Udine, 11 set - "A livello internazionale siamo di fronte a
segnali di frenata. L'Europa, che presenta condizioni di
competitività meno strutturali, rischia di essere un vaso di
coccio in mezzo a grandi vasi di ferro. Anche se il Friuli
Venezia Giulia continua a registrare buonissimi risultati a
livello nazionale, in questo momento è fondamentale costruire
assieme alle diverse categorie economiche le politiche
industriali a medio termine. Decisioni che la Regione prenderà
sempre ascoltando chi genera ricchezza e lavoro sul nostro
territorio".
Lo ha affermato l'assessore alle Attività produttive Sergio
Emidio Bini che questa mattina a Udine ha incontrato i
responsabili delle principali categorie economiche del Friuli
Venezia Giulia.
"Resistenza e capacità adattamento - ha sottolineato Bini - sono
i due termini che meglio descrivono lo stato di salute del nostro
sistema produttivo, così come fotografato al termine del secondo
trimestre del 2023. Infatti, di fronte a un generale
indebolimento del ciclo economico mondiale, il Friuli Venezia
Giulia riesce comunque a distinguersi rispetto al resto
d'Italia".
"La Regione ha contribuito a queste performance con i forti
investimenti fatti negli ultimi cinque anni, mettendo sul piatto
più di 2 miliardi di euro per sostenere la nostra economia nella
sfida della ripresa post pandemia. Un impegno proseguito anche
nell'ultimo assestamento estivo, quando sono stati stanziati
circa 100 milioni di euro - ha ricordato l'assessore -. Con le
prossime misure e utilizzando gli strumenti della programmazione
europea saranno iniettate nuove risorse nel nostro sistema".
"Oggi stesso - ha annunciato Bini - è stata pubblicata la
graduatoria dei Distretti del commercio, un'opportunità
straordinaria per la crescita del Friuli Venezia Giulia. Come
promesso, infatti, finanzieremo tutte le 20 progettualità
pervenute, presentate da altrettanti distretti, per un valore
complessivo di 10,5 milioni di euro".
L'assessore Bini ha poi fatto il punto sulle direttrici
d'indirizzo che muoveranno la politica economica della Regione.
"Per quanto riguarda i macro temi che sono ai vertici della
nostra agenda - ha ribadito l'assessore - troviamo la transizione
energetica e quella tecnologica, che cercheremo di incentivare
anche attraverso i bandi europei di prossima apertura. Per quanto
concerne la concessione di aiuti - ha sottolineato Bini - la
nostra è l'unica Regione in Italia dove, almeno entro fine anno,
è possibile ottenerli superando il limite rappresentato dal de
minimis, in virtù dello speciale regime quadro derogatorio legato
al conflitto in Ucraina".
"Punteremo inoltre sul potenziamento delle infrastrutture dei
distretti industriali, in particolare per quanto riguarda il
welfare interno, e aumenteremo gli investimenti a favore dei
distretti del commercio, cosi come sui consorzi di sviluppo
economico locale e sulle comunità energetiche. Un'altra importate
partita riguarda la Zona logistica semplificata; dopo aver
fornito ulteriore documentazione al governo, attendiamo ora
un'accelerazione a livello nazionale per il riconoscimento di
questo status, fondamentale soprattutto per sburocratizzazione
dei processi. Sul tavolo - ha concluso Bini - anche il restyling
della legge sul commercio e nuovi investimenti per la
competitività del comparto turistico".
ARC/TOF/al
Un momento dell'incontro con i rappresentanti delle categorie economiche del Friuli Venezia Giulia ospitato a Udine dalla sede della Regione, alla presenza dell'assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini.