Salute: Riccardi, nuovo responsabile Riabilitazione di Sacile
L'assessore ha risposto a un'interrogazione informando sul
servizio di Cardiologia riabilitativa. Calano le fughe verso il
Veneto.
Pordenone, 1 lug - "Nella Struttura sanitaria distrettuale di
Sacile non c'è mai stato un reparto di Riabilitazione, c'è in
compenso una degenza posta-acuti da 28 posti letto che funziona
regolarmente con il personale previsto in servizio. Forse
nell'interrogazione ci si riferisce alla Struttura semplice di
Cardiologia preventiva e riabilitativa che a Sacile svolge
esclusivamente servizio ambulatoriale, il cui medico responsabile
è andato in pensione alla fine del 2023 ed è già stato sostituito
con la nomina del nuovo responsabile adottata con provvedimento
del 7 febbraio 2024".
Lo ha detto oggi l'assessore regionale alla Salute, Riccardo
Riccardi, rispondendo a un'interrogazione, in Terza Commissione
permanente del Consiglio regionale, riguardante le funzioni di
riabilitazione del polo sanitario di Sacile.
Rispetto alla cifra di 4 milioni stanziati dalla Giunta
Serracchiani, che nell'interrogazione si sosteneva non essere
ancora stata spesa a favore delle strutture sanitarie sacilesi,
l'assessore ha precisato: "Ricordo che i quattro milioni cui si
fa riferimento sono stati interamente indirizzati alla
ristrutturazione del padiglione "Agricola", dedicandolo ad
accogliere il centro disabili attualmente collocato nel
padiglione San Camillo. Su questo aspetto - ha evidenziato
Riccardi - comunico che con la Determinazione numero 387 del 24
aprile 2024 il progetto esecutivo è stato approvato ed è in corso
la predisposizione dei documenti per l'indizione della gara di
appalto dei lavori".
Infine, rispondendo alle richieste dell'interrogazione in tema di
mobilità sanitaria extraregionale per le cure riabilitative,
l'assessore ha sottolineato che, rispetto alla fuga dei residenti
nel territorio dell'AsFo verso il Veneto, nell'ambito delle
prestazioni ambulatoriali della Medicina fisica e riabilitazione
i dati riportano un aumento dell'attrazione passando dai 44.868
mila euro di spesa nel 2019 e 44.653 nel 2023, con una sensibile
diminuzione delle fughe negli anni dal 2020 al 2022. Alla voce
ricoveri e prestazioni di ricovero, invece, si è passati dalla
spesa 2.332.059 del 2019 a 1.652.110 del 2023. "Ricordo - ha
sottolineato l'assessore - che circa l'80 per cento di queste
prestazioni fuori regione vengono svolte dal privato accredito
della regione Veneto".
ARC/LIS/al
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