contenuti
La malattia renale cronica (MRC) è definita come “una condizione di alterata funzione renale che
colpisce il
10-15% della popolazione nei paesi industrializzati ed è causa di numerose
complicanze, elevata mortalità cardiovascolare, declino della qualità della vita dei pazienti oltre
che di notevoli costi sanitari e sociali.
E’ una patologia multifattoriale che coinvolge tutti gli organi e apparati, pertanto la
prevenzione e il trattamento di questa patologia richiedono un approccio multidisciplinare che
integra modificazioni del regime dietetico e dello stile di vita con terapie farmacologiche. Sia
negli stadi precoci che quelli più avanzati, la MRC coinvolge le competenze di un ampio spettro di
operatori sanitari che, direttamente o indirettamente, devono rispondere ai bisogni assistenziali
di questi pazienti.
E’ una condizione clinica pericolosa per almeno tre motivi:
1. può essere il preludio allo sviluppo dell’End Stage Renal Disease (ESRD) cioè lo stadio
finale della malattia renale laddove la
dialisi e il
trapianto costituiscono i trattamenti di prima scelta;
2. amplifica il rischio di complicanze cardiovascolari;
3. altera la cinetica dei farmaci rendendo più probabili le reazioni avverse.
La filiera rene della rete per la presa in carico delle gravi insufficienze d’organo e
trapianti viene istituita con l’obiettivo di favorire una presa in carico complessiva della persona
colpita da MRC al fine di rallentare il decorso della patologia, ridurre le morti evitabili e le
gravi disabilità garantendo inoltre il miglior percorso clinico assistenziali ai pazienti
attraverso l’ottimizzazione e la valorizzazione delle varie competenze ad indirizzo nefrologico in
ambito regionale.
La funzione di coordinamento della filiera e affidata alla
Commissione regionale di coordinamento per l’attività di nefrologia, dialisi e trapianto di
rene costituita da professionisti della regione con diversi profili professionali
(nefrologo, infermiere, MMG, chirurgo trapiantologico) e dai rappresentanti delle associazioni.