realizzazione del progetto di investimento in relazione alle
spese di cui alla sopracitata lettera c), è pari al 50 per cento della spesa ammissibile.
Il limite minimo di spesa ammissibile per domanda è pari a:
a) 25.000 euro, nel caso in cui il richiedente sia una microimpresa;
b) 37.500 euro, nel caso in cui il richiedente sia una piccola impresa;
c) 50.000 euro, nel caso in cui il richiedente sia una media impresa.
Il limite massimo di aiuto concedibile per domanda è pari a 500.000 euro.
Nel caso in cui l’aiuto è concesso ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013, il limite
massimo di contributo concedibile è pari a 200.000 euro.
Presentazione delle domande e concessione degli aiuti
La domanda deve essere presentata alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura
territorialmente competente (CCIAA) per via telematica esclusivamente tramite il sistema
informatico Front end generalizzato “FEG” a cui si accederà dalla presente sezione del sito
internet della Regione (colonna sulla destra) ovvero, mediante collegamento, dal sito internet
della CCIAA. Non sono ammissibili domande presentate con altre modalità.
La domanda di aiuto può essere presentata a partire
dalle ore 10:00 di giovedì 1 febbraio 2018 alle ore 16:00 dei venerdì 23 marzo
2018.
Alla domanda deve essere allegata la documentazione prevista redatta secondo i facsimili che
saranno pubblicati nella pagina dedicata alla modulistica del sito internet della Regione (colonna
sulla destra) e del sito internet della CCIAA.
Per CCIAA “competente”, si intende, a seconda dei casi:
1) la CCIAA nel cui territorio provinciale di pertinenza è situata la sede legale o l’unità
operative dove sarà realizzato il progetto di investimento
oppure
2) nel caso di domanda presentata da impresa non avente sede legale o unità operativa nel
territorio regionale dove sarà realizzato il progetto di investimento, la CCIAA nel cui territorio
provinciale di pertinenza l’impresa richiedente si è impegnata ad attivare la sede o l’unità
operativa presso la quale sarà realizzato il progetto di investimento oggetto della domanda.
Nella valutazione delle domande la CCIAA competente applica i criteri valutativi di cui all’A llegato 3 al Bando. In sede di attribuzione del punteggio la CCIAA competente valuta esclusivamente i criteri che sono stati espressamente indicati dall’impresa richiedente al fine della richiesta del relativo punteggio. Non sono ammesse all’aiuto le domande cui è attribuito un punteggio inferiore a 20. A parità di punteggio è data preferenza alle domande con il minore importo di aiuto ammissibile; in caso di ulteriore parità le domande sono classificate secondo l’ordine cronologico di presentazione, nel rispetto dell’ordine di inoltro telematico tramite il sistema di gestione informatico delle domande.
Le CCIAA competenti, entro 155 giorni dal termine ultimo di presentazione delle domande, approvano le graduatorie provinciali parziali delle domande ammissibili all’aiuto nonché gli elenchi provinciali delle domande non ammesse all’aiuto e li notifica alla Struttura regionale attuatrice, che entro 10 giorni dalla notificazione dell’ultima graduatoria provinciale parziale, elabora la graduatoria regionale unica delle domande ammissibili all’aiuto e l’elenco regionale unico delle domande non ammesse all’aiuto e li notifica alla CCIAA. Entro 15 giorni dalla notificazione, le CCIAA competenti adottano i provvedimenti di concessione dell’aiuto alle imprese le cui domande si sono meglio classificate nella predetta graduatoria unica regionale nei limiti delle risorse complessive disponibili.
Obblighi e vincoli dei beneficiari
Gli obblighi e i vincoli dei beneficiari sono elencati in particolare al capo VIII del Bando.
Soggetti gestori degli aiuti
La gestione amministrativa relativa agli aiuti di cui al bando in oggetto è affidata alle camere
di commercio del Friuli Venezia Giulia territorialmente competenti:
- CCIAA di Pordenone in riferimento al territorio provinciale di Pordenone;
- CCIAA di Udine in riferimento al territorio provinciale di Udine;
- CCIAA della Venezia Giulia in riferimento al territorio provinciale di Trieste ed in
riferimento al territorio provinciale di Gorizia.
Le CCIAA competenti approvano apposite note informative recanti le informazioni sul
procedimento ai sensi degli articoli 13 e 14 della legge regionale 7/2000. Nelle medesime note
informative sono riportate le modalità di trattamento dei dati ai sensi del decreto legislativo
196/2003.
Contatti
Camera di Commercio di Udine
http://www.ud.camcom.it
Tiziano Giacomello - tel. 0432 273522
Doretta Bertoni - tel. 0432 273528
porfesr@ud.camcom.it
Camera di Commercio di Pordenone
http://www.pn.camcom.it
Cristina Biasizzo - tel. 0434 381224
Dilia Gardella - tel. 0434 381237
Simonetta De Piccoli - tel. 0434 381623
contributi@pn.camcom.it
Camera di Commercio Venezia Giulia
http://www.vg.camcom.gov.it
per il territorio provinciale di Trieste
http://www.vg.camcom.gov.it/
Umberto Merlin – tel. 040 6701319
Cristiana Basile – tel. 040 6701512
contributi@ariestrieste.it
per il territorio provinciale di Gorizia
http://www.vg.camcom.gov.it
Daniela Tambalo 0481 384234
Cristina Canola 0481 384225
agevolazioni@fondogorizia.it
Indirizzi PEC Camere di Commercio
Camera di Commercio della Venezia Giulia
Territorio provinciale di Gorizia:
cciaago@certregione.fvg.it
Territorio provinciale di Trieste:
cciaats@certregione.fvg.it
Camera di Commercio Pordenone-Udine
Territorio provinciale di Pordenone:
cciaapn@certregione.fvg.it
Territorio provinciale di Udine:
cciaaud@certregione.fvg.it