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03.07.2024 13:52

Idroelettrico: Scoccimarro-Zilli, pronta norma tutela Comuni e servizi

Presentato dagli assessori un provvedimento transitorio che prevede la ripartizione di circa 15 milioni di euro da inserire nel prossimo assestamento di bilancio della Regione

Trieste, 3 lug - "Su un tema così strategico come i canoni di concessione per le grandi derivazioni regionali, impugnati dai concessionari Edison, Cellina Energy e A2a, abbiamo deciso di predisporre una norma che deroga a quanto stabilito dai regolamenti entrati in vigore nel 2021. Con questo provvedimento, che sarà portato in assestamento, si ribadisce la chiara volontà di questa Giunta regionale nel voler garantire i nostri territori e migliorare i servizi ai cittadini della montagna: si stabilisce quindi di ripartire ai Comuni e alle Comunità di montagna solo una parte - circa la metà - dei 26 milioni già incassati dalla Regione. In questo modo, in attesa delle decisioni che potranno essere prese dai giudici, riduciamo intanto il rischio per la Regione, garantendo al tempo stesso ai beneficiari gli introiti per i prossimi anni e una fondamentale tenuta dei bilanci. Si tratta di una norma transitoria che vuole tutelare la montagna del Friuli Venezia Giulia".

Lo ha affermato questa mattina l'assessore alla Difesa dell'ambiente Fabio Scoccimarro che, insieme all'assessore alle Finanze Barbara Zilli, in videoconferenza ha illustrato le principali caratteristiche del provvedimento ai sindaci interessati.

"Questa proposta del valore di 15 milioni di euro - ha sottolineato l'assessore Zilli - sarà inserita nella manovra di assestamento e dimostra la volontà dell'Amministrazione regionale di essere al fianco del territorio con l'obiettivo di individuare soluzioni finanziarie utili a garantirne il funzionamento in uno spirito di leale collaborazione". Nel corso della riunione è stato specificato che i 15 milioni di euro dovrebbero essere così ripartiti: 6,3mln per la zona della Carnia, 5,1mln per la Valcellina e 3,4mln per la Val Meduna.

"Con questo provvedimento - ha specificato Scoccimarro - riusciamo a mediare tra due esigenze contrapposte: da un lato la necessità di mettere in sicurezza il bilancio regionale, vista l'entità delle somme in gioco che nell'arco di poco tempo potrebbero superare i 100 milioni di euro; dall'altro, l'esigenza di Comuni e Comunità di montagna di veder confermato un trasferimento costante che rappresenta ossigeno prezioso per i propri bilanci".

Nel corso della riunione è stato spiegato che si è stabilito di ripartire gli importi versati dai concessionari fino a un limite definito. Per i canoni viene trasferita solo una quota fissa "forfettaria" di 30€/kW, corrispondente al limite minimo stabilito per la parte fissa dal decreto Bersani. In pratica non si ripartirà la parte di aggiornamento Istat dei canoni né la quota variabile.

Per quanto concerne invece la quota monetizzata di energia elettrica gratuita, poiché sono già state ripartite tutte le quote relative agli anni 22 e 23 di Edison e Cellina Energy, anche la quota incassata da parte di A2a per il 2022 sarà suddivisa integralmente calcolandola con i medesimi criteri/prezzi.

Dall'annualità 2024 in poi invece tutte le quote monetizzate incassate saranno ripartite parzialmente, calcolandole con riferimento ad un prezzo medio dell'energia pari a 58€/MWh che corrisponde al cosiddetto "price cap" introdotto dal D.Lgs. 4/2022 per il recupero degli extraprofitti ottenuti dalla vendita dell'energia.

Infine il canone aggiuntivo che riguarda solo le concessioni Edison in Val Meduna verrà suddiviso in toto poiché il concessionario non lo contesta direttamente nei ricorsi oggi in piedi, anche perché la società era risultata soccombente nel 2022 in un contenzioso su questo stesso tema. ARC/TOF/al