Codroipo, 29 set - "La garanzia del massimo sostegno possibile
della Regione per il superamento di un problema al momento senza
soluzione, ma che potrà essere risolvibile solo adottando un
approccio tecnico di tipo razionale, evitando di affidarsi a
modelli non comprovati scientificamente".
Lo ha detto l'assessore regionale alle Risorse agroalimentari,
forestali e ittiche del Friuli Venezia Giulia, Stefano Zannier,
oggi a Villa Manin di Passariano (Codroipo) in apertura del
convegno intitolato "Cimice marmorata asiatica in Fvg. Insetto
alieno di difficile gestione in agricoltura".
L'assessore, rimarcando la competenza e la professionalità dei
tecnici dell'Agenzia regionale per lo sviluppo rurale (Ersa), ha
ricordato come siano in atto collaborazioni anche con organismi
esterni alla regione per acquisire conoscenze ed esperienze sul
tema.
Ma il problema, come ha sottolineato Zannier, presenta una
complessità che lo rende non semplice da affrontare. In primo
luogo per la disomogeneità territoriale, con percentuali di
invasività che variano anche del 90 per cento tra aree tra loro
contigue.
"La strada quindi - ha detto l'assessore davanti ad una folta
platea - non può che essere quella di una collaborazione tra la
parte scientifica e gli stessi agricoltori, i quali sono chiamati
a condividere quelle che sono le prassi positive per
l'eradicazione della cimice asiatica".
Il discorso poi si è spostato sulle forme di intervento della
Regione, tra cui i sostegni economici per l'installazione delle
reti di protezione. Un metodo, come ha rilevato Zannier,
certamente utile, ma che presenta delle complicazioni, in
particolare sul piano della movimentazione interna nel terreno
soggetto a copertura.
Non facile anche il processo dei finanziamenti erogati per
indennizzare i cali di produzione. "Le regole dell'Unione europea
sugli aiuti - ha spiegato l'assessore -, visti gli interventi
degli anni precedenti, ci danno un raggio d'azione che
difficilmente potrà superare i dodici mesi".
Da qui, come ha evidenziato Zannier, l'importanza di un evento
come quello odierno. "Molto utile, viste le competenze e le
esperienze a confronto, per individuare un modello applicabile al
nostro territorio, che ben difficilmente potrà essere quello di
importare un predatore dall'esterno (a meno che non sia esclusivo
della cimice asiatica), in quanto il rischio sarebbe quello di
replicare le conseguenze che stiamo affrontando oggi".
Una chiave di analisi, come ha concluso l'assessore ribadendo il
suo pieno affidamento agli studi scientifici, potrebbe essere
quella delle condizioni eco sistemiche che rendono certe aree più
aggredite dal fenomeno, in considerazione del fatto che già a suo
tempo il Friuli Venezia Giulia venne riconosciuto come un
territorio con caratteristiche favorevoli al diffondersi della
cimice asiatica.
Da approfondire infine, secondo Zannier, il dialogo con le altre
Regioni, in particolare con Veneto e Emilia-Romagna, in virtù del
fatto che in quest'ultima l'invasività del problema sembra calata.
ARC/GG/ep
L'assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche del Friuli Venezia Giulia, Stefano Zannier, interviene a Villa Manin di Passariano (Codroipo) in apertura del convegno "Cimice marmorata asiatica in Fvg. Insetto alieno di difficile gestione in agricoltura". A dx Sonia Venerus del Servizio fitosanitario e chimico, ricerca, sperimentazione e assistenza tecnica di Ersa.
Foto Regione FVG
Il pubblico del convegno su "Cimice marmorata asiatica in Fvg. Insetto alieno di difficile gestione in agricoltura", organizzato da Ersa a Villa Manin di Passariano (Codroipo).
Foto Regione FVG