Udine, 2 feb - "La soluzione per soddisfare il fabbisogno
energetico del Paese dovrà essere al centro dell'agenda politica,
superando la gestione emergenziale dei problemi con
l'assistenzialismo sine die, investendo nella ricerca".
Fabio Scoccimarro, assessore regionale alla Difesa dell'ambiente,
energia e sviluppo sostenibile, ha ribadito la sua contrarietà
"non ideologica" all'energia nucleare nel corso del convegno
promosso dall'International Propeller Club di Trieste che ha
dibattuto di "Transizione energetica, ostacoli e costi: Europa e
Italia in bilico tra rinnovabili, nucleare e fossile green". "Il
futuro potrebbe essere il cosiddetto "nucleare pulito" a fusione,
che poi è quel processo naturale che regola l'esplosione delle
stelle o i fenomeni sulla superfice del Sole, ma se ne parla da
anni e Ad oggi, purtroppo, non è ancora sostenibile".
Scoccimarro ha delineato con chiarezza i motivi della sua
posizione: "Confrontandomi con professionisti anche di calibro
internazionale, con i miei uffici e anche con le componenti
politiche - ha detto - ho sviluppato una posizione critica verso
le attuali tecnologie nucleari: alto costo economico di
realizzazione, smaltimento delle scorie radioattive, tempi lunghi
di realizzazione delle centrali e impossibilità tutt'oggi di
garantire il rischio zero per la salute pubblica nel breve e nel
lungo periodo".
"Sappiamo che l'emergenza climatica ci chiede di dimezzare le
emissioni di Co2 entro dieci anni e non si capisce come una
centrale nucleare possa rappresentare uno strumento utile se
richiede un decennio per la sua messa in funzione finale. Per non
parlare poi della contraddizione con il concetto di economia
circolare e della volontà di ridurre le discariche di rifiuti,
salvo poi dover trovare il luogo idoneo per lo stoccaggio delle
scorie radioattive", ha ribadito l'assessore.
Nel corso dell'incontro, che ha visto la partecipazione, tra gli
altri, di Giampaolo Dalla Vedova (Lloyd's Register South Europe
offshore and clean energy business development manager), Giorgio
Sulligoi (professore ordinario Sistemi elettrici per l'energia
UniTs), Maurizio Fermeglia (professore ordinario Ingegneria
chimica UniTS), Paolo Golinelli (Wärtsilä Italia S.p.A.,
direttore Energy Solutions), Scoccimarro ha toccato anche il tema
di un nuovo ambientalismo dal volto umano, necessario ad
imprimere una rivoluzione culturale che, raccogliendo la spinta
idealistica di tanti movimenti ambientalisti giovanili, trovi
strade percorribili per raggiungere con anticipo gli obiettivi
del Green Deal 2050.
A tal proposito Scoccimarro ha ricordato l'impegno della Regione
Friuli Venezia Giulia in alcune importanti partite industriali
portando "l'esempio della riconversione dell'area a caldo della
Ferriera di Servola: un'operazione con la quale siamo riusciti a
salvare l'ambiente e la salute dei cittadini e lavoratori, ma
anche le occupazioni di questi ultimi assecondando il cambiamento
di visione economica della città messo in moto dal Porto di
Trieste e la centralità riguadagnata dalla nostra città come
scalo internazionale". L'assessore ha poi citato il progetto
Progetto Noemix che prevede la sostituzione di oltre 500 macchine
pubbliche di vecchia generazione con veicoli interamente
elettrici, con un investimento di 20 milioni di euro, oltre ai 22
milioni di contributi regionali per la rottamazione di veicoli
privati.
"Il Friuli Venezia Giulia, forte della propria vocazione
scientifica e di ricerca, sta già facendo passi in avanti per lo
sviluppo delle tecnologie legate all'idrogeno con la firma del
protocollo con Snam e il progetto della Valle dell'idrogeno del
Nord Adriatico con Slovenia e Croazia": è la strada tracciata da
Scoccimarro che ha concluso ricordando l'appuntamento con gli
Stati generali dell'Energia e dell'ambiente che si terranno a
Trieste quest'anno con tutte le nazioni mitteleuropee per
giungere alla sottoscrizione della Carta di Trieste per
l'assunzione di precisi impegni nell'ambito della transizione
energetica.
ARC/SSA/pph
L'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente, all'Energia e Sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro
Foto Regione FVG