Studio su base volontaria al quale possono aderire persone
colpite da Covid-19
Palmanova, 28 mag - "Fin dall'inizio dell'emergenza pandemica
l'Agenzia italiana del Farmaco (Aifa) e il comitato
tecnico-scientifico hanno promosso studi sulle nuove terapie per
il Covid-19, ora la struttura complessa di Pneumologia
dell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina è stata
individuata come centro sperimentale per partecipare alle fasi
due e tre dello studio sull'anticorpo monoclonale MAD0004J08.
Questo anticorpo è stato scoperto da una ricerca italiana
pubblicata sulla prestigiosa rivista Cell e ha dimostrato in fase
sperimentale un'eccezionale potenza anti-virale se usato
precocemente subito dopo la comparsa di positività al Covid-19.
Ovviamente la partecipazione allo studio è assolutamente
volontaria e riguarderà solo le persone risultate positive al
tampone da meno di tre giorni".
Lo ha annunciato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con
delega alla Salute, Riccardo Riccardi, evidenziando che "si
tratta di una grande attestazione di fiducia e stima nei
confronti delle strutture sanitarie regionali e dei
professionisti che vi lavorano. Il vaccino rappresenta la
principale arma a nostra disposizione per contenere la diffusione
del virus, ma è importante che la ricerca sul Covid-19, il quale
all'inizio della pandemia è stato un nemico imprevedibile e
sconosciuto, prosegua per migliorare i trattamenti terapeutici e
di conseguenza ridurre l'impatto della malattia sulle persone
colpite".
Lo studio, condotto sotto la responsabilità scientifica del
professor Marco Confalonieri, avrà la finalità di valutare in
donne e uomini adulti con diagnosi recente di Covid-19 (entro 3
giorni dal primo tampone positivo), l'efficacia del primo
monoclonale somministrabile per via intramuscolare in soggetti
all'esordio dell'infezione da coronavirus. Una modalità di
assunzione meno invasiva per il paziente, più agevole per il
medico e con impatto ridotto su strutture ospedaliere e servizi
sanitari. Inoltre, si tratta di un anticorpo monoclonale capace
di neutralizzare anche la variante inglese e coronavirus che
contengono le mutazioni chiave delle varianti sudafricana e
brasiliana.
Finora gli anticorpi monoclonali e lo stesso plasma iperimmune
potevano essere somministrati solo per via endovenosa e sono
molto costosi, mentre questo monoclonale italiano di nuova
concezione ha un costo di produzione molto ridotto e quindi è
utilizzabile anche in Paesi economicamente svantaggiati. I
risultati della Fase I condotta all'Ospedale Spallanzani di Roma
sono stati molto incoraggianti dimostrando la quasi totale
assenza di effetti collaterali ed ora la fase 2 dello studio che
inizierà a Trieste consentirà di confrontare l'efficacia di due
differenti dosaggi di anticorpo anti Covid-19.
La dose del farmaco verrà somministrata in ospedale in ambiente
protetto e la sperimentazione verrà eseguita presso il domicilio
dei soggetti partecipanti alla sperimentazione e presso le
strutture ambulatoriali di Pneumologia dell'Asugi.
Il reclutamento dei pazienti per partecipare alla sperimentazione
dei nuovi anticorpi monoclonali avverrà su base volontaria. Chi
vorrà partecipare allo studio dovrà, entro tre giorni dal tampone
positivo, contattare la Struttura complessa di Pneumologia di
Cattinara a Trieste (0403994667 oppure
pneumologia@asugi.sanita.fvg.it) per farsi inserire nello studio.
Anche il medico di medicina generale potrà contattare gli stessi
recapiti per segnalare al momento della positività del paziente.
Gli anticorpi monoclonali sono prodotti sicuri, già ampiamente
impiegati e approvati da tutte le agenzie regolatorie. Riguardo
all'impego contro il coronavirus rappresentano una terapia ma
anche uno strumento di prevenzione in quanto impediscono con
un'immunizzazione passiva la trasmissione della infezione.
ARC/Com-MA/ep
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