Corregionali: Roberti, legame con comunità emigrati è dovere morale
Udine, 15 feb - "È costante l'impegno della Regione nel
mantenere vivo il legame con i corregionali all'estero,
avvalendosi della collaborazione di enti terzi come l'Università
di Udine ed Ente Friuli nel mondo che sono partner fondamentali e
continueranno ad avere il nostro sostegno. Crediamo che questa
sia un'opportunità per allacciare rapporti economico-commerciali
con i Paesi in cui vi è una larga rappresentanza della comunità
friulana e per aprire la porta al rientro in regione di molti
discendenti delle persone emigrate nel secolo scorso". È la riflessione che l'assessore regionale alle Autonomie locali
con delega ai corregionali all'estero, Pierpaolo Roberti, ha
condiviso oggi all'Università di Udine al convegno internazionale
"Italiano nel mondo e lingue minoritarie dentro e fuori i confini
italiani". Scopo dell'incontro, organizzato dall'Ateneo udinese
con il sostegno della Regione e di Ente Friuli nel mondo, è
l'approfondimento sulla posizione della lingua italiana nel
mondo, sul ruolo dei corregionali all'estero per la
valorizzazione della lingua e cultura friulana e, in generale,
sulle comunità minoritarie all'interno o all'esterno dei confini
nazionali. Presenti per i saluti istituzionali anche il
prorettore di Uniud Andrea Cafarelli, la direttrice vicaria del
Dipartimento di studi umanistici e del patrimonio culturale Laura
Pani e il presidente di Ente Friuli nel mondo Loris Basso. "Stabilire una relazione forte con i nostri corregionali - ha
osservato Roberti - è uno scopo che ha anche un valore etico e
morale, ovvero far sentire la vicinanza a queste persone che
spesso parlano più il friulano e l'italiano rispetto alla lingua
del Paese in cui vivono. Il Friuli Venezia Giulia è stato in
passato luogo di emigrazione, ma oggi l'economia regionale è in
forte crescita ha necessità di attrarre nuovi giovani sul
territorio. Sono già molti i ragazzi che hanno scelto di tornare
nella terra dei propri avi per cercare nuove opportunità
lavorative". "L'obiettivo per il futuro - ha concluso l'assessore - è cercare
sempre nuove strade per implementare questo fine istituzionale.
Anche iniziative come quella di oggi, che si avvicina al
traguardo dei 15 anni, può offrire degli spunti in più per capire
anche dal punto di vista normativo cosa può fare la Regione per
venire incontro alle esigenze di queste comunità". Il convegno si articola in due giornate (oggi e domani) a
conclusione della 14ma edizione del corso di perfezionamento
"Valori identitari e imprenditorialità" dell'Università di Udine,
a cui quest'anno hanno partecipato 12 corsisti discendenti di
emigranti friulani in Sud America. Tra i relatori figurano
studiosi provenienti da Sardegna, Toscana, Abruzzo, Sicilia e
Australia a altre aree caratterizzate nel passato da forti flussi
migratori (sia in uscita sia in entrata) e da situazioni di
plurilinguismo simili a quelle del Friuli Venezia Giulia. Ha
introdotto i lavori la professoressa Raffaella Bombi,
coordinatrice del progetto e direttrice del corso di
perfezionamento.
ARC/PAU/gg
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