Att. produttive: Bini, improrogabili scelte strategiche per l'energia
Udine, 11 feb - "È il momento di operare scelte strategiche nel
settore dell'energia per evitare che situazioni di crisi come
quella che stiamo attraversando a causa dell'improvviso lievitare
dei costi si ripetano periodicamente".
Lo ha evidenziato l'assessore regionale alle Attività produttive,
Sergio Emidio Bini, intervenendo durante la riunione della
Seconda commissione del Consiglio regionale a un'audizione sui
temi delle problematiche causate al tessuto economico-produttivo
dall'aumento del prezzo del gas, che trascina l'incremento anche
delle altre fonti energetiche.
"Stiamo vivendo una tempesta energetica devastante - ha detto
Bini - con comunicati che ogni giorno ci fanno comprendere meglio
l'entità della situazione causata dal valore dell'energia
schizzato alle stelle e tale da impattare fortemente sulle
famiglie e sulle imprese maggiormente 'energivore', ovvero le
industrie dell'acciaio, della plastica, le cartiere, con riflessi
negativi possibili anche sotto il profilo occupazionale".
"L'Italia - ha aggiunto l'assessore - è al secondo posto in Ue
nel settore manifatturiero e al settimo nel mondo, ma purtroppo
viviamo in un Paese che per trent'anni ha detto no a qualsiasi
scelta che portasse perlomeno a una autonoma sufficienza
energetica: oggi il gas utilizzato da noi è importato per il 95
per cento e per il 40 per cento proviene dalla Russia".
"Peraltro - ha detto ancora Bini - le fonti energetiche
rinnovabili non saranno mai sufficienti per risolvere le esigenze
energetiche del Paese, mentre nell'Adriatico disponiamo di
giacimenti di gas e di petrolio inutilizzati; questo, mentre nel
frattempo in Paesi non lontani, come la Croazia e la Grecia, si
trivella tutt'ora il sottosuolo per utilizzare tali fonti".
Anche il nucleare, ormai giunto alla terza generazione e in
prospettiva tecnologicamente si parla già di quarta generazione,
secondo l'assessore deve essere preso in considerazione e non
ritenuto più un 'tabù', specialmente se si tiene conto del fatto
che vi sono centrali nucleari attive a poca distanza dall'Italia
e dal Friuli Venezia Giulia.
Bini ha poi ricordato che il Governo metterà a disposizione
risorse importanti per fare fronte all'incremento dei costi
dell'energia, che però saranno di gran lunga insufficienti
rispetto alla reale portata della crisi energetica.
"Occorrono dunque - ha concluso - scelte responsabili e adeguate
per consentire al Paese, di conseguenza anche all'economia della
nostra Regione, di guardare al futuro con maggiore serenità".
ARC/CM/ma
Header
contenuto
Attenzione!
Il sito è ottimizzato per le versioni recenti dei browser più utilizzati.