Giornata vittime del comunismo:Roberti, revoca Slovenia brutto segnale
Trieste, 18 mag - "La decisione del Governo sloveno di
cancellare la Giornata nazionale per la memoria delle vittime
della violenza comunista è un brutto segnale che riporta indietro
le lancette della storia, dando colpo di spugna morale a chi dei
crimini dei comunisti titini, tanto italiani, quanto sloveni e
croati, ha patito le atrocità".
Così si è espresso l'assessore regionale alle Autonomie locali
Pierpaolo Roberti commentando la notizia inerente all'abolizione,
da parte dell'Esecutivo in carica a Lubiana e retto dal premier
Robert Golob, della Giornata nazionale per la memoria delle
vittime della violenza comunista, indetta nel 2022 dal precedente
governo.
A tal proposito, l'ex Presidente della Repubblica sloveno Borut
Pahor ha parlato di decisione inappropriata e inaccettabile.
"Confidiamo - ha aggiunto Roberti - che il monito di Pahor possa
spingere a rivedere presto questa decisione, rimediando almeno in
parte a questo assurdo passo falso".
ARC/PAU/pph
L’assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti
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