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Riferimenti normativi
- - Legge regionale 22 marzo 2012, n. 5, art. 20, co. 3 e 4
- - DPReg. 16 marzo 2015 n. 55/Pres (Regolamento concernente criteri e modalità per la concessione di contributi ai sensi dell’art. 20, commi 3 e 4, della legge regionale 22 marzo 2012, n. 5 a sostegno di progetti di imprenditoria giovanile)
- - Bando approvato con determina presidenziale Unioncamere FVG n. 9 del 21/07/2015
Beneficiari
Le nuove imprese giovanili che alla data di presentazione della domanda hanno i seguenti requisiti:
a) iscrizione dell'impresa da meno di 36 mesi alla data di presentazione della domanda, al
Registro delle imprese della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura (CCIAA)
competente per territorio
b) sede legale o unità operativa oggetto dell'investimento ubicata sul territorio regionale
c) non essere in stato di scioglimento o liquidazione volontaria e non essere sottoposte a
procedure concorsuali, quali fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo,
amministrazione controllata e straordinaria.
Sono altresì beneficiarie dei contributi le imprese giovanili da costituire che presentano, in allegato alla domanda di contributo, un impegno a costituire ed iscrivere l'impresa entro 3 mesi dalla scadenza del termine per la presentazione della domanda.
Iniziative ammissibili
Sono ammissibili le spese strettamente finalizzate alla realizzazione dei progetti di
imprenditoria giovanile. Le spese per la realizzazione dei progetti di imprenditoria giovanile sono
ammissibili sia se sostenute dopo la presentazione della domanda sia se sostenute prima della
presentazione della domanda.
Le spese ammissibili sono al netto di IVA e possono comprendere eventuali dazi doganali e
costi per trasporto, imballo e montaggio relativi al bene acquistato, con esclusione di qualsiasi
ricarico per spese generali.
Spese ammissibili
A) Spese per investimenti, strettamente funzionali all’esercizio dell’attività
economica, relativi all’acquisto e alla locazione finanziaria di:
- impianti specifici, consistenti nei beni materiali che singolarmente o in virtù della loro aggregazione funzionale costituiscono beni strumentali all'attività di impresa
- arredi
- macchinari, strumenti ed attrezzature
- beni immateriali: diritti di licenza e software anche mediante abbonamento, brevetti, know- how
- hardware
- automezzi, strettamente strumentali all'attività di impresa, ed alla stessa destinati in via esclusiva nel rispetto di quanto previsto dall'allegato A e pertanto, nel caso di veicoli destinati al trasporto di merci su strada, con esclusione delle imprese che svolgono come attività principale o secondaria l'attività di trasporto di merci su strada per conto terzi contraddistinta dal codice ISTAT ATECO 2007 49.41.00
- sistemi di sicurezza per contrastare gli atti criminosi, quali impianti di allarme, blindature, porte e rafforzamento serrature, telecamere antirapina e sistemi antifurto e antitaccheggio, vetri antisfondamento e antiproiettile, casseforti, nonché interventi similari
- materiali e servizi concernenti la pubblicità e attività promozionali legate all’avvio dell’i mpresa comprese le spese per l’eventuale insegna, creazione del logo e dell’immagine coordinata dell’impresa, nei limiti di spesa massima di 10.000,00 euro;
B) Spese per la costituzione:
- spese notarili legate all’avvio dell’impresa, con riferimento unicamente all’onorario notarile
- spese connesse ai necessari adempimenti previsti per legge per l’avvio dell’attività d’impresa nonché spese inerenti all’eventuale redazione del business plan, comunque nel limite di spesa massima di 10.000,00 euro; tali spese risultano dettagliatamente descritte nella relativa fattura o documento contabile equivalente, oppure con relazione allegata alla rendicontazione;
C) Spese di primo impianto:
- adeguamento o ristrutturazione dei locali adibiti o da adibire all'esercizio dell'attività economica tramite opere edili, realizzazione o adeguamento di impiantisca generale e relative spese di progettazione, direzione e collaudo nei limiti massimi fissati ai sensi del D.P.Reg. 20 dicembre 2005, n. 453 (legge regionale 31 maggio 2002, n. 14, articolo 56, comma 2. Determinazione aliquote spese di progettazione, generale e di collaudo), nel limite di spesa massima di 40.000 euro, a condizione che l'immobile oggetto dell'intervento sia di proprietà dell'impresa o che la stessa disponga di un titolo di possesso che le garantisca la disponibilità dell'immobile almeno fino al termine di scadenza del vincolo di destinazione di cui all'articolo 21
- realizzazione o ampliamento del sito internet, nel limite di spesa massima pari a 5.000,00 euro
- locazione dei locali adibiti ad esercizio dell'attività d'impresa per un periodo massimo di dodici mesi e una spesa massima di 15.000,00 euro come risultante dal contratto registrato. Qualora l'immobile non sia stato ancora individuato in sede di presentazione della domanda, il relativo contratto di locazione è stipulato entro il termine di presentazione delle integrazioni di cui all'articolo 12, comma 3
- avvio dell'attività di franchising limitatamente al diritto di ingresso corrisposto al franchisor nel limite di spesa massima di 25.000,00 euro.
Nel caso in cui il beneficiario sia una microimpresa, sono ammissibili, in deroga all’articolo 9, comma 2, lettere i) e k), del Bando e del D.Preg. 55/2015, le seguenti spese relative ad operazioni di microcredito effettuate dalla microimpresa ai fini del finanziamento della realizzazione del progetto di imprenditoria giovanile:
a) premio e spese di istruttoria per l’ottenimento di garanzie, in forma di fideiussioni o di
garanzie a prima richiesta, rilasciate nell’interesse dell’impresa beneficiaria da banche, istituti
assicurativi e confidi di cui all’articolo 13 del decreto legge 30 settembre 2003, n. 269
(Disposizioni urgenti per favorire lo sviluppo e per la correzione dell'andamento dei conti
pubblici) nel limite di spesa massima pari a 2.000 euro
b) oneri finanziari relativi all’effettuazione dell’operazione di microcredito con riguardo
agli interessi passivi e alle spese di istruttoria e di perizia nel limite di spesa massima pari a
1.000 euro.
Le spese di cui al comma 2, lettera a), n. 8, lettera b), n. 1 e lettera c), n. 3 del D.Preg.
55/2015 e del Bando non devono superare complessivamente il 50 per cento delle spese ammissibili
per il singolo progetto di imprenditoria giovanile preventivate dall’impresa.
I beni devono essere nuovi di fabbrica. Nel caso di locazione finanziaria è ammessa la spesa
per la quota capitale delle singole rate effettivamente sostenute fino alla data di rendicontazione
del progetto; non sono ammesse quota interessi e spese accessorie.
Sono altresì ammesse a contributo le spese connesse all'attività di certificazione della
spesa, relative alle modalità di rendicontazione di cui all'articolo 16, comma 2 del D.Preg.
55/2015 e del Bando, nel limite massimo di 1.000 euro.
Agevolazioni
L'intensità massima di contributo concedibile è pari al 50 per cento della spesa ammissibile.
L'importo del contributo è compreso tra 2.500,00 euro e 20.000,00 euro; nel caso di società
con almeno tre soci tale importo è compreso tra 5.000,00 euro e 40.000,00 euro.
Fermo restando quanto previsto al comma 2 dell’art. 10 del D.Preg. 55/2015 e del Bando,
l'intensità di contributo applicabile alle spese ammissibili del progetto, in relazione al livello
di punteggio conseguito dal progetto in fase di valutazione (alto, medio, basso), è disposta dalla
Giunta regionale prima dell'adozione della graduatoria.
Il limite massimo del contributo concedibile a copertura delle spese relative al microcredito
è pari a 1.000 euro per le spese relative al microcredito di cui alla lettera a) del comma 3 dell’a
rticolo 8 ed a 500 euro per le spese relative al microcredito di cui alla lettera b) del comma 3
dell’articolo 8 del D.Preg. 55/2015 e del Bando.
Scadenza
Le domande sono presentate esclusivamente tramite posta elettronica certificata (PEC) dell’impresa richiedente o del dichiarante, in conformità alle norme vigenti in materia, a partire dalle ore 9.15 di martedì 25 agosto 2015 alle ore 16.30 di venerdì 2 ottobre 2015, come previsto all’art. 11 del Bando, in conformità all’art. 11 del D.Preg. 55/2015.
Procedure
Le domande sono istruite su base provinciale e i contributi sono concessi secondo il
procedimento valutativo a bando ai sensi dell'articolo 36, comma 1, 3 e 6, della legge regionale
7/2000.
Le domande potranno essere inviate esclusivamente con la seguente modalità:
posta elettronica certificata (PEC), in conformità alle norme vigenti in materia, inoltrata
all’indirizzo di posta elettronica certificata dell’ente camerale competente per
territorio.
Gli indirizzi PEC cui inviare la domanda sono i seguenti:
Camera di Commercio di Gorizia:
fondogorizia@go.legalmail.camcom.it
Camera di Commercio di Pordenone:
cciaa@pn.legalmail.camcom.it
Camera di Commercio di Trieste:
cciaa@ts.legalmail.camcom.it
Camera di Commercio di Udine:
contributi@ud.legalmail.camcom.it
La domanda si considera validamente inviata se:
a) è trasmessa mediante la casella di PEC dell’impresa richiedente o mediante la
casella di PEC del dichiarante nei casi di cui all’articolo 6, comma 2 del D.Preg. 55/2015
b) è sottoscritta con firma digitale del legale rappresentante dell’impresa
richiedente o con firma digitale del dichiarante nei casi di cui all’articolo 6, comma 2 del
D.Preg. 55/2015 e del Bando.
Alle domande devono essere
allegati:
- relazione illustrativa dell’iniziativa/quadro riepilogativo della spesa
- dichiarazione attestante i requisiti - solo per le imprese già costituite
- eventuali curricula vitae dei prestatori di servizi
- preventivi di spesa dei fornitori e/o giustificativi di spesa di beni e servizi
- dichiarazione di impegno - solo per le imprese non ancora costituite ed iscritte alla data di presentazione della domanda
- eventuali altri allegati
Le domande presentate ad indirizzi PEC diversi da quelli sopra indicati non saranno considerate
valide e verranno archiviate ai sensi dell’art.11 comma 11 del D.Preg. 55/2015 e del Bando.
La casella PEC da cui è stata inoltrata la domanda da parte dell’impresa, e precisata nella
modulistica, verrà utilizzata dai soggetti gestori dei contributi per l’invio di richieste e
comunicazioni ufficiali relative all’istruttoria della domanda di contributo (inammissibilità,
motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza, richieste di integrazioni, etc….).
Le imprese che presentano domanda di contributo, per beneficiare dell’agevolazione richiesta,
sono tenute a:
rispettare le condizioni previste dal DL 95/2012 art. 4, comma 6, come convertito dalla L. 135/2012, che prevede che " Gli enti di diritto privato di cui agli articoli da 13 a 42 del codice civile, che forniscono servizi a favore dell'amministrazione stessa, anche a titolo gratuito, non possono ricevere contributi a carico delle finanze pubbliche".
Le iniziative oggetto di domanda di contributo sono finanziate con fondi regionali.
Rendicontazione e modalità di pagamento delle spese
Per la rendicontazione, ai sensi dell’articolo 41 della legge regionale 7/2000, l'impresa beneficiaria presenta, in particolare:
a) copia dei documenti di spesa, annullati in originale con apposita dicitura
relativa all’ottenimento del contributo, costituiti da fatture o, in caso di impossibilità di
acquisire le stesse, da documenti contabili aventi forza probatoria equivalente
b) documentazione comprovante l’avvenuto pagamento
c) dichiarazione attestante la corrispondenza agli originali delle copie dei
documenti di spesa di cui alla lettera a).
La rendicontazione può essere presentata anche con le modalità di cui all’articolo 41 bis
della legge regionale 7/2000. In caso di documenti di spesa redatti in lingua straniera va allegata
la traduzione in lingua italiana. Le spese ammissibili ad incentivazione sono al netto dell’IVA.
Il soggetto gestore ha facoltà di chiedere in qualunque momento l’esibizione degli originali
dei documenti di spesa di cui al comma 1, lettera a).
Il pagamento delle spese di importo pari o superiore a 500 euro avviene esclusivamente
tramite i seguenti strumenti, pena l’inammissibilità della relativa spesa: bonifico
bancario o postale, ricevuta bancaria, bollettino postale. Nel caso di spesa di importo inferiore a
500 euro è ammesso il pagamento in contanti, tramite assegno o per mezzo di vaglia postale.
L’avvenuto sostenimento della spesa è provato attraverso la seguente documentazione di
pagamento:
a) copia di estratti conto bancari o postali dai quali si evinca l’effettivo
trasferimento di denaro a favore dei fornitori di beni e dei prestatori di lavoro o servizi, per
gli importi corrispondenti a quelli indicati nei documenti di spesa presentati
b) copia delle ricevute bancarie e dei bollettini postali dai quali si evinca l’e
ffettivo trasferimento di denaro a favore dei fornitori di beni e dei prestatori di lavoro o
servizi, per gli importi corrispondenti a quelli indicati nei documenti di spesa rendicontati
c) per i pagamenti in contanti, tramite assegno o per mezzo di vaglia postale,
dichiarazione liberatoria del fornitore di beni e servizi oppure copia del documento di spesa
riportante la dicitura “pagato” con firma, data e timbro della ditta del fornitore di beni o
servizi apposti sull’originale del documento.
Le spese di cui all’articolo 8, comma 3 del D.Preg. 55/2015 e del Bando possono essere
sostenute anche mediante modalità di pagamento diverse da quelle di cui al comma 6 art. 8, a
condizione che il loro effettivo sostenimento sia comprovato con idonea documentazione bancaria,
anche diversa da quella di cui al comma 7. Nel caso in cui il pagamento abbia luogo tramite gli
strumenti di cui al primo periodo del comma 6, a ogni documento di spesa corrispondono distinti
versamenti bancari o postali dalla cui documentazione risulta espressamente l’avvenuta esecuzione e
la riferibilità allo specifico documento di spesa, del quale tale documentazione di pagamento
riporta gli estremi. In caso di pagamenti cumulativi di più documenti di spesa di cui uno o più di
uno non riferibili alle spese relative al progetto che beneficia del contributo, è presentata la
documentazione di pagamento comprovante il pagamento complessivo ed è allegato al rendiconto anche
copia dei documenti di spesa, cui il pagamento cumulativo si riferisce, che non riguardano il
progetto che beneficia del contributo.
Il soggetto gestore valuta l’ammissibilità di pagamenti singoli o cumulativi, effettuati per il
tramite degli strumenti di cui al primo periodo del comma 6, la cui documentazione non indica gli
estremi del documento di spesa, a condizione che l’impresa produca ulteriore documentazione atta a
comprovare in modo certo ed inequivocabile l’avvenuta esecuzione del pagamento e la riferibilità
dello stesso allo specifico documento di spesa presentato a rendiconto.
Non è ammesso il pagamento tramite compensazione. Le eventuali note di accredito sono
debitamente evidenziate nella rendicontazione ed allegate alla stessa.
Link utili
Unioncamere:
www.fvg.camcom.it/
Camera di Commercio di Gorizia:
www.go.camcom.it/
Camera di Commercio di Pordenone:
www.pn.camcom.it/
Camera di Commercio di Trieste:
www.ariestrieste.it/
Camera di Commercio di Udine:
www.ud.camcom.it/