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È ormai noto che la maggior parte delle malattie si trasmettono già dal periodo di incubazione
ed è altrettanto noto che in molti casi il contagio può essere evitato adottando semplici
precauzioni e misure di igiene, purché applicate costantemente anche in assenza di persone malate.
Le malattie infettive sono causate da microorganismi che entrano in contatto con un
individuo, si riproducono e provocano alterazioni funzionali. In molti casi già nella fase in cui
la persona non ha sintomi (periodo di incubazione) può trasmettere la malattia a chi gli sta
vicino.
La Regione con le Aziende per l’assistenza sanitaria da anni hanno avviato un sistema di
monitoraggio e sorveglianza dei casi di malattia infettiva; è infatti attivo un sistema informativo
regionale che permette di tenere costantemente aggiornata la diffusione di eventuali focolai di
malattia e la frequenza dei casi nei diversi periodi e su tutto il territorio regionale.
I medici, ospedalieri e di famiglia, trasmettono le notifiche di malattie infettive che vanno
ad alimentare la banca dati e permettono di avviare, da parte delle aziende, tutte le misure atte a
contenere e controllare la diffusione delle malattie contagiose. Saranno le aziende a rivolgersi ai
soggetti venuti a contatto con il malato e a proporre, se necessario, la profilassi con farmaci o
vaccini.
La Regione ha voluto fornire a tutti i cittadini strumenti adeguati per contrastare molte
malattie infettive, ancora diffuse, specie nei bambini e giovani. È esperienza comune che, quando
casi singoli o focolai di epidemia coinvolgono la scuola o le comunità infantili in genere,
subentrano paure e allarmismi.
Il mezzo di prevenzione sicuramente più efficace è costituito dalle vaccinazioni; altrettanto
importante è l’adozione di misure igieniche che, divenute parte del comportamento abituale, evitano
il contatto con i microrganismi patogeni. Fondamentale è l’informazione e la collaborazione tra gli
operatori della prevenzione e le diverse componenti che operano nelle comunità infantili e
scolastiche (insegnanti, educatori, genitori e alunni) da qui è nata l’idea di elaborare il
documento “
La prevenzione va a scuola”