Perdòn di Barbana: Callari, rito di forte identità da preservare
Grado, 2 lug - "La Regione teneva ad essere presente al Perdòn
di Barbana, rito antichissimo che si ripete ogni prima domenica
di luglio dal lontano 1237 ed è vissuto come momento identitario
molto importante per la comunità gradese. L'Isola oggi, in questa
magnifica giornata di sole, è affollatissima di visitatori e
turisti e questo evento non è importante solo per l'attrattività
di Grado, perla della nostra regione, ma anche per tutto il
Friuli Venezia Giulia". Lo ha commentato l'assessore al Patrimonio del Friuli Venezia
Giulia, Sebastiano Callari, a margine della processione votiva
della comunità gradese a Barbana, che si svolge da secoli come
ringraziamento alla Madonna per aver salvato il paese da una
terribile epidemia di peste. "Attraverso queste manifestazioni fortemente identitarie - spiega
Callari - i turisti toccano con mano la ricchezza della nostra
storia, della nostra cultura: è un dovere continuare queste
tradizioni, non per ragioni ideologiche, ma nel rispetto della
storia della cultura occidentale fortemente legata alle sue
radici cattoliche". La celebrazione si è conclusa sul sagrato della Basilica di
Sant'Eufemia con l'atto dell'affidamento e la benedizione
solenne, poi il corteo si è diretto verso l'imbarcadero. Callari ha preso posto in una delle barche impavesate a festa a
seguito della "Regina del mare" con a bordo la statua della
Madonna degli Angeli alla guida del suggestivo corteo di barche
che attraverso i canali della laguna ha raggiunto l'isola di
Barbana, dove sorge l'antico santuario mariano.
ARC/EP
L'assessore regionale Sebastiano Callari prende parte alla processione via mare del Perdon di Barbana a Grado
Le autorità presenti al rito
Callari in corteo a Grado
Callari con il sindaco di Grado Claudio Kovatsch
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