Imprese: Bini, incentivi per reti innovative e internazionalizzazione
Udine, 21 ott - "Le reti di trasmissione della conoscenza,
l'internazionalizzazione o l'ampliamento dell'offerta commerciale
sono alcuni degli obiettivi che la legge SviluppoImpresa si è
data per aiutare le nostre aziende a crescere. Per questo la
Regione mette a disposizione un canale contributivo con una
dotazione complessiva di partenza di 100mila euro a cui si potrà
accedere entro novembre".
È quanto ha annunciato l'assessore regionale alle Attività
produttive e turismo, Sergio Emidio Bini, illustrando i contenuti
del regolamento concernente criteri e modalità per la concessione
di contributi per la costituzione di reti di trasmissione della
conoscenza e per la promozione dell'utilizzo dei servizi forniti
dalle Kibs (Knowledge Intensive Business Service) regionali per
progetti di internazionalizzazione o di ampliamento dell'offerta
commerciale delle imprese.
"La Regione - ha ricordato l'assessore - si appresta ad emanare
uno degli ultimi regolamenti attuativi della legge regionale
3/2021 (SviluppoImpresa), frutto di una norma specifica
introdotta nel testo di legge su proposta consiliare" ha
ricordato Bini.
Il regolamento è stato approvato dalla Giunta regionale e a
seguito della sua pubblicazione sul Bur, con decreto del
direttore centrale atteso per i primi giorni di novembre,
verranno aperti i canali contributivi.
Le progettualità finanziate sono di due tipologie, individuate da
uno studio condotto dall'Agenzia Lavoro & SviluppoImpresa.
La prima riguarda i progetti di aggregazione per la costituzione
di una rete di trasmissione della conoscenza fondata su un
contratto consortile o su un accordo di collaborazione tra le
Kibs regionali, le imprese del territorio, uno o più cluster e
centri di creazione della conoscenza regionali, nazionali e
internazionali. La rete deve ricomprendere almeno dieci soggetti.
Il consorzio, la società consortile e, nel caso di accordi di
collaborazione, l'impresa capofila, devono avere la sede legale o
unità operativa nel territorio regionale. Le imprese e i cluster
che compongono la rete devono avere sede legale o unità operativa
nel territorio regionale; i centri di creazione della conoscenza
possono essere regionali, nazionali o internazionali.
La seconda tipologia concerne progetti di internazionalizzazione
o di ampliamento dell'offerta commerciale realizzati dalle
imprese del settore manifatturiero e riguardanti l'acquisizione
di pacchetti aggregati di servizi prestati dalle Kibs. Soggetti
beneficiari sono dunque le imprese del settore manifatturiero,
regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese,
con sede legale o unità operativa in cui viene realizzato il
progetto, attiva nel territorio regionale.
I fondi di parte corrente messi a disposizione per entrambe le
misure ammontano a 100mila euro. Il regime adottato è il "de
minimis" e la procedura è a sportello.
ARC/SSA/ma
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