Udine, 28 feb - "La Regione sta riprendendo i confronti con il
Ministero per presentare la domanda di riconoscimento del nuovo
Organismo pagatore regionale degli aiuti comunitari per i settori
agricolo e forestale indicativamente nel secondo quadrimestre
dell'anno".
Lo ha reso noto l'assessore regionale alle Risorse agroalimentari
e forestali Stefano Zannier in una generalità esposta alla Giunta
regionale in cui ha dato conto dell'iter di riconoscimento
dell'Organismo pagatore regionale (Opr Fvg) istituito presso
l'Ersa-Agenzia regionale per lo sviluppo rurale ai fini
dell'attuazione della politica agricola comune della Regione.
Zannier ha ricordato che i tempi per il riconoscimento
corrispondono a circa otto mesi dalla presentazione della domanda
e che quindi presumibilmente sarà possibile conseguirlo nel primo
quadrimestre del 2023.
"A questo importante traguardo - ha spiegato Zannier - si è
arrivati a seguito degli approfondimenti effettuati con l'Avepa-
Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura, sulla base
dell'accordo politico stipulato nell'ottobre 2019 tra i
presidenti della Regione del Veneto e Friuli Venezia Giulia: nel
percorso di approfondimento sono emerse alcune criticità che
hanno impedito la prosecuzione dell'adesione all'Avepa quale
Organismo pagatore anche per la nostra Regione".
Le criticità hanno riguardato in particolare il modello
organizzativo.
"La soluzione del personale comandato dalla Regione in Avepa non
era percorribile; anche la possibilità di personale da reclutare
da parte di Avepa per lo svolgimento di attività anche in
territorio Fvg riscontrava i limiti assunzionali del piano dei
fabbisogni della Regione del Veneto, trattandosi di personale del
pubblico impiego", ha spiegato Zannier.
Altre problematiche sono state riscontrate nella procedura di
riconoscimento e nelle prospettive di stabilità. "Per garantire
l'operatività e l'efficacia della propria azione e soprattutto
non incorrere in interventi correttivi da parte della Commissione
europea, l'Op dovrebbe essere stabile e duraturo. Un OP
interregionale, a 'servizio' di due diverse realtà, parrebbe non
offrire garanzie sufficienti per via di possibili avvicendamenti
nelle rispettive amministrazioni.
Pertanto è stato intrapreso il percorso di istituzione presso
l'Ersa di un proprio Organismo, in considerazione della sua
natura di ente di diritto pubblico, dotato di autonomia
amministrativa, organizzativa, contabile e patrimoniale. Ciò,
fermo restando l'impegno di Avepa e della Regione Veneto di
rendere disponibile tutto quanto necessario al fine di garantire
l'esito positivo del riconoscimento del nuovo Opr, in termini di
know how, di applicativi, formazione del personale nonché
affiancamento nel percorso di riconoscimento".
Secondo le disposizioni dettate dai regolamenti europei, la
struttura organizzativa dell'ambiente interno dovrà essere
articolata in base alle funzioni principali: autorizzazione e
controllo (amministrativo e "in loco") dei pagamenti; esecuzione
dei pagamenti; contabilizzazione dei pagamenti, inclusa la
gestione dei debiti.
Inoltre, per soddisfare i requisiti minimi per il riconoscimento,
queste tre funzioni devono essere affidate a differenti centri di
attività e connesse responsabilità, presupposto necessario per
garantire la separazione dei ruoli tra le strutture con funzioni
autorizzative e quelle con funzioni di controllo. La struttura
deve poi comprendere i servizi tecnici e un sevizio di audit
interno.
"Rispetto a queste condizioni, è stata svolta un'accurata stima
delle forze lavoro necessarie allo svolgimento delle funzioni ed
è stata quindi data priorità alla selezione del personale,
avviata con la pubblicazione del bando di concorso per la
selezione di unità di personale con profilo professionale di
Specialista tecnico, indirizzo agronomico-forestale".
Sono inoltre necessarie una serie di attività che vedono
coinvolti i soggetti con i quali si è collaborato finora. "In
particolare, con il Veneto occorre procedere a una modifica
dell'accordo, atteso che il ruolo dell'Avepa deve essere
confermato con riferimento al know how, agli applicativi, alla
formazione del personale nonché all'affiancamento nel percorso di
riconoscimento", ha reso noto Zannier.
L'assessore ha poi rimarcato che sarà preliminarmente necessaria
una riorganizzazione e un rafforzamento amministrativo degli
uffici di Ersa per adeguare la struttura dell'Agenzia ai nuovi
complessi compiti e che per lo sviluppo di tali attività, sarà
fondamentale la collaborazione delle strutture regionali che
oltre alla Direzione centrale risorse agroalimentari forestali ed
ittiche riguarderà in primis la Direzione centrale funzione
pubblica - per le procedure di selezione e di assunzione del
personale - e la Direzione centrale patrimonio, demanio, servizi
generali e sistemi informativi - per l'acquisizione e
l'approntamento del sistema informativo e la messa a disposizione
degli spazi fisici.
ARC/EP/ma