La Giunta Regionale


12.06.2024 11:27

Eventi: Callari, da ricordo vittime 1945 parte strada per Europa unita

L'assessore a Gorizia per la cerimonia dei 79 anni dalla fine dell'occupazione jugoslava
Gorizia, 12 giu - "Nel ricordare il 12 giugno 1945 è indispensabile che tutti riconoscano la verità storica e irrinunciabile che sono stati commessi crimini efferati da una parte e dall'altra. Commemoriamo assieme i nostri morti per andare mano nella mano verso quell'Europa unita che abbiamo il dovere di costruire per i nostri figli".
Sono le parole con cui l'assessore regionale al Patrimonio Sebastiano Callari è intervenuto questa mattina a Gorizia, in occasione della celebrazione del 79esimo anniversario dalla liberazione della città dall'occupazione jugoslava. La cerimonia si è svolta nel Parco della Rimembranza alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, del prefetto Raffaele Ricciardi, del questore Luigi Di Ruscio, delle autorità militari e dei gonfaloni di vari gruppi, enti e associazioni combattentistiche.
Callari ha voluto rivolgere un messaggio verso "coloro che ancora oggi si oppongono a questa memoria. Auspico - ha proseguito l'assessore - che seppelliscano queste interpretazioni offensive nei confronti delle vittime che hanno incarnato l'identità di questa terra".
Il rappresentante della Giunta regionale ha inoltre proposto l'organizzazione di una cerimonia più estesa per la ricorrenza degli 80 anni, che cadrà nell'anno della Capitale europea della Cultura 2025. Un'iniziativa che, secondo Callari, "può rappresentare un'occasione non solo simbolica di riappacificazione di questi territori. La pace e la democrazia devono essere un emblema in tutto il mondo, dove ancora purtroppo continuano a soffiare venti di guerra e di odio".
La commemorazione iniziata con l'alzabandiera è proseguita con la deposizione della corona di alloro davanti al lapidario inaugurato l'11 giugno dello scorso anno. Su di esso sono impressi i nomi dei quasi 700 goriziani che furono uccisi, perseguitati e infoibati durante i 40 giorni di occupazione da parte del regime di Tito. ARC/PAU/pph