AI: Callari, no legge nazionale ma migliorare la norma europea
L'assessore interviene in ambito Conferenza delle Regioni sul
tema dell'Intelligenza artificiale
Pordenone, 17 giu - "Sarebbe opportuno che la Commissione
esprimesse con chiarezza la non condivisione, rispetto al disegno
di legge del Governo in discussione in Parlamento, sul fatto che
si stia procedendo sulla strada di una norma nazionale in materia
di Intelligenza artificiale; sull'argomento esiste infatti già
una norma europea, trattandosi di una materia che necessariamente
va affrontata ed eventualmente migliorata a livello comunitario".
Lo ha detto questa mattina l'assessore regionale ai Sistemi
informativi, Sebastiano Callari, partecipando alla riunione della
Commissione per l'Innovazione tecnologica e la digitalizzazione
della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. La
Commissione era chiamata ad approvare un documento contenente
proposte di emendamenti e osservazioni al disegno di legge
nazionale in tema di Intelligenza artificiale.
"Il rischio - ha sostenuto Callari - è che il nostro Paese si
avviti attorno al concetto della "sovranità dei dati". La
preoccupazione sulla tutela del dato è giusta e condivisibile
quando si affronta il tema su scala globale, oppure quando si
affaccia il rischio che grandi multinazionali del digitale
possano, in qualche modo, organizzare i nostri dati. Ma sul
fronte dell'Intelligenza artificiale è necessario confrontarsi a
livello europeo evitando di proporre norme nazionali che possono
andare in conflitto con la disciplina normativa Ue già esistente".
"Per questi motivi - ha ribadito l'assessore del Friuli Venezia
Giulia - il sistema della Regioni, che su diverse questioni ha
dimostrato più volte negli ultimi anni di sapere guardare avanti,
deve sostenere il Governo nel dialogo per migliorare le norme che
portano l'Europa a confrontarsi, su un tema fondamentale e
strategico, con le altre potenze internazionale sui mercati
globali. Altrimenti c'è il rischio - evidenzia Callari - che
l'Italia possa rimanere indietro continuando a ragionare a
livello nazionale su un argomento che ormai supera
inevitabilmente i confini nazionali, non rispondendo all'appello
del nostro sistema produttivo che, anche per bocca di
Confindustria, invita a non perdere ulteriore terreno per la
crescita economica del nostro Paese. Come spesso accade -
sottolinea l'assessore - l'Italia risponde con ulteriore
stratificazione normativa su un tema che per sua natura ha invece
bisogno di semplificazione".
La Commissione ha accolto la linea avanzata dall'assessore
Callari, inserendo il concetto espresso in apertura del documento
contenente le osservazioni sul disegno di legge nazionale. La
stessa Commissione ha anche condiviso le preoccupazioni relative
alla carenza di personale specializzato nella Pubblica
amministrazione nell'ambito dell'Information technology,
sottolineando in particolare le difficoltà di reperimento - da
parte di tutte le Regioni - di figure specializzate nella
transizione digitale.
ARC/LIS/al
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