Trieste, 18 giu - "La Regione ha consegnato i lavori per la
realizzazione dell'impianto di elettrificazione della banchina
Margreth di Porto Nogaro e del connesso impianto fotovoltaico con
il relativo accumulo. La realizzazione dell'opera è affidata al
raggruppamento temporaneo di imprese formato da Elettromeccanica
Veneta srl (mandataria capogruppo) e Nobile impianti srl
(mandante), per un importo contrattuale pari a 5.258.137,77 euro,
a fronte di una spesa complessiva prevista per l'opera
corrispondente a 7,8 milioni di euro".
Lo ha comunicato l'assessore regionale alle Infrastrutture e
Territorio, Cristina Amirante, al termine dell'incontro -
svoltosi oggi a Trieste con i rappresentanti delle imprese
appaltatrici, del Terminal Porto Nogaro (Tpn) e del Consorzio di
sviluppo economico del Friuli (Cosef)- che ha dato ufficialmente
il via ai lavori di elettrificazione della banchina di Porto
Nogaro, a seguito della sottoscrizione del contratto d'appalto
avvenuta lo scorso 28 maggio e l'aggiudicazione dei lavori del 29
marzo.
"L'iter realizzativo dell'opera - ha commentato Amirante -
prosegue dunque con un certo anticipo rispetto al cronoprogramma
previsto dal Piano nazionale complementare al Pnrr (Pnc),
programma che contribuisce al finanziamento dei lavori, inseriti
anche nel programma di investimenti infrastrutturali in ambito
portuale mediante il Piano operativo triennale (Pot) di Porto
Nogaro 2022-2024. Con l'avvio di questa opera innovativa e
lungimirante, l'Amministrazione regionale conferma la propria
attenzione per lo sviluppo di Porto Nogaro, valorizzando la sua
posizione geografica strategica di collegamento tra la via
navigabile e il principale asse autostradale e ferroviario
regionale".
Come ha spiegato l'assessore, le caratteristiche tecniche
dell'intervento sono state dimensionate sul target di naviglio
che principalmente utilizza lo scalo, rappresentato da navi
cargo. Puntando su un orizzonte futuro di maggior sviluppo dello
scalo portuale, si è ipotizzato di allestire un sistema che
consenta l'alimentazione in contemporanea di quattro navi
attraccate in banchina tramite il "cold ironing". "La Regione -
ha proseguito Amirante - ha inteso inoltre puntare su
un'alimentazione dell'impianto basata su fonti rinnovabili,
mediante la realizzazione di un impianto fotovoltaico integrato
da un sistema di accumulo che, ottimizzando l'utilizzo della
fonte energetica solare, contribuirà all'alimentazione delle navi
ormeggiate in banchina anche nelle ore notturne".
Il sistema di "cold ironing" progettato per Porto Nogaro prevede
due cabine di distribuzione, sei punti di connessione in banchina
e un sistema shore to ship su carrello mobile. L'intervento
prevede inoltre l'inserimento di un articolato impianto di
pannelli fotovoltaici a supporto del sistema e delle varie
esigenze portuali. L'impianto fotovoltaico garantirà la
disponibilità di 1,31 MWp e potrà fornire energia anche per altre
utenze dei servizi portuali. L'installazione dei pannelli
utilizzerà le coperture libere presenti nell'area portuale, rese
disponibili dal Cosef, che rimane un fondamentale player nella
gestione del porto friulano.
La realizzazione degli interventi previsti consentirà di ridurre
le emissioni di Co2 equivalenti di Porto Nogaro di circa il 29%
rispetto agli ultimi dati degli studi disponibili, riferiti
all'anno 2019. L'impresa avrà a disposizione 660 giorni per
completare l'opera e la fine lavori è prevista per aprile 2026".
ARC/PAU/al
L'assessore Amirante (quarta da destra) all'incontro con i soggetti coinvolti nell'intervento di elettrificazione della banchina di Porto Nogaro.