Salute: Riccardi, con Piano di prevenzione recuperiamo ritardi passato
Trieste, 16 feb - "Si tratta di un Piano che punta a recuperare
il ritardo della nostra Regione sul tema della prevenzione, che
per alcuni aspetti abbiamo scontato nella campagna di
vaccinazione".
Lo ha detto oggi a Trieste in sede di III Commissione del
Consiglio regionale il vicegovernatore con delega alla Salute,
Riccardo Riccardi, durante la discussione sul "Piano regionale
della prevenzione 2021-2025" a cui la stessa Commissione a fine
seduta ha espresso parere favorevole.
Come ha spiegato Riccardi, il testo si fonda su due cardini: la
correzione dei percorsi di domanda di salute e l'alleanza sociale
che allarga il campo al terzo settore e al volontariato.
"I piani non sono dei paracarri - ha chiarito il vicegovernatore
- e quindi dobbiamo considerare un margine di elasticità che ci
consenta di interpretare il documento non in maniera statica, ma
capace di essere integrato in relazione ai cambiamenti che
intercorrono, come ci ha insegnato la pandemia".
Riccardi ha poi sottolineato due questioni legate
all'applicazione del Piano. In primo luogo il personale, la cui
carenza "è legata a una competenza sul tema che ricade sullo
Stato, a cui spetterebbe risolvere i problemi relativi ai criteri
di formazione e di reclutamento che rendono difficoltosa la
capacità di avere a disposizione un numero adeguato di
professionisti". Per risolvere il problema, come ha ricordato
l'esponente dalla Giunta, la Regione è anche ricorsa al
riconoscimento dei titoli di studio extra Ue al fine di ovviare
momentaneamente e limitatamente alle criticità in essere. "Una
misura - ha aggiunto - utilizzata dalle altre Regioni ben prima
di noi in forza di un intervento statale. Ma si tratta di un
provvedimento tampone che non può essere considerato risolutivo".
Altro punto quello del rapporto con i medici di medicina
generale. "Confidiamo - ha auspicato Riccardi - in un buon esito
dell'interlocuzione in atto tra le Regioni e il Governo
nell'ambito di una soluzione che possa prevedere, da un lato uno
snellimento degli oneri burocratici e amministrativi che ricadono
sui medici di famiglia e dall'altro un'integrazione più
sistematica degli stessi professionisti nella sanità pubblica".
ARC/GG/ma
Il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute Riccardo Riccardi
Foto Regione FVG
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