Premio San Marco: Zannier, tradizione che valorizza territorio
Trieste, 25 apr - "La Pro Pordenone continua nel solco
tracciato negli anni e con l'assegnazione di questo prestigioso
premio rende merito a figure preminenti che si sono distinte in
vari campi, sempre valorizzando l'area del Pordenonese. È
indubbio che il premio San Marco abbia raggiunto quella storicità
e autorevolezza che lo rendono oramai un simbolo del territorio".
Lo ha commentato l'assessore regionale alle Risorse
agroalimentari Stefano Zannier a margine della cerimonia di
conferimento del Premio San Marco che si è tenuta nel Comune di
Pordenone.
Il Premio è stato istituito nel 1972 e viene assegnato dalla Pro
Pordenone d'intesa con l'Amministrazione comunale a quei
cittadini che si siano distinti nei vari campi dell'attività
umana (arti, lettere, scienze, economia, sport, impegno sociale
ecc.) dando risalto al nome della città e da poter essere
proposti come stimolante esempio soprattutto alle giovani
generazioni.
Il premio viene consegnato ufficialmente in occasione della festa
di San Marco, patrono della città, giorno nel quale, fin dal
secolo XIII e cioè da quando è attestata la libertà comunale di
Pordenone, la città per secoli celebrò la sua festa e designò i
suoi rettori.
Per l'edizione 2023 il premio è stato assegnato a Michelangelo
Agrusti, politico, imprenditore e presidente della Fondazione
Pordenonelegge; a Roberta Maestro, direttrice dell'unità di
ricerca di Oncogenomica funzionale del Cro di Aviano e Medaglia
d'oro alla sanità pubblica conferita dal Presidente della
Repubblica Ciampi nel 2013; a Mara Martini, giovane atleta
distintasi nello sport dello sci alpinismo maturando un ricco
curriculum sportivo con significative vittorie sia in campo
nazionale che mondiale.
ARC/EP/pph
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