Trieste, 28 set - Continua il processo di snellimento degli
iter burocratici del Programma di sviluppo rurale (Psr). Su
indicazione dell'assessore alle Risorse agroalimentari, forestali
e ittiche, Stefano Zannier, la Giunta ha, attraverso due
delibere, confermato la modifica del Psr già approvata dalla
Commissione Europea, che agevola l'allocazione delle risorse
disponibili, e ha approvato la modifica della disciplina di
attuazione delle misure a investimento del Psr 2014-2020,
contemperando la necessità di velocizzarne i processi con il
rispetto della normativa.
Come ha spiegato l'assessore Zannier "l'esigenza primaria oggi è
l'avanzamento della spesa. I dati odierni consentono un moderato
ottimismo rispetto al raggiungimento dell'obiettivo al 31
dicembre 2018 nonostante l'enorme ritardo, ma questo deve essere
considerato un punto di partenza e non di arrivo. Tutti gli
interventi deliberati oggi consentiranno di migliorare l'impianto
del Psr 2013/2020, che purtroppo soffre di problemi strutturali
derivanti dalla sua genesi".
Con la modifica del Programma sono stati spostati quasi 5 milioni
di euro per garantire la capienza del Fondo di rotazione per
l'agricoltura. Quest'ultimo serve a concedere, con il contributo
finanziario sia del Psr, sia di risorse regionali, finanziamenti
agevolati per investimenti per la trasformazione, la
commercializzazione e lo sviluppo di prodotti agricoli,
l'efficientamento dell'uso dell'acqua e il miglioramento delle
prestazioni e della sostenibilità globale delle imprese agricole.
Uno strumento che ha dimostrato in questa fase di essere molto
performante e di avere grande maggiore appeal tra gli
imprenditori regionali, che lo conoscono e utilizzano da molti
anni. Nello specifico è stata reintrodotta la possibilità di
combinazione del sostegno ricevuto (cumulo) per le misure sul
Fondo di rotazione (4.1.4 e 4.2.3) con le misure ad investimento
'classiche', che prevedono l'erogazione del sostegno in conto
capitale, e si è provveduto all'eliminazione, per la sotto misura
6.2, dell'obbligo di fideiussione sul primo acconto.
Con la seconda delibera, la Giunta ha approvato delle
semplificazioni in materia di varianti. In particolare, vengono
considerate varianti non sostanziali le eventuali modifiche o
integrazioni di attrezzature e impianti già indicati nella
domanda di sostegno con altri impianti, purché dotati di
caratteristiche tecniche e funzionali simili o comunque coerenti,
giustificati e congrui rispetto al piano d'investimento
approvato. Si determina così una semplificazione a favore dei
beneficiari che favorirà l'accelerazione della spesa del Psr.
ARC/COM/ma/ep
Una foto d’archivio dell’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Forestali, Ittiche, Stefano Zannier
Foto Regione FVG