Concessioni marittime: Callari, basta 'palla in tribuna' e si decida
Oggi a Roma la riunione del tavolo interregionale degli assessori
al demanio marittimo
Pordenone, 15 giu - "Il Friuli Venezia Giulia ha già da tempo
svolto i suoi "compiti per casa" sulla mappatura delle aree
demaniali, mettendo a punto un sistema chiaro e trasparente.
Bisogna dire basta a chi vuole buttare la palla in tribuna perché
è arrivato il momento di prendere delle decisioni chiare in un
settore importante per l'economia non solo del nostro territorio
ma dell'intero Paese".
È questo il commento dell'esponente dell'esecutivo regionale
Sebastiano Callari, a margine della Tavolo interregionale degli
assessori al Demanio marittimo, convocato dall'assessore ligure
Marco Scajola in qualità di Coordinatore del Tavolo stesso in
seno alla Conferenza delle Regioni, consesso chiamato a discutere
il tema delle concessioni demaniali marittime.
"Nel corso della riunione - ha spiegato Callari - sono stati
illustrati i passaggi compiuti qualche giorno fa durante la
seduta del tavolo interministeriale, dal quale è emerso - per
l'ennesima volta - la necessità di accelerare i tempi per il
completamento della mappatura delle concessioni demaniali
esistenti. È questo un atto propedeutico che servirà in seconda
battuta alla definizione dei criteri per la determinazione della
sussistenza o meno della scarsità della risorsa disponibile e, di
conseguenza, l'applicazione o meno della direttiva Bolkestein".
"In sostanza - procede l'assessore regionale del Friuli Venezia
Giulia - nella riunione di oggi ci siamo trovati a dover
discutere una cosa sulla quale ci stiamo confrontando ormai da
molto tempo con i governi che, fino ad oggi, si sono susseguiti
alla guida del Paese. È anacronistico continuare a parlare di
mappature quando già tutte le Regioni hanno già fornito questi
dati. Noi, con "Eagle Fvg", abbiamo messo a punto un sistema di
consultazione delle banche dati territoriali in grado di fornire
in maniera chiara e trasparente ciò che, ancora una volta, il
tavolo interministeriale chiede per poi poter procedere alla
determinazione della sussistenza o meno della scarsità della
risorsa disponibile".
"Non va dimenticato - ha aggiunto l'assessore regionale - che una
pubblica amministrazione deve poter dare certezza sia agli
imprenditori che operano in questo settore sia ai funzionari che
devono compiere i relativi atti. Dal canto nostro abbiamo
provveduto in alcuni casi a rinnovare, e non prorogare, alcune
concessioni, pubblicando le richieste degli interessati e
provvedendo al rilascio della concessione laddove nessun altro ha
manifestato il suo interesse per lo stesso sito. Dove invece sono
state avanzate più richieste, abbiamo predisposto le procedure di
gara, stoppate poi dal Governo".
Infine per l'assessore Callari "è giunto ora il momento di non
continuare a buttare la palla in tribuna ed assumere invece una
posizione chiara nell'interesse di tantissime imprese che operano
in un settore strategico dell'economia nazionale. Cercare di
dimostrare che le aree demaniali non sono una risorsa scarsa per
aggirare la norma Bolkestein e quindi continuare a prorogare
all'infinito le concessioni già in essere è un principio che va
contro la libera impresa, proprio quella che invece un governo di
centro destra intende tutelare".
ARC/AL/gg
L'assessore regionale al Patrimonio e al demanio, Sebastiano Callari
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