Udine, 21 giu - Con una delibera approvata nella giornata di
ieri, la Giunta regionale ha preso atto dell'importante lavoro
svolto sino a oggi dall'Assemblea del Contratto di fiume e del
Comitato tecnico-istituzionale del Cormor e ha autorizzato la
firma dell'atto di impegno del "Contratto di fiume del Cormor".
Lo comunica l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente,
Energia e Sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro, che ha portato
la tematica all'attenzione dell'Esecutivo.
"Il Contratto di fiume del Cormor rappresenta un'importante
opportunità di sviluppo del turismo lento e naturale su un
sistema di strade interpoderali già in grandissima parte
esistenti - ha spiegato Scoccimarro -; questo percorso ha tutte
le potenzialità per promuovere nuove economie locali: attività
ricettive e ristorative, attività connesse a eventi e al mondo
del cavallo, della bicicletta e dello sport, andando a
valorizzazione pure la vendita di prodotti tipici locali che
spaziano dalla tradizione contadina a quella della pesca,
passando per quella enologica".
Scoccimarro ha ricordato che lo scorso 8 maggio, nella sede di
Udine della Regione, in seduta plenaria dell'Assemblea, sono
stati approvati all'unanimità il Documento strategico, il Piano
delle azioni di carattere generale e quello di carattere
localizzato.
"Gli interventi previsti dai Piani di azione - ha dettagliato
l'assessore -, sono 113 in totale, suddivisi su 8 assi
strategici: sicurezza idraulica, manutenzione ordinaria e
straordinaria; qualità e quantità delle acque; tutela
paesaggistica e naturalistica; rete ecologica, beni culturali e
mobilità lenta; conoscenza del territorio, delle sue dinamiche,
cultura di manutenzione e rispetto di regole condivise; sviluppo
economico che valorizzi le tipicità dei comuni; promozione della
cultura dell'acqua; incontro delle persone, dei Comuni e degli
enti".
Il processo di definizione del Contratto di fiume del Cormor ha
preso avvio con la sottoscrizione di un Documento d'intenti e,
nel corso di questi ultimi anni, diversi sono stati gli incontri
tecnici pubblici organizzati con la finalità di individuare
attività e iniziative da introdurre che siano di interesse per
questo territorio.
"L'attivazione del Contratto interessa 25 Comuni, la Regione, il
Consorzio di bonifica pianura friulana e l'associazione 'Valle
del Cormor' - ha ricordato, infine, Scoccimarro -. È
particolarmente significativa per quest'ambito perché permette di
svolgere una importante azione di tutela e prevenzione a livello
idrogeologico, sia per le dinamiche di inalveamento che per le
piene che, a intervalli di 20/30 anni, interessano il torrente,
con conseguenti danni per le popolazioni. Altre dinamiche
rilevanti sono le qualità del corpo idrico, la tutela di flora e
fauna, la valorizzazione della storia e della cultura regionale
che dalla preistoria, passando per le fornaci romane, per cortine
e cente, castelli, forti e fortezze, rappresentano un formidabile
viaggio nella storia del Friuli Venezia Giulia".
ARC/PT/ma