Covid: Riccardi, 21 mln per ridurre liste d'attesa e tracciare contagi
Trieste, 28 giu - Risorse che ammontano a 21 milioni di euro
messe a disposizione per recuperare le liste d'attesa, per
contrastare le fughe dei pazienti fuori regione e per il
personale impegnato nella campagna vaccinale e nelle operazioni
di tracciamento e analisi delle varianti del virus: questi gli
obiettivi dell'Amministrazione regionale messi sul tavolo, oggi a
Palmanova, nell'incontro tra il vicegovernatore con delega alla
Salute, Riccardo Riccardi, e i sindacati confederali (Cgil, Cisl
e Uil) affrontando i temi dell'organizzazione sanitaria nella
fase di attenuazione della pandemia.
Approfondendo più nel dettaglio l'aspetto economico, lo stesso
Riccardi ha definito la manovra che verrà formalizzata anche con
il prossimo assestamento di luglio: 16 milioni di euro per la
riorganizzazione della parte pubblica e per gli accreditamenti
con il privato al fine di procedere speditamente con il recupero
delle attese e con il contrasto alla "concorrenza" di altre
regioni su determinate prestazioni "a bassa e media complessità";
altri 5 milioni per una manovra una tantum a beneficio del
personale impegnato nel piano straordinario sul Covid che
comprende, oltre alla campagna vaccinale, anche le attività di
sorveglianza, prevenzione e tracciamento dei Dipartimenti e il
lavoro dei laboratori per il sequenziamento delle varianti.
Per quel che riguarda il recupero delle attività diagnostiche e
ambulatoriali, il vicegovernatore ha illustrato il piano della
Regione per una programmazione che consenta di raggiungere nel
periodo giugno-dicembre di quest'anno un allineamento ai
consuntivi pre-pandemia del 2019. Parallelamente, l'altro
intervento sarà focalizzato nel fronteggiare il significativo
numero di cittadini del Friuli Venezia Giulia che, specialmente
per prestazioni specialistiche a bassa e media complessità,
valicano il confine regionale per farsi curare. Come ha spiegato
Riccardi, ciò avviene anche in virtù del fatto del "maggior
numero di accreditamenti con la sanità privata che le regioni a
noi vicine hanno stipulato negli anni e attraverso i quali
riescono a organizzare in maniera maggiormente competitiva le
attività rispetto a quanto accade da noi".
Infine Riccardi, delineando l'andamento delle vaccinazioni in
Friuli Venezia Giulia, ha rimarcato come praticamente il cento
per cento di chi ha aderito abbia ormai ricevuto la prima dose.
Rimane la non irrilevante percentuale di personale sanitario che
non ha risposto all'appello della campagna e sul quale, "anche
con l'aiuto dei sindacati - ha concluso il vicegovernatore -, va
continuata l'opera di sensibilizzazione a tutela della sicurezza
del sistema ospedaliero e della salute dei cittadini".
ARC/GG/ep
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