Assestamento: Riccardi, 2023 chiuderà con +20 mln per personale Ssr
Trieste, 24 ott - "Investire sul personale oggi è la prima
risposta da dare al sistema di salute della nostra Regione, ma
non lo si fa a colpi di demagogia. Dobbiamo inserire il personale
in un contesto di sostenibilità complessiva ed è necessario unire
le forze per raggiungere insieme lo stesso obiettivo: serve
coesione ed è necessario un patto tra tutte le componenti per
rifondare un sistema sanitario che ormai non riesce più a
rispondere adeguatamente ai bisogni della società del nostro
tempo. Intanto, il 2023 si chiuderà con un effetto stimato di 400
persone in più nel Servizio sanitario regionale e un aumento di
spesa di 20 milioni di euro". Lo ha detto l'assessore regionale con delega alla Salute del
Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, nel dibattito
sull'articolo 8 del Ddl Assestamento bis in corso di approvazione
oggi in Consiglio regionale, una manovra autunnale che vede una
posta di altri 60 milioni di euro per integrare le spese correnti
relative al funzionamento delle aziende sanitarie. Di fronte agli interventi sul tema sanità privata e pubblica,
Riccardi ha fatto notare che "gli ultimi dati ufficiali del 2022
ci dicono che in Friuli Venezia Giulia la spesa pro capite per il
privato accreditato è di 221 euro, contro la media nazionale di
400 e i numeri più alti delle Regioni con le quali ci
confrontiamo direttamente in particolare sulle fughe: il Veneto
ha una media di 333 euro pro capite, l'Emilia Romagna 347 per non
parlare dei 550 della Lombardia. Mi accusano di voler
privatizzare la sanità, ma è il pensiero più lontano dal mio
sentire: oggi però siamo chiamati a rispondere con le forze
disponibili alle legittime richieste di salute del cittadino. E
questo va fatto utilizzando tutti gli strumenti possibili, senza
pensare ideologicamente che ci siano interessi contrapposti. E
non possiamo nemmeno nascondere che il pubblico è troppo lento
nella capacità di risposta al bisogno di salute. Al cittadino
interessa avere le prestazioni, e che queste siano gratuite e di
standard adeguato". Riccardi ha poi osservato che "qualche tempo fa era salito un
grido d'allarme sul deficit mentre ora si va verso il pareggio
per il nostro Ssr. E siamo riusciti, fino a ora, a non far
diventare il bilancio di questa Regione una grande azienda
sanitaria. Attenzione però a dare per scontato che, proseguendo
così, questo non accada. Per questo - ha aggiunto Riccardi -
dovremo andare a fare scelte strutturali importanti che per
troppi anni non sono state prese in considerazione. Scelte non
fatte, che hanno rappresentato comunque decisioni. Scelte che
oggi pesano con grande evidenza: se non interverremo
strutturalmente, peseranno anche sul futuro".
ARC/PT/pph
L'assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi nell'Aula consiliare
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