Economia: Fedriga, crisi globale spinge alleanze con Paesi più vicini
Trieste, 7 mar - "Vanno rafforzati i legami tra tutte le
democrazie occidentali partendo proprio dai territori e dalle
realtà produttive. Non solo attraverso il lavoro essenziale delle
diplomazie, ma anche utilizzando le reti che partono dal basso.
Reti territoriali sempre molto stabili in grado di potenziare le
alleanze strategiche a tutti i livelli". Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia
Massimiliano Fedriga concludendo il suo intervento di saluto,
trasmesso oggi in apertura della seconda edizione di "Open
Dialogues for the Future". "Questa iniziativa - ha sottolineato Fedriga - rappresenta una
piattaforma fondamentale se si considera il contesto globale con
cui oggi dobbiamo confrontarci. Il sistema Italia - e quindi
anche il Friuli Venezia Giulia - è condizionato infatti dalle
tensioni internazionali che non riguardano solo l'aggressione
della Russia all'Ucraina o gli attacchi terroristici di Hamas in
Israele con la conseguente situazione che si è venuta a creare in
Medio Oriente". "Stiamo attraversando un periodo nel quale i grandi blocchi non
trovano più quell'osmosi globale di mercato che fino a poco tempo
fa era data per scontata. Una situazione che ha messo in crisi il
modello di sviluppo che avevamo costruito. Il nostro sistema
produttivo, occupazionale e sociale - ha aggiunto il governatore
- si è rivelato molto fragile in quanto troppo spesso dipendente
in modo pressoché totale da materie prime e componentistica
provenienti da Paesi che hanno poco a che fare con la democrazia". "Si è visto infatti che, purtroppo, questi Stati hanno gli
strumenti per condizionare e mettere in difficoltà l'industria
italiana ed europea. Le iniziative come Open Dialogues for the
Future sono importanti proprio perché affrontano il tema della
salvaguardia della nostra economia". "Le politiche di nearshoring e di reshoring - il riavvicinamento
in territori vicini e amici delle diverse fasi industriali - sono
cruciali perché le catene del valore e le filiere produttive oggi
non possono più permettersi di essere condizionate da Paesi molto
distanti. Decisioni - ha spiegato Fedriga - prese dall'altra
parte del pianeta che possono mettere a rischio l'esistenza
stessa delle aziende italiane e portare al licenziamento di
migliaia di lavoratori con pesanti conseguenze per il nostro
modello sociale e per la tenuta delle nostre istituzioni". "Oggi - ha rimarcato - dobbiamo essere pienamente consapevoli che
alcune produzioni dal basso valore aggiunto non possono più
trovare casa in Europa. A meno che Bruxelles non decida di
introdurre, legittimamente, politiche in grado - come avviene per
esempio per il settore agricolo - di garantire la sostenibilità
economica di quelle attività". "Le soluzioni possono essere certamente le politiche di
nearshoring che, nel caso del Friuli Venezia Giulia, devono
interessare in particolare i Balcani. Molti Paesi di quest'area
possono diventare infatti partner strategici per il nostro
sistema, stringendo alleanze politiche sempre più strette con le
democrazie occidentali". Presente all'evento l'assessore alle attività produttive Sergio
Emidio Bini che ha ringraziato la Camera di commercio di
Pordenone-Udine per l'organizzazione e per l'alta qualità degli
interventi e degli strumenti messi a disposizione della città e
del pubblico regionale. "Appuntamenti come Open Dialogues for the Future - ha detto Bini
- sono fondamentali per aiutarci a far luce sul delicato momento
storico che stiamo attraversando e che ha visto venire meno molti
di quei paradigmi che in passato davamo per scontati, dalla fine
della globalizzazione ai nuovi conflitti in corso in Ucraina e
Medio Oriente. In questo contesto si inseriscono anche le
imminenti elezioni europee, che vedono il nostro continente - ma
anche il Paese Italia - chiamato a riscrivere le regole del gioco
se da qui ai prossimi anni vuole evitare il rischio di diventare
marginale". "Per la Regione - ha sostenuto - è strategico analizzare le
prospettive economiche e geopolitiche, rafforzare la proiezione
internazionale delle imprese e al tempo stesso mettere in campo
misure innovative per attrarre nuovi investimenti. Da qui si
comprende l'importanza di questo evento, che mira a fornire tanto
agli addetti ai lavori, quanto al grande pubblico, gli strumenti
per comprendere il futuro che ci attende". "Un appuntamento che, giunto alla seconda edizione, è già una
scommessa vinta. Affermare oggi - ha concluso Bini - che Udine e
il Friuli Venezia Giulia sono il centro di riferimento per i
grandi temi della geopolitica e dell'economia mondiale non è più
un auspicio, ma una realtà".
ARC/TOF/ma
L'assessore Bini alla seconda edizione di "Open Dialogues for the Future".
Il videomessaggio del governatore Fedriga alla seconda edizione di "Open Dialogues for the Future".
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