L'assessore ha illustrato le novità della seconda edizione del
progetto, che vede allargarsi il ventaglio di attività proposte e
la rete dei soggetti partner
Trieste, 21 nov - "Il progetto AttivaGiovani mette in campo
numerosi interventi programmati dalla Regione e dai soggetti
partner per orientare i giovani e aumentare il loro potenziale di
occupabilità. Gli strumenti utilizzati, tra cui rientrano
percorsi formativi e laboratoriali a forte valenza operativa ed
esperienziale, contribuiscono ad aumentare le loro competenze
base e trasversali e favoriscono l'ingresso nel mondo del lavoro.
La seconda fase del progetto vede allargarsi la rete del
partenariato che ha sottoscritto il bando e il novero delle
iniziative proposte".
È quanto ha affermato l'assessore regionale al Lavoro Alessia
Rosolen, illustrando oggi a Trieste le novità del progetto
AttivaGiovani, giunto alla seconda edizione e finanziato con una
dotazione di 3,5 milioni di euro dal Fondo sociale Europeo,
nell'ambito del Programma regionale Fse+ 2021/2027.
Destinatari del progetto i cosiddetti "neet", ovvero i giovani
non impegnati nel mondo del lavoro né in attività di studio o
formazione. Una categoria che, come ha evidenziato Rosolen, in
Friuli Venezia Giulia è rappresentata dall'11% della popolazione
(il 3,4% in meno rispetto al 2018), contro una media nazionale
del 16%. "Numeri che si pongono in linea con le tendenze
registrate a livello europeo e che attestano la virtuosità degli
interventi promossi dalla Regione per una cittadinanza attiva",
ha rimarcato l'assessore, che ha poi rilevato come permanga
invece una netta differenza tra la percentuale femminile (13,4%)
e maschile (8,8%).
AttivaGiovani ha in qualità soggetto attuatore l'Associazione
temporanea di scopo (Ats) che ha come capofila Enaip Fvg e, per
la realizzazione del progetto, è supportata da un partenariato
aperto di cui possono fare parte soggetti pubblici o privati che
esercitano specifiche funzioni in materia di orientamento
educativo. "Rispetto alla prima edizione sono aumentati
notevolmente sia i Comuni sia le associazioni ed enti coinvolti -
ha affermato Rosolen -, in una logica di rete partecipata che
valorizza le esperienze già esistenti sul territorio e stimola
nuove proposte innovative".
Il programma prevede numerosi interventi a favore dei giovani dai
18 ai 35 anni residenti o domiciliati in Regione, che vanno da
percorsi non formativi realizzati attraverso seminari, laboratori
in piccoli gruppi e visite in azienda ("Giovani talenti in
azione"), attività di accompagnamento e tutoraggio
("Giovani verso il futuro") e attività propedeutiche
all'attivazione di tirocini extracurricolari
("Giovani pronti per il futuro"). A questi si aggiungono azioni
di formazione per i funzionari dei Comuni aderenti, i
collaboratori e i volontari attivi nelle associazioni del
territorio e dei soggetti del partenariato.
Il progetto sarà avviato con 7 eventi di lancio che si
svolgeranno tra il 2 e il 16 dicembre nelle altrettante aree
territoriali individuate (3 nell'ex Provincia di Udine, 2 nel
Pordenonese, una nel Goriziano e una nel Triestino) e saranno
incentrati sulla conoscenza del territorio, arte e creatività,
cucina e territorio, intelligenza artificiale, abilità
fondamentali dentro e fuori il contesto lavorativo.
ARC/PAU/gg
L'assessore Rosolen (al centro) illustra le novità della seconda edizione di AttivaGiovani