Giornata vittime civili guerra: Callari, ricordo del '43 alimenti pace
Monfalcone, 1 feb - "Possiamo creare una società più libera,
più giusta, più democratica e impegnata a perseguire la pace solo
tenendo ben presente il ricordo degli eventi bellici e del 1943
in particolare, anno orribile in cui le bombe causarono la
stragrande parte dei morti della Seconda guerra mondiale tra la
popolazione civile". È quanto ha affermato l'assessore regionale al Patrimonio
Sebastiano Callari, intervenuto in via Fratelli Rosselli a
Monfalcone alla celebrazione della Giornata delle vittime civili
di guerra promossa dal locale Comune in collaborazione con
l'Associazione nazionale vittime civili di guerra onlus (Anvcg). Callari ha condiviso il rammarico sull'assenza dalla cerimonia
degli studenti delle scuole espresso dal sindaco Anna Maria
Cisint, perché, ha rilevato l'assessore, "queste sono occasioni
in cui promuoviamo la cultura della pace e il dettato della
Costituzione". La riflessione di Callari si è rivolta quindi agli 8 milioni di
morti russi, vittime civili del Secondo conflitto mondiale. "Fu
un prezzo altissimo pagato da quel popolo per la guerra voluta da
un altro - ha rilevato l'assessore -, ma ora la guerra l'hanno
voluta loro. L'appello è perciò: basta, fermatevi, ricordatevi
dei vostri morti, perché avanti di questo passo il numero delle
vittime aumenterà e alla fine nessuno avrà vinto, quando dovremo
contare le vite perdute di bambini, donne e di tutti gli uomini
investiti da questa spaventosa catastrofe umanitaria". Il sindaco Cisint ha rievocato i numeri delle vittime civili nei
principali conflitti degli ultimi decenni. La popolazione di
Monfalcone ha un antidoto all'indifferenza, secondo il sindaco,
se solo ripensa ai bombardamenti che investirono in particolare i
suoi cantieri ottant'anni fa e le cui conseguenze sono rimaste
radicate in molte memorie familiari. Anche secondo il prefetto di
Gorizia Raffaele Ricciardi se ci immedesimiamo in una famiglia
colpita da un lutto capiamo quali sono i segni indelebili
lasciati dalla guerra. Alla manifestazione di Monfalcone, con il solenne Alzabandiera e
la presenza del Gonfalone della città, ha preso la parola anche
il presidente provinciale dell'Anvcg Luciano Negri che ha
ricordato, tra le attività del sodalizio, l'informazione nelle
scuole per far riconoscere ai ragazzi i pericolosi residuati
bellici che ancora si trovano sul Carso.
ARC/PPH/ma
L'assessore regionale al Patrimonio Sebastiano Callari interviene a Monfalcone alla cerimonia per le vittime civili delle guerre
L'assessore Callari (secondo da sinistra) sosta insieme a Luciano Negri, al sindaco Anna Maria Cisint e al prefetto Raffaele Ricciardi davanti a una corona d'alloro in memoria delle vittimi civili delle guerre
Il coro dell'Università della terza età di Monfalcone
L'assessore Callari (al centro) con le altre autorità
Rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d'arma
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