La Giunta Regionale


12.06.2024 13:39

Eventi: Roberti, liberazione da titini fu inizio rinascita di Trieste

Scoccimarro ha ricordato occupazione titina fu una delle pagine peggiori della storia triestina Trieste, 12 mag - "Trieste è una città prosperosa che sta vivendo un momento di grande sviluppo, come l'intero Friuli Venezia Giulia. Una realtà divenuta possibile, nel tempo, proprio a partire dalla sua liberazione dall'occupazione da parte dell'esercito jugoslavo guidato dal maresciallo Tito, che segnò l'inizio della rinascita della città dopo gli orrori della guerra. Le atrocità commesse durante i quaranta giorni d'occupazione titina se fossero proseguite avrebbero inferto alla città una ferita mortale, dalla quale probabilmente non si sarebbe più ripresa. La storia per fortuna ha preso un altro corso e di questo dobbiamo essere grati anche ai numerosi cittadini che durante quei giorni bui lottarono e misero in pericolo la propria vita per affermare l'italianità del capoluogo regionale". È questo il pensiero espresso, a margine della celebrazione della Giornata della Liberazione della Città di Trieste dall'occupazione jugoslava, dall'assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti che ha evidenziato come "il Carso, con le sue foibe, sia stato testimone delle atrocità compiute dal regime titino, che non hanno riguardato solo gli italiani, alcuni dei quali colpevoli solo di indossare una divisa ma per la maggior parte civili inermi, ma anche molti sloveni e croati che non condividevano il pensiero comunista. Un fatto storico, la cui accettazione ha permesso di porre le basi per superare le tragedie del Secolo breve e creare l'amicizia che oggi lega il Friuli Venezia Giulia e la Repubblica di Slovenia. Un esempio di quella che è la vera essenza dell'Europa dei popoli". Alla celebrazione svoltasi nella sala del Consiglio comunale di Trieste, in piazza dell'Unità d'Italia per l'alzabandiera solenne e al Parco della Rimembranza, dove è stata deposta una corona alla lapide che ricorda l'evento hanno preso parte anche l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente ed energia Fabio Scoccimarro e, tra gli altri, il vicesindaco del Comune di Trieste Serena Tonel, il presidente del Consiglio comunale Francesco Di Paola Panteca, il prefetto e il questore di Trieste, Pietro Signoriello e Pietro Ostuni, il presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin, e i vertici delle Forze dell'ordine e delle Forze armate, oltre ai rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d'armi. Scoccimarro ha rimarcato che "il 12 giugno è la vera 'giornata della liberazione' di Trieste, passata dall'occupazione nazista a quella slavo-comunista di Tito. Questa data segna la fine di un periodo oscuro nella storia della città, durante il quale le truppe jugoslave non furono affatto liberatrici, ma piuttosto portatrici di terrore, violenza e repressione. Gli infoibamenti, in particolare, rappresentarono una delle pagine più nere della nostra storia: uomini, donne e bambini furono vittime di una repressione che non conosceva pietà". L'assessore ha quindi sottolineato che "il 12 giugno è il momento in cui la città finalmente si liberò dal giogo jugoslavo, grazie all'intervento delle forze alleate, e iniziò un percorso di rinascita e ricostruzione. Celebrando questa data, rendiamo onore a tutte le vittime dell'occupazione jugoslava e affermiamo con forza la verità storica, opponendoci a qualsiasi tentativo di revisionismo. Ricordare il 12 giugno come la liberazione di Trieste significa anche riaffermare i valori di libertà, giustizia e democrazia, che sono alla base della nostra società. È un tributo a chi ha sofferto e a quelli che hanno lottato per restituire la dignità e la pace alla nostra città. In questo modo, possiamo costruire un futuro in cui tali atrocità non si ripetano mai più, e in cui la memoria storica sia preservata per le generazioni future". ARC/MA/pph