Approvato dalla Giunta regionale il patto per la salvaguardia del
fiume
Pordenone, 28 lug - La Giunta regionale, su proposta
dell'assessore alla Difesa dell'ambiente, energia e sviluppo
sostenibile Fabio Scoccimarro, ha approvato lo schema di
"Contratto del fiume Natisone".
L'accordo - volto a definire una pianificazione negoziata e
partecipata a tutela della corretta gestione della risorsa idrica
e del territorio fluviale - sarà sottoscritto dalla Regione
Friuli Venezia Giulia, dal Comune di Manzano (come ente capofila
di una dozzina di altri Comuni dell'area attraversata dal corso
d'acqua), dal Consorzio Bonifica della pianura friulana,
dall'Associazione Parco del Natisone, dall'Università di Udine e
da una ventina di enti e associazioni di categoria nelle veste di
portatori di interessi.
"Attraverso questo importante accordo - ha spiegato l'assessore
Scoccimarro - al quale si sta lavorando ormai da alcuni anni si
punta a superare la logica dell'emergenza mettendo in campo una
politica integrata e partecipata che coinvolge tutti i soggetti,
sia pubblici che privati, interessati ad una prevenzione attiva e
in grado di produrre indubitabili conseguenze positive, oltre che
sul piano ambientale anche su quello economico".
Gli obiettivi del Contratto del fiume Natisone mirano, in
particolare, a garantire la sicurezza idraulica e geomorfologica
del corso d'acqua, a monitorare costantemente la quantità e la
qualità delle acque del fiume e degli affluenti, ad assicurare la
manutenzione coordinata dell'intera asta fluviale, a garantire la
qualità dell'ambiente fluviale e del territorio con particolare
attenzione alla biodiversità già individuata e tutelata con
l'istituzione dei siti Natura 2000, oltre a realizzare accessi ad
aree disponibili ai fini della fruizione ludica, pedagogica e
sociale dell'area attraversata.
"Inoltre - ha rimarcato l'assessore alla Difesa dell'ambiente -
si punta a valorizzare la coscienza e la cultura del fiume con
l'attivazione di forme di volontariato che contribuiscano alla
formazione e alla sensibilizzazione, in particolare dei giovani,
con un piano di informazione e formazione".
L'esponente della Giunta Fedriga ha poi sottolineato
"l'importanza delle azioni che saranno messe in atto dal
Contratto di fiume sul fronte del miglioramento della capacità di
adattamento ai cambiamenti climatici a livello dei bacini
idrografici e dei singoli corsi d'acqua. Non è un caso che il
Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici includa i
Contratti di fiume proprio tra le azioni settoriali di tipo
trasversale, sia nel medio che nel lungo termine, finalizzate ad
aumentare la resilienza dei sistemi socio-ecologici. Con il
Contratto del fiume Natisone intraprendiamo - sono ancora le
parole dell'assessore Scoccimarro - un percorso di concertazione
volto al raggiungimento di obiettivi comuni di sviluppo, tutela e
riqualificazione di un'area molto importante del nostro
territorio regionale".
Il sottobacino del Natisone - come si legge nello schema del
Contratto - appartiene al bacino del fiume Isonzo che si estende
su una superficie di 327 chilometri quadrati dei quali circa 65
in territorio sloveno. I Comuni interessati da tale sottobacino
sono diciassette, tutti rientranti nell'ex Provincia di Udine.
Prende il nome dal corso d'acqua principale, appunto il Natisone,
che nasce nei pressi di Montemaggiore (nelle Prealpi Giulie) e
confluisce nel fiume Torre nelle vicinanze di Trivignano Udinese.
ARC/LIS/pph
L'assessore regionale a Difesa ambiente e sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro