Tagliamento: Scoccimarro, territori sicuri grazie a nuove soluzioni
L'assessore Scoccimarro ha sottolineato l'importanza
dell'utilizzo di solidi modelli di simulazione e gestione e di
una costante partecipazione di cittadini e portatori di interesse.
Trieste, 23 gen - "Sul pluridecennale problema della messa in
sicurezza del Tagliamento questa Amministrazione regionale ha
deciso di non gettare la palla in tribuna come invece è sempre
stato fatto nel passato dalla politica per paura di perdere
consensi. Stiamo ragionando su nuove soluzioni sulla base di
solidi modelli di simulazione e gestione che puntano a proteggere
le persone e a tutelare l'ambiente unico attraversato da questo
fiume. Un percorso che porteremo avanti ascoltando costantemente
i cittadini e i tanti portatori di interesse".
Lo ha affermato oggi in Consiglio regionale l'assessore alla
Difesa dell'ambiente Fabio Scoccimarro.
"Le conseguenze di fenomeni climatici estremi sempre più presenti
non lasciano più tempo a prese di posizione strumentali - ha
sottolineato Scoccimarro -. Non c'è più spazio neppure per
campanilismi e approcci ideologici, ma è venuto il momento di
mettere in campo politiche in grado di avere effetti positivi nel
breve come nel lungo termine".
"Già nella precedente legislatura abbiamo gettato le basi per
affrontare il tema Tagliamento con lucidità. Per la prima volta
nella storia - ha ricordato l'assessore - ci siamo riuniti
infatti con tutti i sindaci del bacino idrografico del fiume per
presentare le opere necessarie con la massima trasparenza e con
la volontà di procedere insieme verso la progettazione delle
misure necessarie. Misure concordate con la Regione Veneto e
l'Autorità di distretto delle Alpi Orientali a tutela delle
popolazioni, delle infrastrutture, dell'economia e
dell'ambiente".
"Era ipotizzabile sin dal 2012 che il ponte/traversa di Pinzano,
con costo stimato allora di circa 39 milioni di euro, non
potesse, da solo, garantire la sicurezza della bassa pianura. Gli
interventi previsti già realizzati hanno contribuito ad evitare,
lo scorso novembre, conseguenze tragiche per questo territorio. È
sempre più evidente che solo una realizzazione corale a scala di
bacino idrografico di queste opere può essere determinante per il
nostro futuro".
Nel corso della seduta della IV Commissione è stato spiegato in
modo esaustivo dai vertici dell'Autorità di distretto e dai
tecnici della Regione che gli studi elaborati dal tavolo tecnico
dell'Autorità e delle due Regioni hanno consigliato una modifica
al Piano gestione rischio alluvioni (Pgra) prevedendo interventi
lungo tutto il Tagliamento, in un'ottica di gestione integrata
dell'intero corso del fiume.
"Quanto sarà progettato e successivamente attuato a monte e nella
parte centrale del fiume concorrerà certamente - rimarca
Scoccimarro - a evitare possibili e tragiche conseguenze dei
fenomeni climatici estremi".
Secondo i responsabili dell'Autorità di distretto un'alluvione
causata dal Tagliamento, simile a quella verificatasi nel 1966,
finirebbe per costare circa 5 miliardi di euro. Di questi, il
danno ambientale, in un'area del Friuli Venezia Giulia
caratterizzata da una trentina di zone tutelate, ammonterebbe a 1
miliardo di euro.
"Proprio per ribadire la necessaria coesistenza di diverse opere
lungo l'intero corso del Tagliamento e per non favorire una
determinata comunità rispetto alle altre, insieme all'Autorità di
distretto e la partecipazione straordinaria del viceministro
Gava, abbiamo deciso di calendarizzare tre incontri informativi
sul territorio che si terranno il 12 e 13 febbraio a Latisana,
Varmo e a Colloredo di Monte Albano nel corso dei quali - ha
concluso l'esponente della Giunta Fedriga - sarà affrontato anche
il tema dei progetti per il ponte Dignano/Spilimbergo".
ARC/RT/gg
L'assessore alla Difesa dell'ambiente Fabio Scoccimarro
Header
contenuto
Attenzione!
Il sito è ottimizzato per le versioni recenti dei browser più utilizzati.