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PNRR - CONTRIBUTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI PROTEZIONE E DI VALORIZZAZIONE DELL'ARCHITETTURA E DEL PAESAGGIO RURALE
Con deliberazione della Giunta regionale n. 491 dell'8 aprile 2022 è stato approvato "l’Avviso pubblico per la presentazione di proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 2 “ Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.2: “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale” finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU)".
- DGR421/2024 - fissazione termine approvazione rendiconto
- DGR 491/2022 - approvazione Avviso
- Allegato 1 alla DGR 491/2022 - Avviso
- Decreto 1135/2022 di modifica dell'Avviso
- Decreto 2306/2022 di ulteriore modifica dell'Avviso
- Decreto 5383/2022 di ulteriore modifica dell'Avviso
- Decreto 13897/2022 di ulteriore modifica dell’Avviso
- Avviso testo coordinato 23 settembre
- Guida utilizzo Portale Fondo Architettura Paesaggi Rurali
- Regolamento Fondo Architettura Rurale
DI COSA SI TRATTA
Il procedimento contributivo è volto a sostenere progetti di restauro e valorizzazione del
patrimonio architettonico e paesaggistico rurale di proprietà di soggetti privati e del terzo
settore, o a vario titolo da questi detenuto, per garantire che tale patrimonio sia preservato e
messo a disposizione del pubblico. Saranno ammissibili anche progetti che intervengano su beni del
patrimonio architettonico e paesaggistico rurale di proprietà pubblica, dei quali i soggetti
privati e del terzo settore abbiano la piena disponibilità, con titoli di Godimento di durata
pari almeno a 5 anni successivi alla conclusione amministrativa e contabile dell’operazione
finanziata.
Ai fini della definizione delle tipologie di architettura rurale oggetto dell’intervento, è
di riferimento il Decreto del MiBAC 6 ottobre 2005 (in attuazione della Legge 24 dicembre 2003, n.
378) recante disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell’architettura rurale.
Il procedimento contributivo è disciplinato da apposito Avviso approvato con deliberazione
della Giunta regionale 8 aprile 2022, n. 491 disponibile in questa pagina.
La domanda di finanziamento dovrà essere presentata, a pena di esclusione, nel periodo
compreso tra il 26 aprile 2022 e il 15 giugno 2022, e nel periodo compreso tra il 4 luglio 2022 e
le ore 16.59 del 30 settembre 2022 tramite l’applicativo per la presentazione delle istanze on line
messo a disposizione da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. cui si accede dal seguente
link.
La procedura di cui trattasi è “a sportello”, dunque l’ordine temporale di arrivo determinerà
l’o rdine di esame e di valutazione delle domande con cui la Commissione procederà fino ad
esaurimento delle risorse disponibili.
BENEFICIARI
Possono presentare domanda di finanziamento persone fisiche e soggetti privati profit e non
profit, ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, enti del terzo settore e altre
associazioni, fondazioni, cooperative, imprese in forma individuale o societaria, che siano
proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili appartenenti al patrimonio
culturale rurale, definiti all’art. 2 dell’Avviso pubblico in argomento. Nel caso di domanda di
finanziamento presentata da possessori o detentori di beni del patrimonio culturale rurale deve
essere prodotta apposita dichiarazione attestante l’autorizzazione del proprietario all’esecuzione
dell’intervento oggetto di domanda di finanziamento.
I predetti beneficiari che coesistono in un determinato ambito territoriale, possono
presentare domanda di finanziamento – comunque in forma autonoma e secondo le modalità di cui all’a
rticolo 8 dell’Avviso –, per progetti d’ambito, contenenti cioè interventi volti alla tutela di una
circoscritta porzione di paesaggio.
PROGETTI FINANZIABILI
Le tipologie di architettura rurale oggetto di intervento sono individuabili negli edifici ed
insediamenti storici che siano testimonianze significative della storia delle popolazioni e delle
comunità rurali, delle rispettive economie agricole tradizionali, dell’evoluzione del paesaggio.
Rientrano in questa definizione:
a)
edifici rurali: manufatti destinati ad abitazione rurale o destinati ad attività
funzionali all’agricoltura (mulini ad acqua o a vento, frantoi, ecc.), che abbiano o abbiano avuto
un rapporto diretto o comunque connesso con l’attività agricola circostante e che non siano stati
irreversibilmente alterati nell’impianto tipologico originario, nelle caratteristiche
architettonicocostruttive e nei materiali tradizionali impiegati;
b)
strutture e/o opere rurali: i manufatti che connotano il legame organico con l’a
ttività agricola di pertinenza (fienili, ricoveri, stalle, essicatoi, forni, pozzi, recinzioni e
sistemi di contenimento dei terrazzamenti, sistemi idraulici, fontane, abbeveratoi, ponti, muretti
a secco e simili);
c)
elementi della cultura, religiosità, tradizione locale: manufatti tipici della
tradizione popolare e religiosa delle comunità rurali (cappelle, edicole votive, ecc.), dei
mestieri della tradizione connessi alla vita delle comunità rurali, ecc.
Sono ammissibili gli interventi sui predetti beni a condizione che per gli stessi sia
intervenuta la dichiarazione di interesse culturale con corrispondente decreto ministeriale ai
sensi del D.Lgs. n. 42/2004 ovvero che essi abbiano più di 70 anni e siano censiti o classificati
dagli strumenti regionali e comunali di pianificazione territoriale e urbanistica.
Non sono ammissibili le operazioni riguardanti beni localizzati nei centri
abitati.
Gli interventi proposti inoltre dovranno essere idonei a generare un tangibile miglioramento
delle condizioni di conservazione, nonché a produrre un positivo impatto in termini di
valorizzazione dei predetti beni e/o di spazi aperti di pertinenza degli insediamenti rurali e di
aree produttive agro-silvopastorali che si caratterizzano come componenti tipiche dei paesaggi
rurali tradizionali e dovranno consistere in particolare in opere materiali di:
- risanamento conservativo e recupero funzionale di insediamenti agricoli, edifici, manufatti
e fabbricati rurali storici ed elementi tipici dell’architettura e del paesaggio rurale, coniugati,
ove opportuno, ad interventi per il miglioramento sismico e dell’efficienza energetica nonché volti
all’abbattimento delle barriere architettoniche;
- manutenzione del paesaggio rurale;
- allestimento di spazi da destinare a piccoli servizi culturali, sociali, ambientali,
turistici (escluso ricettività), per l’educazione ambientale e la conoscenza del territorio, anche
connessi al profilo multifunzionale delle aziende agricole.
PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
La domanda di finanziamento, firmata digitalmente dal proponente o dal legale rappresentante del
soggetto proponente, dovrà essere presentata, a pena di esclusione, tramite l’applicativo per la
presentazione delle istanze on line messo a disposizione da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.
cui si accede
dal seguente link:
https://portale-paesaggirurali.cdp.it/,
compilando l’apposito form ivi disponibile.
Alla domanda deve essere allegata, a pena di inammissibilità, la seguente documentazione:
a) documento di identità del Soggetto proponente o del legale rappresentante del Soggetto
proponente;
b) tavole di inquadramento dei beni/planimetria generale;
c) relazione descrittiva dell’intervento, contenente gli elementi utili per la relativa
valutazione di merito, ivi inclusa la relazione sulle attività di fruizione del bene aperta al
pubblico, e recante in allegato il quadro tecnico economico (QTE) e il cronoprogramma di attuazione
dell’intervento e il cronoprogramma di spesa;
d) la documentazione fotografica dello stato dei beni prima dell’intervento;
e) layout dei lavori da realizzare;
f) dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante:
- la proprietà o il diritto di godimento del bene oggetto di intervento;
- che il bene oggetto di intervento è stato dichiarato di interesse culturale con
corrispondente decreto ministeriale ai sensi del D.lgs. n. 42/2004 ovvero che lo stesso ha più di
70 anni ed è censito o classificato dagli strumenti regionale e comunali di pianificazione
territoriale e urbanistica;
g) dichiarazioni di cui all’articolo 4 dell’Avviso.
Nel caso di presentazione di una proposta facente parte di un progetto d’ambito il Soggetto
beneficiario deve altresì allegare alla domanda, sempre a pena di esclusione, una dichiarazione
sostitutiva di atto notorio per l’attestazione di intervento che concorre a un progetto d’ambito.
La domanda e gli allegati suindicati dovranno pervenire, pena l’esclusione, nel periodo
compreso tra il 26 aprile 2022 e il 15 giugno 2022, e nel periodo compreso tra il 4 luglio 2022 e
le ore 16.59 del 30 settembre 2022.
INTENSITA' E AMMONTARE DEL CONTRIBUTO
Il contributo è concesso, fino ad un massimo di 150.000,00 euro come forma di cofinanziamento per un’aliquota dell’80%. Il contributo è portato al 100% se il bene è oggetto di dichiarazione di interesse culturale, fermo restando la soglia massima di 150.000,00 euro.
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