Sanità: Riccardi, accordi con volontariato per supporto emergenza
L'assessore a Pordenone alla sigla delle convenzioni che vedranno
i volontari delle associazioni nei Pronto soccorso e nei punti di
Guardia medica Pordenone, 13 giu - "Salutiamo con favore e grande gratitudine
la sottoscrizione dei due protocolli che consentiranno,
attraverso la meritoria disponibilità dei volontari delle diverse
associazioni che sono scese in campo, di fare fronte a quel
fenomeno di tensioni e criticità da parte di utenti che spesso
riguarda il personale dei Pronto soccorso ospedalieri e gli
operatori di Guardia medica. Un supporto fondamentale ai
professionisti che devono poter operare con la massima serenità
possibile occupandosi dei casi che richiedono risposte
emergenziali". Lo ha detto oggi l'assessore regionale alla Salute, Riccardo
Riccardi, all'incontro convocato dalla Prefettura di Pordenone
per la firma della doppia convenzione che vedrà - già a partire
da domani, 14 giugno - i volontari della Croce Rossa e
dell'Associazione Bersaglieri impegnati in tutti i Pronto
soccorso ospedalieri del territorio pordenonese affiancare il
personale nell'attività di accoglienza e informazione di pazienti
e familiari, e i volontari delle Associazioni di Alpini e delle
associazioni delle Forze dell'ordine in congedo (Bersaglieri,
Polizia di Stato, Carabinieri, Vigili del fuoco e Forestali
regionali) garantire l'accoglienza e la sicurezza del personale
nelle sedi di Guardia medica. "Questi protocolli - ha evidenziato Riccardi - dimostrano che,
ancora una volta, nel momento storico forse più difficile per il
sistema sanitario pubblico c'è bisogno di una grande alleanza che
ricomprenda tutte le forze a disposizione, anche quelle preziose
del volontariato per rispondere a quella che è una situazione di
emergenza che porta anche a episodi, per fortuna isolati, di
violenza e aggressione. Questo però - ha aggiunto l'assessore -
deve anche richiamarci a un'altra riflessione. A fronte di un
legittimo diritto degli utenti della sanità corrisponde un dovere
di richiederlo attraverso un comportamento responsabile e civile
che rispetti le regole e consideri inaccettabili le aggressioni
nei confronti dei professionisti della salute che rispondono ai
bisogni di salute dei cittadini".
"La situazione di difficoltà del sistema sanitario - ha
sottolineato ancora Riccardi - è anche figlia di mancate scelte
non assunte in passato. Il tema della programmazione del
personale disponibile e il problema di un impianto
dell'organizzazione sanitaria troppo disperso e non al passo con
i nuovi bisogni di salute delle persone costituiscono due esempi
di situazioni cui oggi dobbiamo responsabilmente dare risposte.
Le tensioni nascono anche da una situazione che vede quasi l'80
per cento della domanda nei Pronto soccorso come "inappropriata".
Casi in cui i pazienti non avrebbero bisogno di una risposta
sanitaria "pura" da parte dei servizi di emergenza-urgenza, ma -
ha precisato l'esponente della Giunta - di una risposta di
carattere socio-sanitario che deve essere fornita in maniera
strutturale sul territorio. È chiaro dunque che c'è la necessità,
in questa fase transitoria, di dare assistenza, rassicurazioni e
informazioni ai familiari delle persone che si trovano
all'interno dei Pronto soccorso e delle Guardie mediche gestendo
le criticità e facendo in modo che i professionisti possano
concentrarsi nel dare le risposte a quel 20 per cento di casi
davvero emergenziali".
ARC/LIS/ma
L'assessore Riccardo Riccardi con il prefetto di Pordenone Natalino Manno (al centro) e i rappresentnati delle associazioni di volontriato
L'assessore alla Salute Riccardo Riccardi, al centro, mentre firma in Prefettura a Pordenone le convenzioni con le associazioni di volontariato per il supporto nei Pronto soccorso e nei punti di Guardia medica
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