Trieste, 2 ago - L'Accordo Stato-Regioni relativo alle Linee di
indirizzo nazionali su Osservazione breve intensiva (OBI), Triage
intraospedaliero e sviluppo di un piano per la gestione del
sovraffollamento in Pronto soccorso, siglato ieri nell'ambito
della Conferenza Stato Regioni, vede il Friuli Venezia Giulia in
una posizione "avanzata" su almeno un punto del nuovo Accordo. La
Regione infatti ha già formalizzato un documento sul sistema di
"Triage intraospedaliero", sistema inteso quale primo momento
d'accoglienza delle persone che giungono in Pronto soccorso, che
assume una particolare valenza nel determinare il corretto avvio
del percorso clinico-assistenziale.
"L'Area servizi ospedalieri della Direzione Centrale Salute nel
corso del 2018 - ha dichiarato il vicepresidente e assessore alla
Salute Riccardo Riccardi - ha formalizzato ed adottato un
documento che, nella sostanza, già forniva indicazioni sulle
nuove codifiche di Triage per servizi di Pronto soccorso
regionali, in linea con quanto definito dal documento approvato
dalla Conferenza Stato - Regioni".
L'impostazione del documento regionale, reperibile dal sito della
Regione Friuli Venezia Giulia, è stata fin da subito allineata ai
contenuti del documento nazionale in fase di stesura. Il sistema
sanitario regionale è quindi allineato sulle nuove codifiche del
triage; manca il passaggio tecnico dell'informatizzazione per il
quale sarà coinvolta Insiel, che dovrà adattare i software
regionali alle nuove modalità operative.
Per quanto riguarda le altre due linee di indirizzo sancite
dall'Accordo, ovvero l'Osservazione breve intensiva (OBI) e il
Piano di gestione del sovraffollamento, la Regione attende il
recepimento del testo definitivo che è stato siglato ma non
ancora trasmesso alle amministrazioni regionali e poi procederà,
nei tempi tecnici necessari, alla progettazione dell'adeguamento
operativo/organizzativo eventualmente necessario.
Sul contrasto al sovraffollamento dei Pronto soccorso, anche
l'adozione di un sistema salute basato sul modello della Rete
ospedaliera hub&spoke, come indicato dalle Linee di gestione del
SSR, costituisce una condizione di particolare vantaggio: "la
Legge 27 che istituisce il nuovo modello della sanità regionale
si basa proprio su questa architettura - ha ricordato Riccardi -,
all'interno della quale si instaura una relazione funzionale tra
ospedale e territorio, con una precisa definizione di ruoli e
funzioni delle singole strutture ospedaliere e territoriali in
un'ottica di continuità clinico-assistenziale".
In questa prospettiva sono state attivate specifiche
sperimentazioni in ambito locale: "ad esempio il 1° agosto - ha
ricordato Riccardi - nel Pronto soccorso dell'Ospedale San Polo
di Monfalcone, è stato attivato l'ambulatorio RAU - Rapid
Assesstment Unit, che ha la funzione di alleggerire il carico
della struttura gestendo direttamente i codici bianchi e parte
dei verdi in arrivo". Tale modalità operativa, se risulterà
funzionale in termini di efficacia e di ottimizzazione dei tempi,
in primis per i cittadini, sarà poi esteso al Presidio
Ospedaliero Cattinara, una volta finito l'adeguamento del nuovo
Pronto soccorso, e dalle altre strutture regionali.
ARC/PPD/com
L'ingresso del Pronto Soccorso dell'Ospedale Santa Maria della Misericordia - Udine in una foto d'archivio