Salute: Riccardi, scelta su San Vito legata a sicurezza e non politica
Incontro con i sindaci del mandamento sul futuro del punto
nascita. Garantita l'operatività degli altri reparti dell'ospedale Pordenone, 28 nov - "La scelta di congelare il punto nascita
di S. Vito al Tagliamento non è dettata dalla politica ma è
figlia di decisioni tecniche e operative, operate dai
professionisti nell'ambito di un progetto di riorganizzazione in
sicurezza per mamme e bambini. Da parte nostra c'è la volontà di
confronto con i sindaci e il territorio ma le scelte non possono
prescindere dalla sicurezza delle persone. Chi chiede il dialogo
dev'essere pronto anche ad ascoltare". Lo ha detto l'assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi
partecipando oggi a Pordenone all'incontro con i primi cittadini
dell'ambito del sanvitese, vertice tenutosi nella sede dell'Asfo.
Alla presenza del direttore generale dell'azienda sanitaria del
Friuli Occidentale Giuseppe Tonutti, del direttore sanitario
Michele Chittaro, del direttore responsabile del reparto di
ginecologia dell'ospedale di San Vito Roberta Pinzano e del
direttore della struttura complessa di pediatria e neonatologia
Roberto Dall'Amico, l'esponete dell'esecutivo ha dapprima
ascoltato i sindaci che avevano chiesto l'incontro per poi fare
chiarezza sul percorso che ha portato alla decisione di congelare
l'attività nel nosocomio sanvitese. "Queste scelte - ha detto Riccardi - non vengono prese a cuor
leggero ma sono compiute ascoltando i professionisti che operano
in questo settore, i quali ci dicono che le condizioni di chi
partorisce a San Vito non sono più sicure a seguito della
riduzione oggettive delle nascite e anche alla mancanza di
sufficienti professionisti che operano nel reparto. Pertanto le
decisioni maturate non sono contro qualcuno ma a favore della
sicurezza di chi utilizza le strutture pubbliche, legate ai tempi
in cui viviamo e a scelte che sono state rinviate per troppi
anni. Ragioniamo ancora su indicazioni che fanno riferimento ad
un impianto varato 30 anni fa ahinoi ancora in discussione. Le
scelte non sono più rinviabili perché il nostro modello di
offerta dei servizi non si è adeguato negli anni, non riesce a
dare risposte perché organizzato per bisogni di una società che
oggi non c'è più. Se lasciamo ancora tutto così com'è, il sistema
reggerà ancora per poco: adesso il problema non è più legato solo
alle risorse disponibili ma anche e soprattutto all'assenza di
professionisti, la cui assenza "pesa" sul punto nascita di San
Vito. Questa decisione però non influirà sul futuro del
nosocomio, che invece resterà nel pieno della sua operatività". "Le difese del campanile e la sicurezza - ha aggiunto Riccardi -
sono due cose che fanno fatica a convivere. Se è giusto e
doveroso che i sindaci partecipino alla discussione perché sono i
rappresentanti dei cittadini, la programmazione sanitaria è cosa
diversa in quanto deve tenere conto di un bene superiore che è la
salute in sicurezza all'interno del territorio regionale e non di
una singola azienda. A ciò si aggiunge il fatto che la
responsabilità sugli interventi è in capo ai professionisti che
operano negli ospedali e non di chi agita le bandiere nelle
piazze. La mia presenza oggi fa seguito ad una legittima
richiesta dei primi cittadini con i quali è giusto avere un
confronto nel contesto di un rispetto istituzionale. Ma se si
vuole spostare l'ambito del dibattito nell'aula di un tribunale
come si è già annunciato di fare, allora ci si assume la
responsabilità della scelta e le risposte verranno date in quella
sede".
ARC/AL/gg
L'assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi con i vertici dell'azienda sanitaria e i sindaci dell'ambito del sanvitese presenti all'incontro svoltosi a Pordenone
L'assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi durante l'incontro con i sindaci svoltosi a Pordenone nella sede dell'Asfo
Header
contenuto
Attenzione!
Il sito è ottimizzato per le versioni recenti dei browser più utilizzati.