Cimolais (Pn), 7 set - Le modifiche alla norma sulle aree
protette dei parchi regionali saranno il frutto di un percorso
condiviso che troverà autonomia in una norma propria e punteranno
a un incremento dell'attività di sviluppo tenendo ferma la buona
attività di salvaguardia fino ad oggi compiuta.
Sono queste le linee guida che l'assessore regionale a Montagna e
Risorse forestali, Stefano Zannier, ha illustrato oggi a Cimolais
partecipando al convegno dal titolo "Dal Parco delle Prealpi
carniche a quello regionale delle Dolomiti friulane, passando per
il riconoscimento Unesco: 30 anni di storia".
Alla presenza del sindaco di Cimolais, Davide Protti, del
presidente del Parco delle Dolomiti friulane, Gianandrea Grava, e
di numerosi primi cittadini ed ex amministratori della zona,
l'esponente dell'Esecutivo Fedriga ha spiegato quali saranno i
passi che l'Amministrazione intende compiere nell'ambito della
modifica di una importante norma di settore.
In prima battuta, Zannier ha voluto rassicurare i presenti,
ricordando che il processo di revisione sarà di tipo
partecipativo e non calato dall'alto. "A trent'anni
dall'istituzione del Parco - ha detto l'assessore regionale -
credo sia arrivato il momento di fare il punto della situazione,
per vedere ciò che ha funzionato bene e analizzare quanto invece
è rimasto ancora al palo rispetto ai principi costitutivi".
Sulle modalità di revisione Zannier ha assicurato che "per le
tematiche così delicate e sentite dalla popolazione locale, la
Regione avvierà un percorso che sarà ampiamente condiviso con
tutti i portatori di interesse, per poi varare, al termine del
confronto, una modifica della legge ad hoc contenente i
suggerimenti emersi dal confronto".
Quindi sono state illustrate le linee guida lungo le quali si
muoverà il percorso di cambiamento. "Partendo dalle norme europee
di settore - ha detto Zannier - fino ad oggi l'aspetto
conservativo è stato portato avanti nel migliore dei modi.
L'attenzione quindi si dovrà soffermare sullo sviluppo anche di
tipo economico sul quale c'è ancora molto da fare, tenendo conto
che la Ue ha posto in risalto il fatto che entrambe i comparti
devono marciare di pari passo".
Per questo motivo l'assessore regionale ha spiegato che sarà
necessario partire da quanto già esiste per poterlo rafforzare e
dargli maggiore dignità. "In questo senso - ha spiegato Zannier -
sarebbe opportuno che anche l'ente parco assumesse un ruolo
attivo, proponendo e anche realizzando nuove attività di sviluppo
del territorio, supportando quelle esistenti e incentivando la
nascita di quelle nuove. Ciò anche alla luce della grande
conoscenza che l'Ente ha del territorio e delle potenzialità che
potrebbero essere ancora espresse ma, al momento, non ancora
venute a galla".
Infine, Zannier ha anticipato che, a breve, verrà avviato il
percorso partecipativo, coinvolgendo non solo i Parchi ma anche
gli amministratori locali, affinchè entro il 2020 possa essere
varata la nuova norma di settore.
ARC/AL/fc
L'assessore regionale alla Montagna Stefano Zannier all'ingresso della sede del Parco delle Dolomiti friulane
L'intervento dell'assessore regionale alla Montagna Stefano Zannier durante il convegno svoltosi a Cimolais