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Per informazioni sulla campagna anti Covid-19
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Fino al 2020 l'influenza è stata la terza causa di morte in Italia per malattia infettiva (in media 8.000 decessi/anno ) ed era la principale causa di assenza dal lavoro e da scuola.
Proteggiamoci: la vaccinazione è il modo più efficace per prevenire l'influenza e le sue
complicanze.
L'influenza è trasmessa principalmente dalle goccioline diffuse attraverso la tosse o gli
starnuti e può anche essere trasmessa attraverso il contatto diretto o indiretto con le secrezioni
respiratorie contaminate.
Gli adulti possono essere in grado di trasmettere l'influenza da un giorno prima dell'inizio
dei sintomi a circa cinque giorni dopo l'inizio degli stessi.
I bambini e le persone con un sistema immunitario indebolito possono essere più contagiosi.
Sono raccomandate le seguenti misure di protezione personale:
- lavarsi regolarmente le mani e asciugarle correttamente in particolare dopo essersi
soffiati il naso o aver tossito o starnutito
- osservare una buona igiene respiratoria: coprire bocca e naso quando si starnutisce o
tossisce, con fazzoletti monouso da smaltire correttamente
- evitare contatti ravvicinati con chi presenta segni di raffreddore o malattie respiratorie
- isolarsi volontariamente a casa se si presentano sintomi attribuibili a malattie
respiratorie febbrili specie in fase iniziale
- evitare di toccarsi occhi, naso o bocca.
L'influenza è una malattia respiratoria che può manifestarsi in forme di diversa gravità che,
in alcuni casi, possono comportare il ricovero in ospedale e anche la morte. Alcune fasce di
popolazione, come i bambini piccoli e gli anziani, possono essere maggiormente a rischio di gravi
complicanze influenzali come polmonite virale, polmonite batterica secondaria e peggioramento delle
condizioni mediche sottostanti.
Indice dei contenuti
Influenza e COVID-19
La vaccinazione antinfluenzale è ritenuta fondamentale in concomitanza con la pandemia da
COVID-19 in particolare nei soggetti ad alto rischio di tutte le età, per semplificare la diagnosi
e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra COVID-19 e influenza.
Dato che in queste ultime due stagioni meno persone sono state esposte a virus respiratori
stagionali, quali l'influenza, l'immunità della popolazione potrebbe esser diminuita e quindi
potrebbe aumentare il numero di persone infettate.
La vaccinazione annuale contro l'influenza è fondamentale per assicurare protezione nella
popolazione.
Strategia vaccinale: doppia somministrazione
In considerazione dell’attuale scenario che prevede la possibile co-circolazione di virus influenzali e SARS-CoV-2, la vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata per le categorie per cui è prevista ad oggi la dose di richiamo della vaccinazione anti Covid 19. Per questo motivo è raccomandata la doppia somministrazione: vaccino antinfluenzale e vaccino anti COVID 19.
Chi può vaccinarsi
La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e offerta gratuitamente alle persone più a rischio di complicanze, tra cui gli over 60 anni, i malati cronici, le donne in gravidanza, i residenti in strutture di assistenza. L’offerta vaccinale è parimenti rivolta ad alcune categorie professionali, quali operatori sanitari, lavoratori dei servizi essenziali, che qualora contraggano l’influenza possono rappresentare un rischio per le persone con le quali vengono a contatto, che possono essere soggetti fragili.
La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e gratuita per il personale che, per motivi di lavoro, è a contatto diretto con animali (in particolare pollame) che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani.
La vaccinazione è inoltre raccomandata e offerta gratuitamente anche ai bambini nella fascia di
età 6 mesi - 6 anni.
La vaccinazione antinfluenzale è inoltre raccomandata a tutti i soggetti a partire dai 6 mesi
di età che non hanno controindicazioni al vaccino. Possono quindi vaccinarsi tutte le persone che
desiderano evitare la malattia influenzale e le sue complicanze.
Dove vaccinarsi
È possibile vaccinarsi rivolgendosi direttamente al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta o contattando i servizi vaccinali delle aziende sanitarie. Da quest'anno sarà possibile anche vaccinarsi presso alcune farmacie che aderiscono alla campagna vaccinale.
Quando vaccinarsi
Dal 14 di ottobre, dando priorità alle categorie a rischio, fino a tutta la durata della stagione influenzale. La vaccinazione anche se eseguita in ritardo può essere particolarmente importante se si tratta di una stagione influenzale tardiva o per i pazienti a rischio.
Chi è esente dal pagamento
- Le persone di età pari o superiore ai 60 anni e i bambini di età tra 6 mesi e 6 anni;
- i soggetti affetti da malattie croniche dell’apparato respiratorio e dell’apparato
cardio-circolatorio, diabete mellito e altre malattie metaboliche, malattie renali, malattie del
sangue, malattie congenite che comportino carente produzione di anticorpi e sindromi da
malassorbimento intestinale e malattie infiammatorie croniche intestinali;
- donne che all’inizio della stagione influenzale si trovano in gravidanza e nel periodo
“postpartum”.
- i donatori di sangue, gli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo come
personale degli asili nido, insegnanti delle scuole dell’infanzia e dell’obbligo, addetti alle
Poste e telecomunicazioni, dipendenti della Pubblica amministrazione e Difesa, forze di Polizia,
vigili del fuoco personale di assistenza delle case di riposo, nonché personale che, per motivi
occupazionali, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus
influenzali non umani (veterinari, allevatori);
- i familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze
(indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato);
- il personale sanitario (in questo caso la vaccinazione riveste un ruolo fondamentale non
soltanto nella protezione del singolo operatore, ma anche nella garanzia e tutela dei pazienti,
soprattutto quelli più fragili e ad alto rischio).