Economia: Bini, ok definitivo a ddl SviluppoImpresa per rilancio Fvg
Udine, 30 dic - La Giunta regionale ha dato oggi il via libera
definitivo al testo del ddl SviluppoImpresa, dopo aver incassato
il parere favorevole unanime dal Consiglio delle autonomie
locali. Ora il disegno di legge verrà trasmesso al Consiglio
regionale dove, all'inizio dell'anno prossimo, sarà avviato
l'iter di approvazione.
"L'obiettivo - ha spiegato l'assessore alle Attività produttive,
Sergio Emidio Bini - è il rilancio dell'economia in Friuli
Venezia Giulia in risposta alla crisi causata dalla pandemia".
"Questa norma - ha spiegato l'assessore - parte con una copertura
finanziaria di oltre 50 milioni di euro, stanziati con la Legge
di stabilità, ma tiene conto anche dei nuovi fondi europei
aggiuntivi (React EU, New Generation EU) e soprattutto della
programmazione europea 2021-2027 e dell'attuazione della
Strategia di specializzazione intelligente (S3)".
"Voglio inoltre ricordare - ha sottolineato ancora Bini - il
percorso che ha portato a questo ddl, improntato al
coinvolgimento degli stakeholder istituzionali, del mondo
associativo, così come di nuove realtà e sensibilità
dell'economia, dell'innovazione e del sociale, nella convinzione
che solo l'apporto dell'intera comunità regionale possa
contribuire a creare i presupposti per un provvedimento
legislativo all'altezza dell'enorme sfida che abbiamo di fronte".
Composto da 91 articoli suddivisi in sei titoli, il ddl
SviluppoImpresa nasce dall'impalcatura del ddl 80 il cui
dibattito era stato sospeso in Aula all'inizio di marzo per
l'emergere della pandemia, urgenza che ha poi ridefinito la
visione del nuovo testo normativo anche nelle intenzioni
dell'Esecutivo.
SviluppoImpresa è il titolo della norma che racchiude
"Disposizioni per la modernizzazione, la crescita e lo sviluppo
sostenibile verso una nuova economia del Friuli Venezia Giulia",
in cui sono già esplicitati i tre obiettivi che si intendono
raggiungere con gli interventi previsti.
Rispetto all'obiettivo della modernizzazione, il primo settore
che viene sostenuto è il commercio, a cui sono dedicate le misure
legate al rinnovo e alla rigenerazione delle attività commerciali
e ai distretti del commercio, nonché al sostegno per lo sviluppo
e la competitività delle imprese commerciali. Molte misure sono
poi rivolte ad imprimere un forte investimento sulla
digitalizzazione a favore di tutti i settori.
All'obiettivo di crescita contribuisce in particolare il turismo,
settore che viene valorizzato dal ddl con l'istituzione di un
fondo specifico per l'accesso al credito, che si chiamerà Fondo
credito turismo.
"La Regione - ha dettagliato l'assessore - intende aumentare lo
standard qualitativo delle strutture, rafforzare la progettualità
legata all'albergo diffuso, ridare slancio agli investimenti
turistici di rilevante impatto assegnando, nella concreta
attuazione dei progetti, un ruolo precipuo e innovativo alla
finanziaria regionale Friulia".
Tra le novità, l'introduzione del voucher TUReSTA in Fvg per
favorire il turismo locale da parte dei residenti e la
definizione di un consorzio unico per la montagna.
Al settore manifatturiero si rivolgono le ulteriori disposizioni
per la crescita che includono misure per le riconversioni
aziendali, il revamping digitale di attrezzature e impianti,
l'incremento di produttività e efficienza, nonché i progetti di
filiera nei settori cardine del manifatturiero regionale -
acciaio, automotive, cantieristica e nautica, tramite il supporto
specifico di Friulia - e le misure specifiche per il settore del
legno arredo. Il disegno di legge contiene inoltre la riforma
complessiva degli strumenti di accesso al credito e misure per
l'internazionalizzazione, anche nella forma evoluta
dell'internazionalizzazione digitale.
Al terzo obiettivo, quello della sostenibilità, guardano le
misure volte a favorire l'equilibrio tra risorse limitate,
consumo, riciclo e riutilizzo nel processo produttivo.
"Vanno in questa direzione i provvedimenti che riguardano
l'economia sostenibile, il riutilizzo dei capannoni dismessi, il
welfare aziendale e territoriale, la responsabilità sociale
d'impresa, nuovi modelli organizzativi e l'economia circolare" ha
spiegato Bini, riferendosi anche a specifici incentivi alle
imprese, ad esempio, per la riduzione, il riciclo e riuso degli
scarti alimentari, lo sviluppo dei sistemi di ciclo integrato
delle acque ed il riciclo delle materie prime, la riduzione dei
consumi energetici. Un pacchetto di disposizioni è dedicato
infine all'economia del legno regionale.
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