Trieste, 25 giu - "Data la situazione critica in cui versano
molti Comuni per garantire l'accoglienza ai minori stranieri non
accompagnati e mantenere siti adeguati alla quarantena così da
evitare pericolosi focolai di Covid-19, l'Amministrazione
regionale indirà, attraverso la Centrale unica di committenza, un
bando per individuare direttamente le strutture dedicate al loro
accoglimento. In questo modo potremo abbattere i costi a carico
dei Comuni, dato che le procedure di gara gestite dalla Cuc
eviteranno che possano verificarsi speculazioni per
l'organizzazione di servizi e la messa a disposizione di
strutture dei quali le amministrazioni cittadini sono tenuti per
legge a farsi carico".
Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla Sicurezza e
immigrazione, Pierpaolo Roberti, dopo l'approvazione da parte
della Giunta dei provvedimenti necessari all'avvio della
procedura evidenziando che "i costi dell'accoglienza dei minori
non accompagnati stanno diventando insostenibili sia per i Comuni
sia per la Regione: solo nel 2020 è stato registrato un aumento
pari ad alcuni milioni di euro, tanto da richiedere un incremento
dello stanziamento per il 2021, che verrà formalizzato in
assestamento di bilancio".
L'assessore ha chiarito che "si tratta di un provvedimento
necessario, adottato in attesa della revisione della normativa in
materia, attraverso la quale la Regione punta a dare risposte
concrete a queste criticità. La procedura è stata quindi inserita
nel piano di programmazione delle gare della Cuc e a breve
verranno forniti agli oltre trenta Comuni maggiormente
interessati dall'affidamento dei minori stranieri un questionario
per misurare la propensione ad aderire all'iniziative e
individuare quali sono le diverse necessità".
Roberti ha rimarcato che "il Friuli Venezia Giulia è ormai
divenuto la porta di ingresso in Europa dei migranti provenienti
dalla rotta balcanica e la situazione nell'ultimo periodo è
divenuta ancora più complessa a causa dei nuovi casi coronavirus
riscontrati nelle comunità di migranti, con i centri di
accoglienza che sono tornati ad essere fronti aperti della lotta
alla diffusione del virus".
Roberti ha evidenziato che "alle già rilevanti difficoltà
ordinarie ora si sono aggiunte le misure di prevenzione e
contenimento del contagio da Covid-19: tutti i minori devono,
infatti, essere sottoposti al tampone e osservare il periodo di
quarantena in strutture dedicate, diverse da quelle riservate
all'ordinaria accoglienza, con l'ulteriore problema dato dai casi
di positivi asintomatici, la cui gestione è ancora più complicata
sotto molti aspetti. Il costo delle strutture riservate
accoglienza è quindi lievitato fino a cifre oggi insostenibili
sia per gli enti locali sia per la Regione, che si è da tempo
assunta l'impegno di sorreggere la spesa per la parte eccedente,
ovvero quella più sostanziosa, non coperta dai rimborsi statali".
L'assessore ha spiegato che il numero di minori stranieri non
accompagnati presenti in Friuli Venezia Giulia è in costante
crescita, con fortissimi contraccolpi sulla tenuta dell'apparato
di accoglienza. L'ultimo 'Report mensile minori stranieri non
accompagnati in Italia', predisposto dal Ministero del lavoro e
delle politiche sociali al 31 marzo 2021 evidenzia che per numero
di minori stranieri, ovvero 787 (11,9% sul totale nazionale), il
Friuli Venezia Giulia è secondo solo alla Sicilia".
ARC/MA/ep