Notizie dalla Giunta


03.07.2024 19:45

Sett. sociale: Fedriga, natalità e famiglia vere sfide per Occidente

Trieste, 3 lug - "In questi giorni la nostra regione e il suo capoluogo sono al centro di eventi di rilevanza internazionale, segno della centralità e dell'attenzione che sono riservati al Friuli Venezia Giulia e che il Friuli Venezia Giulia a sua volta riserva ai temi fondanti dell'attuale dibattito sociale, culturale e politico. Dopo il G7 Istruzione, che ha riunito qui i ministri dei più importanti paesi dell'Occidente per gettare le basi della scuola e della formazione del futuro, con oggi abbiamo l'onore di ospitare un appuntamento di rilevanza fondamentale per la comunità cattolica, e non solo, che culminerà con la visita del Santo Padre. Il Friuli Venezia Giulia è sempre stato ponte tra culture e mondi diversi ed oggi, sia per la sua posizione sia per la sua storia, offre l'opportunità per discutere di temi difficili in un momento complesso a livello globale".

Lo ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga nel corso del suo intervento alla cerimonia di apertura della Settimana Sociale dei Cattolici, svoltasi al Generali Convention Center di Trieste alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Dopo aver ringraziato il Capo dello Stato, il governatore Fedriga ha espresso la propria riconoscenza al vescovo di Trieste, monsignor Enrico Trevisi, e al cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

Fedriga ha spiegato che "quello che prende il via oggi è un importante momento di confronto, in virtù del quale la comunità cattolica potrà far sintesi del proprio pensiero su alcuni temi di rilevanza cruciale che stanno 'al cuore delle democrazia', come recita il titolo di questa manifestazione.

In merito alla democrazia e di quello che verrà discusso in questi giorni credo che possano arrivare spunti importanti anche e soprattutto per chi rappresenta le istituzioni e deve compiere delle scelte per realizzare il bene comune. Il rispetto dei diritti fondamentali si esplicita infatti all'interno del rispetto delle regole perché non esiste il diritto nell'illegalità. Non esiste diritto se non vengono fatte rispettare le regole perché altrimenti prevale la legge del più forte".

Il governatore ha quindi evidenziato che "prima di qualsiasi cosa viene la persona, con la propria dignità e diritti, che si esplicitano nel senso della vita e allora la riflessione che dobbiamo porci quando parliamo di diritti è: quando c'è la vita e da quale momento quella vita ha diritti. Perché altrimenti rischiamo di escludere chi non può parlare e non può rivendicare i propri diritti".

"È innegabile che famiglia, scuola, energia e transizione ecologica, agricoltura sostenibile, mondo giovanile e progetti di vita, pace e cooperazione internazionale siano determinanti per preservare i modelli di democrazia occidentale - ha proseguito -. I temi della natalità e della famiglia sono infatti fondamentali, in particolare per i Paesi occidentali, perché l'investimento di risorse e il supporto economico sono importanti ma non sono sufficienti. Si tratta della più grande sfida che dovremo affrontare nei prossimi decenni e che dobbiamo vincere perché una società che non è in grado di fare figli è destinata a morire".

Fedriga ha rimarcato che "le sfide globali, penso in primo luogo al tema della denatalità su cui questa amministrazione regionale sta offrendo risposte concrete, si vincono con l'impegno collettivo, altrimenti rischiano di diventare solo propaganda. Investire sulle generazioni future e sul capitale umano è un imperativo a cui non possiamo sottrarci". "Il capitale umano - secondo il governatore - è un patrimonio su cui la comunità cattolica si è sempre spesa molto: la Chiesa ha infatti promosso modelli culturali e didattici che oggi possono tornare centrali per la crescita dell'intera comunità.

Significativo, inoltre, che la 50. edizione dell'evento si svolga proprio a Trieste, città a cui la storia ha affidato il ruolo di crocevia di culture, confessioni religiose e lingue diverse, e che ha saputo fare leva sulla conoscenza e sul sapere ai suoi livelli più alti per coltivare sviluppo economico, sociale e pacifica convivenza. È anche alla nostra storia quindi, alla storia di questo confine nel cuore dell'Europa, che possiamo guardare con fiducia per affrontare le criticità attuali".

Fedriga ha concluso augurandosi che "proprio dal Friuli Venezia Giulia, da Trieste, da Gorizia e Nova Gorica, che nel 2025 saranno insieme per la prima volta in forma unitaria quali Capitale europea della Cultura, possano porsi le basi del dialogo comune e delle politiche per il futuro".

All'evento hanno preso parte, tra gli altri, il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia e gli assessori regionali Sergio Emidio Bini, Sebastiano Callari, Riccardo Riccardi, Pierpaolo Roberti e Alessia Rosolen. ARC/MA/al