Udine, 25 mag - "Valorizzare le potenzialità locali per
rilanciare la montagna friulana attraverso la proposta del
'brand' acquisito dallo Zoncolan anche attraverso il Giro
d'Italia per formulare una proposta che tenga conto di un sistema
storico, economico, turistico, rurale, etnico caratteristico e
ricco di peculiarità e unicità: è il percorso che la Regione sta
valutando per consolidare l'interesse verso le località della
zona anche tra gli appassionati del turismo lento, sempre più
numerosi, per dare continuità ai risultati riscontrati nella
scorsa stagione estiva e confermare la montagna friulana anche
come luogo di vacanza e di arricchimento".
È il messaggio che l'assessore regionale alle Attività
produttive, con delega al turismo, Sergio Emidio Bini, ha rivolto
ai sindaci della Carnia, e con essi alla comunità della montagna,
convocati a Udine per l'illustrazione, nel palazzo
dell'Amministrazione, di uno studio in corso di realizzazione da
parte di PromoturismoFVG con la collaborazione di un team
svizzero specializzato nella promozione delle realtà montane.
Studio che è incentrato sul Monte Zoncolan come risorsa da
rilanciare.
Grazie all'arrivo di una delle tappe più decisive del Giro
ciclistico d'Italia proprio sulla cima del monte, lo Zoncolan è
entrato nella leggenda per gli sportivi di tutto il mondo, tanto
da essere stato soprannominato, per la sua grande durezza, 'Il
Kaiser', per simboleggiarne l'unicità.
Bini ha ribadito ai sindaci della Carnia che questo è un grande
risultato, ma non si può considerare sufficiente per garantire
alla montagna friulana la sostenibilità economica auspicata
soprattutto per la ripartenza, e per dare continuità al processo
di destagionalizzazione che porterebbe risultati positivi per
l'intero sistema turistico del Friuli Venezia Giulia.
"La nostra visione per la fruizione della montagna non riguarda
soltanto gli impianti di risalita - ha aggiunto l'assessore - ma
il processo di destagionalizzazione che abbiamo avviato con il
Piano 'Montagna 365' deve proseguire; i turisti debbono infatti
poter avere la certezza di un'offerta più articolata e contare su
servizi di qualità, capaci di fidelizzare gli ospiti".
Nello specifico, la Regione è impegnata ad accompagnare questo
percorso che si può sintetizzare nella riscoperta e
valorizzazione delle attrattive e delle possibilità della
montagna friulana, che, come emerge anche dallo studio presentato
da PromoturismoFVG, sono in parte ancora inespresse.
"Stiamo lavorando - ha concluso Bini - per gettare le basi di
una ripartenza concreta, e per questo in SviluppoImpresa abbiamo
approvato la riforma dell'albergo diffuso. Inoltre, sempre per
migliorare la qualità della ricettività e dell'accoglienza,
stiamo definendo le risorse da destinare al Fondo turismo sia per
scorrere la graduatoria ma anche per emanare un nuovo bando. Nel
contempo PromoturismoFVG sta valutando interventi ancor più
mirati per la promozione delle progettualità territoriali".
Lo studio presentato ai sindaci della Carnia si basa su
esperienze già maturate e consolidate in altre realtà. È stato
redatto attraverso un'indagine esperienziale da parte dei
redattori ed esperti del settore, visitando le zone da
valorizzare, nelle quali lo studio ha riscontrato una notevole
fonte di potenzialità e ricchezze da esaltare: dagli edifici
storici e monumentali, a siti paesaggistici di grande pregio, a
musei, siti produttivi artigianali e non solo, del presente e del
passato. Attività anche agricole e zootecniche di montagna, che
possono comporre un mosaico di offerta importante per il rilancio.
ARC/CM/gg
allegato (foto)
L'assessore regionale alle Attività produttive con delega al turismo, Sergio Emidio Bini, alla presentazione ai sindaci della Carnia del progetto Zoncolan