Salute: Fedriga-Riccardi, circa 18 mln di investimenti nel Gemonese
Zilli territorio strategico per l'Amministrazione regionale
Gemona del Friuli, 1 mar - "Sfiorano i 18 milioni di euro gli
investimenti in sanità che abbiamo scelto di progettare sul
territorio del Gemonese, Val Canale, Canale del Ferro, in parte
da realizzare con fondi del Pnrr e in parte con risorse
regionali. Riattiviamo servizi, potenziamo e specializziamo in
quest'area del Friuli Venezia Giulia il presidio di Gemona e
realizziamo le Case di comunità anche a Tarvisio, Pontebba e
Moggio Udinese. Con le scelte che mettiamo in campo vogliamo
offrire un servizio di diritto alla salute, diffuso su tutto il
territorio, senza promettere misure che comporterebbero la non
sostenibilità dell'ospedale ma impegnandoci a valorizzare i
presidi garantendo il miglior servizio sanitario possibile ai
nostri cittadini". Lo ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia,
Massimiliano Fedriga, oggi all'incontro con i sindaci dell'Ambito
territoriale del Gemonese, Canal del Ferro, Val Canale a Gemona
del Friuli durante il quale sono state presentate, con il
vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi,
l'assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli e Denis Caporale
direttore generale Asufc, le linee di intervento per l'area. I punti salienti dell'incontro hanno riguardato le progettualità
dedicate ad una parte dell'Alto Friuli (Gemonese, Val Canale e
Canal del Ferro): dall'aumento dei posti letto che dagli attuali
53 raggiungeranno i 106, alla realizzazione della Casa della
comunità hub e dell'ospedale della comunità con 20 posti letto al
secondo piano dell'ospedale di Gemona. Programmate anche le case
di comunità di Tarvisio, Pontebba e Moggio Udinese.
"Si aggiungono, inoltre, gli investimenti in telemedicina che
garantiranno assistenza e servizi ai cittadini soprattutto quelli
nelle aree marginali - ha indicato Fedriga -. Un cambiamento
nell'approccio che permette una presa in carico della persona
evitando in molti casi l'ospedalizzazione".
Il governatore ha ricordato come "con la riforma sulla sanità
abbiamo deciso di specializzare i presidi ospedalieri per non
chiuderli e per attrarre professionisti che sono incentivati a
lavorare nei poli in cui è maggiore la casistica. A Gemona
abbiamo dedicato la parte riabilitativa per dare stabilità al
presidio. Una scelta compiuta tenendo conto delle necessità di
salute dell'intero territorio regionale". "Su queste scelte abbiamo strutturato il piano per quest'area -
ha rimarcato Fedriga -, che per vastità e, in alcune zone, per
marginalità necessita di risposte che in passato non sono state
date. Potenziamo in quest'ottica anche il sistema delle ambulanze
che va rafforzato soprattutto in area montana". "Gli investimenti si concretizzano nel rafforzamento
dell'ospedale di Gemona con la sua riqualificazione nella
riabilitazione neurologica e cardiologica e nella sanità
territoriale che inizia ad aver corpose strutture per
intercettare il paziente nella logica dell'appropriatezza", ha
indicato Riccardi ricordando come in questa legislatura siano
messi a disposizione 750 milioni di euro contro i 200 milioni
della precedente di cui 450 milioni sono risorse del bilancio
regionale.
"Molti degli interventi presentati oggi erano già stati inseriti
nella riforma sanitaria del 2019 - ha proseguito Riccardi -, ma
sono stati rallentati a causa dell'emergenza pandemia. Ora
dobbiamo dare corpo alle opere ma anche fare grandi passi avanti
nella formazione del personale che è uno dei grandi problemi del
Paese". Riccardi si è poi soffermato a spiegare le motivazioni a cui
sottende il piano, le riflessioni sulle criticità e sul percorso
complessivo da attuare. "E' un lavoro - ha riferito - che ha
alla base una strategia e una progettualità che tiene conto della
necessità di investire nel capitale umano e che deve essere
compatibile con la sostenibilità per dare quei benefici al
cittadino all'interno di un sistema che si deve trasformare". Nel dettaglio il progetto prevede una Casa della comunità con la
riorganizzazione e implementazione degli spazi ambulatoriali e
assistenziali all'interno del presidio di Gemona e di un modulo
di ospedale di comunità e degenze per le cure intermedie al
secondo piano con 20 posti letto. Fra gli obiettivi di
programmazione regionale anche la riqualificazione del terzo
piano con attivazione, sempre nel presidio ospedaliero
specializzato, della riabilitazione dell'Istituto di medicina
fisica e riabilitativa Gervasutta dove sono previsti 17 posti
letto di riabilitazione cardiologica e altrettanti per la
neurologica. E' stata già realizzata, invece, l'integrazione dell'offerta
dell'attività motoria e riabilitativa anche in funzione delle
future attività del Gervasutta con la riqualificazione di un'area
verde all'esterno del presidio gemonese.
In programma vi è anche l'acquisizione dell'edificio dell'ex
Agenzia delle entrate in via Liruti a Gemona per trasferirvi le
attività aziendali del dipartimento di prevenzione e dei servizi
sociali ospitate ora nelle ex scuole di via Baldissera. Il finanziamento degli interventi su Gemona prevede un totale
complessivo di 14.944.584 euro di cui 1.489.395 euro del Pnrr per
la Casa della comunità e 13.455.189 euro con risorse regionali
per l'ospedale di Comunità e degenze cure intermedie, la
riqualificazione con attivazione 'Gervasutta', la
riorganizzazione dell'area ecologica e l'acquisizione
dell'edifico dell'Agenzia delle entrate. Si aggiungono gli
investimenti in apparecchiature, tecnologia, ambulanze e la
realizzazione delle Casa della comunità di Tarvisio, Pontebba e
Moggio Udinese (oltre 2 milioni di euro). L'assessore Zilli a margine della riunione ha ribadito
l'importanza dell'incontro odierno per il territorio:
"Rappresenta un segnale concreto dell'Amministrazione regionale
per rispondere ai bisogni di salute dei cittadini".
ARC/LP/pph
Salute: Fedriga-Riccardi, circa 18 mln di investimenti nel Gemonese