Emergenza acqua: Riccardi, nessun rischio per la salute ad Aviano
Pordenone, 19 feb - "L'acqua ad Aviano non è potabile perché
non risponde ai requisiti di sapore e odore, anche se consumarla
non produrrebbe alcun effetto sulla salute delle persone.
Tuttavia ci troviamo in una condizione d'emergenza e condividiamo
la scelta del sindaco di aver adottato un'ordinanza di divieto
d'uso in via precauzionale".
È quanto ha riferito il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia
con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, al termine del tavolo
di crisi sulla potabilità dell'acqua ad Aviano (Pordenone),
riunito con urgenza oggi pomeriggio a Pordenone nella sede della
direzione generale dell'Azienda per l'assistenza sanitaria, alla
presenza dell'Amministrazione comunale, del gestore Hydrogea,
della Protezione civile e del dipartimento regionale di
prevenzione.
"Stiamo fronteggiando l'emergenza - ha evidenziato Riccardi - e
valutando le diverse cause che hanno provocato questa situazione.
Già verificato, comunque, che il problema è esclusivamente
organolettico poiché l'acqua non presenta alcuna alterazione
chimica".
L'acqua quindi può essere utilizzata per lavarsi e può essere
usata negli allevamenti anche per l'abbeveramento degli animali.
Per l'uso potabile Hydrogea ha installato undici cisterne che
consentono l'approvigionamento ad un bacino di circa 7.500
abitanti. Sono inoltre state fornite delle cisterne in alcuni
punti sensibili, dove l'acqua viene utilizzata per usi
alimentari, tra cui il Centro di ricerca oncologico (Cro), la
casa di riposo e l'istituto alberghiero. Nelle prossime ore
saranno coperte le esigenze specifiche anche degli asili e del
centro disabili.
Contemporaneamente si sta indagando sulle possibili cause del
fenomeno, anche se al momento l'ipotesi più plausibile sembra
ricondurre al maltempo di fine ottobre e ai depositi di legname
abbattuto che si è ammassato sul lago e sul bacino idrico della
diga di Barcis e di Ravedis da cui viene captata l'acqua
dell'acquedotto e dove il livello è attualmente molto basso.
"La carenza di acqua nei bacini e la prolungata siccità sembrano
essere la prima concausa di quanto sta accadendo, ma non
escludiamo che le ragioni possano derivare anche dall'attività
manutentiva degli impianti", ha riferito Riccardi. Su questo
punto la Regione convocherà immediatamente il Consorzio di
bonifica Cellina-Meduna ed Edison in qualità di gestori del
bacino idroelettrico.
"Una delle ipotesi in esame è che il pescaggio dell'acqua ai fini
potabili stia avvenendo a livelli più bassi del consueto per la
scarsità d'acqua e che quindi questa sia più facilmente alterata
dai residui e dai depositi derivati dal maltempo di fine ottobre"
ha precisato ancora Riccardi. In sintesi, l'ipotesi più probabile
è che il cattivo odore e sapore sia determinato dalla reazione di
una sostanza organica a contatto con il cloro con cui l'acqua
viene trattata a fini della potabilità. L'acqua risulta in ogni
caso batteriologicamente inalterata.
Come ha spiegato il vicegovernatore, "la macchina operativa
regionale si sta muovendo in due direzioni per ridurre al minimo
i tempi dell'emergenza. Da un lato stiamo verificando la
possibilità di avviare procedure d'urgenza in deroga, per
realizzare dei nuovi pozzi con cui attingere direttamente dalla
falda freatica, nell'ambito dell'emergenza maltempo".
"Contemporaneamente - ha proseguito Riccardi - cercheremo di
capire se i programmi manutentivi dei gestori del bacino della
Valcellina sono modificabili per innalzare il livello dell'acqua
e, di conseguenza, quello del pescaggio".
I tempi dell'emergenza saranno quindi ridotti al minimo "anche se
la tempistica resta difficile da definire e prudenzialmente
riteniamo che i disagi potrebbero protrarsi per alcuni mesi;
molto dipenderà anche dal clima e dall'incidenza delle piogge",
ha concluso Riccardi.
La prima segnalazione al Comune risale all'11 gennaio; sono state
immediatamente avviate verifiche e analisi
chimico-batteriologiche che hanno dato esito negativo. Dopo
l'incremento delle segnalazioni, soprattutto nell'ultima
settimana, il Comune, in via prudenziale e su indicazione
dell'Aas, ha emesso un'ordinanza di non potabilità in vigore da
oggi.
Al momento non si esclude che il fenomeno possa interessare un
territorio più ampio, pertanto sono in corso delle verifiche
anche nei comuni limitrofi e già oggi verrà installata una
cisterna supplementare a San Leonardo.
"L'emergenza si è anche venuta a creare per la vulnerabilità del
sistema di approvvigionamento dell'acqua che coinvolge l'intera
regione. Un tema che va affrontato a livello strutturale pensando
ad un piano di lunga durata che metta al sicuro il patrimonio di
un bene prezioso per tutti", ha concluso Riccardi.
ARC/SSA/fc
Emergenza acqua: Riccardi, nessun rischio per la salute ad Aviano
Il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, al tavolo di crisi sulla potabilità dell'acqua ad Aviano (Pordenone), con l'Azienda per l'assistenza sanitaria, l'Amministrazione comunale, ilgestore Hydrogea, laProtezione civile e il dipartimento regionale di prevenzione. Pordenone, 19 febbario 2019
Foto ARC
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