Covid: Riccardi, Fvg ha superato obiettivi indicati da Figliuolo
Nuovo hub di San Vito al Tagliamento è frutto di alleanza di
sistema
San Vito al Tagliamento, 31 gen - "Il Friuli Venezia Giulia è
perfettamente in linea con gli obiettivi di vaccinazione fissati
dal commissario straordinario, il generale Figliuolo, anzi li ha
superati; ora siamo chiamati a insistere nella campagna, in
particolare con i minori e nella fascia tra i 30 e 60 anni di
età, ma al tempo stesso a concentrare l'attenzione sull'altra
sanità, quella di chi attende interventi chirurgici rinviati per
via del sovraccarico Covid". Lo ha affermato il vicegovernatore con delega alla Salute
Riccardo Riccardi intervenendo all'inaugurazione del nuovo hub
vaccinale di San Vito al Tagliamento nella zona industriale di
Ponterosso in via Pescopagano, nei locali affittati dalla
cooperativa sociale Futura onlus. Un'iniziativa, ha rilevato Riccardi, "frutto del ripetersi di
un'alleanza tra la sanità pubblica, il sistema delle categorie
economiche e del volontariato", visto che l'hub è stato reso
possibile dalla collaborazione assicurata da Confindustria Alto
Adriatico, organizzazioni sindacali confederali, cooperativa dei
medici di cure primarie, Croce rossa, Protezione civile e Ana. In prima linea il presidente confindustriale Michelangelo
Agrusti, che ha illustrato i temi del nuovo centro insieme al
sindaco di San Vito Alberto Bernava, il direttore generale di
Asfo Joseph Polimeni e il neo presidente del Consorzio Ponterosso
Tagliamento Sergio Barel. "Per quanto riguarda l'andamento del contagio - ha osservato
Riccardi - ci aspettiamo una stabilizzazione della curva
nell'arco di questa settimana, ma per vederne gli effetti sui
ricoveri ordinari e nelle terapie intensive occorrerà attendere
una decina di giorni o un paio di settimane. Certo è che in
Friuli Venezia Giulia abbiamo raggiunto l'obiettivo di un milione
di vaccinati, obiettivo che sembrava impensabile alla vigilia in
una regione storicamente restia nella quale l'antinfluenzale
vedeva un'adesione sotto il 20 per cento dei sanitari.
Immaginiamoci cosa sarebbe accaduto se con una variante otto
volte più contagiosa la campagna vaccinale non fosse stata
massiccia. Ora però - ha concluso il vicegovernatore - la
riflessione che dobbiamo fare tutti insieme riguarda un cambio di
passo, che deve riportare al centro del nostro sistema di salute
le cure per chi ha visto bloccate le prestazioni per altre
patologie e che attende giustamente di ricevere risposte".
ARC/PPH/gg
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