Udine, 30 ago - "Il prossimo Piano di sviluppo rurale (Psr)
dovrà garantire una minor frammentazione delle risorse e dunque
avrà un numero minore di misure".
Lo ha annunciato l'assessore alle risorse agroalimentari del
Friuli Venezia Giulia, Stefano Zannier, nel corso dell'assemblea
regionale della Confederazione Italiana Agricoltori (Cia)
riunitasi mercoledì sera a Pradamano.
"L'attuale Psr conta 20 misure e almeno una cinquantina di
sottomisure e per me rappresenta un modello 'al contrario',
ovvero un punto di partenza per lavorare con l'obiettivo di
semplificarlo. Un eccesso di frammentazione porta piccole gocce
per tutti, ma non indirizza il comparto", ha commentato
l'assessore.
Una posizione che ha trovato riscontro nelle parole del
presidente della Cia, Paolo Fantin, che nella sua relazione
introduttiva ha rimarcato come "il Psr, che tante aspettative
aveva creato, si è rivelato un tormento burocratico in cui l'ente
pubblico ha investito ingenti risorse finanziarie, anche
aggiuntive da parte della Regione, risorse che, tolte le misure
agro ambientali hanno soddisfatto ben poche aziende. Possiamo
dire di essere stati tra i pochi ad aver proposto nelle varie
sedi di confronto l'opportunità di attivare poche misure e con
tetti più bassi".
Quanto al nodo cruciale dei ritardi nei pagamenti da parte
dell'agenzia Agea, Zannier ha assicurato che "stiamo lavorando
per sbloccare la situazione e molto siamo già riusciti a
recuperare tra maggio e agosto. Le responsabilità dei ritardi
vanno distribuite tra tutti i soggetti, anche se resta indubbio
che le difficoltà maggiori nascono dalla gestione burocratica
delle procedure. Non escludo quindi che in futuro affideremo la
gestione delle pratiche ad un sistema informatico completamente
rinnovato".
Nel confronto aperto con gli agricoltori sono state toccate
diverse tematiche di attualità per il comparto, tra cui la
problematica relativa alle dimensioni delle aziende, che mette a
repentaglio la tenuta di quelle a conduzione famigliare, la
difformità di applicazione sul territorio regionale delle norme
sui controlli sanitari e veterinari da parte delle Aziende per i
servizi socio assistenziali, la vigilanza sulla superficie vitata
con i principali vitigni richiesti da l mercato (ovvero Prosecco,
Pinot grigio e Ribolla gialla).
Tutte tematiche che secondo Zannier dovranno essere affrontate
con "serenità, chiarezza e onestà intellettuale", poiché bisogna
tenere conto che "il Friuli Venezia Giulia deve darsi una
politica agricola coerente con una regione piccola ma molto
diversificata, la cui caratteristica unica ed uniforme è la
qualità. L'obiettivo che ci siamo posti è quindi quello di
promuovere la produzione agroalimentare made in Fvg per filiere
di qualità, garantendo la giusta remunerazione anche all'ultimo
anello della filiera".
In quest'ottica Zannier ha quindi annunciato che verranno
promosse iniziative di cluster, ribadendo che il ruolo
promozionale dell'agroalimentare passa a PromoTurismoFvg, mentre
su Ersa proseguirà un processo di rinnovamento "affinché sia
nuovamente in grado di disporre delle competenze necessarie e
delle professionalità utili agli operatori del settore per
garantire loro assistenza tecnica, supporto scientifico e di
innovazione".
ARC/SSA/ep
L’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier, con il presidente della CIA regionale, Paolo Fantin (a sinistra).
Foto Regione FVG