Udine, 13 mar - "Risultati come la stanza multisensoriale che
inauguriamo oggi, la terza in Italia dopo Firenze e Milano, sono
la speranza per vincere l'egoismo spicciolo che ostacola i
cambiamenti necessari per la riorganizzazione del sistema
sanitario. È un risultato dell'Azienda sanitaria universitaria
Friuli Centrale (Asufc), della Regione che ha finanziato il
progetto con 60mila euro e della determinazione di Giuseppe Sibau
come consigliere nella precedente legislatura. Ma qui converge
anche la condivisione, da parte dei genitori, delle loro dolorose
esperienze per consentire ad altri, che affrontano analoghe
situazioni, di viverle in condizioni migliori. A loro va la mia
gratitudine".
Lo ha detto l'assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia,
Riccardo Riccardi, in occasione del taglio del nastro della
stanza multisensoriale nella clinica pediatrica dell'ospedale
Santa Maria della Misericordia a Udine, anticipato dallo
scoprimento di una targa commemorativa del piccolo Michael Puppin
che recita 'coloro che vivono d'amore, vivono in eterno.
Ricordando Michael Puppin e i bambini malati oncologici'.
Presenti fra gli altri anche il direttore generale di Asufc Denis
Caporale, Paola Cogo, direttrice della società clinica
pediatrica, la mamma del piccolo Michael, Sanja Misic, e la
presidente della Fondazione Progettoautismo FVG, Elena Bulfone,
che ha collaborato al progetto.
"È un risultato che va declinato nell'attualità per rispondere
alle sfide che abbiamo davanti e a bisogni di salute, cambiati
nel tempo - ha chiarito Riccardi -, esigenze di salute
condizionate dalle caratteristiche della società oggi
profondamente mutata, ma anche dall'evoluzione della ricerca e
delle tecnologie. Quello odierno è un esempio che consente di
offrire nuove opportunità superando modelli arroccati sulle
difese territoriali; i cittadini possono usufruire di queste
opportunità se concentriamo i servizi e diamo risposte di qualità
come in questa occasione".
"L'egoismo spicciolo - ha rimarcato l'esponente della Giunta
Fedriga - è il maggiore nemico di un'evoluzione necessaria del
sistema rispetto alle diverse condizioni della società e alla
velocità del mutamento del bisogno a cui la macchina
organizzativa non riesce più a dare risposte con la stessa
velocità; il rischio è di lasciare fuori una parte di quel
bisogno. Mettiamo al centro le persone prima di preoccuparci di
letti, di muri e di strutture".
Nel dettaglio, come è emerso nel corso dell'incontro, la
struttura diretta da Paola Cogo potrà ora contare su uno spazio
dedicato al recupero di bambini con gravi disabilità o affetti da
patologie oncologiche.
Si tratta di un ambiente concepito per far rilassare il più
possibile il bambino e stimolarne i sensi con soluzioni
multimodali, controllate e personalizzate tramite l'utilizzo di
oggetti sensorizzati, sistemi di proiezione, fasci di luci e
amplificatori. L'ambiente della stanza si traduce in uno spazio
immersivo, insonorizzato, dotato di strumenti tecnologici capaci
di riprodurre stimoli di diverso tipo per favorire la
riabilitazione dei pazienti in età evolutiva.
ARC/LP/pph
Taglio del nastro con l'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi.
Interno della stanza multisensoriale.
Scoprimento di una targa commemorativa.